CAPITOLO 11

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Pov's Claudio

La cena è andata a meraviglia. Il padre di Irene è un vero e proprio chiacchierone e tifoso della Juventus. La madre è stata gentile ma speso mi ha lanciato sguardi d'avvertimento. Capisco che vuole parlarmi così mentre Irene e il padre parlano mi alzo e la raggiungo in cucina

Io:"Signora potrei parlarle?"

Annuisce e mi guarda

Io:"Capisco la sua preoccupazione. Sono padre e lei ha lo stesso sguardo che assumo io quando sono preoccupato per uno dei miei figli."

Maria:"Sì, sono molto preoccupata. Conosco mia figlia e so che a te ci tiene molto."

Io:"Anch'io tengo molto a sua figlia. Mi creda, dopo i miei figli, Irene è la cosa più importante."

Maria:"Questo lo vedo. Altrimenti non saresti venuto qui o non staresti qui a parlare con una mamma preoccupata. Ma tu sei un uomo di spettacolo e hai una moglie"

Io:"Non sono un uomo di spettacolo ma una persona che ama il suo lavoro, sono un calciatore ma mi creda non amo stare sotto i riflettori. Per quanto riguarda mia moglie, se segue il gossip dovrebbe sapere che si frequenta con un altro. Oltretutto è la stessa persona con la quale mi ha tradito; quindi mi creda tra me e lei non ce più nulla, stiamo divorziando e non ho nessuna intenzione di tornare indietro."

Mi guarda ancora non convinta ma io non demordo

Io:"Non so cosa succederà tra me e sua figlia. Ma mi creda non le farei mai del male."

Alla fine cede e mi sorride

Maria:"Va bene, hai la mia benedizione. Mi sembri sincero e spero renderai mia figlia felice."

Io:"Lo farò, mi creda."

E in quel preciso momento compare lei, la persona a cui entrambi teniamo

Irene:"Cosa succede qui?"

Maria:"Nulla Io e Claudio stavamo facendo due chiacchiere"

Irene:"Riguardo a cosa?"

Maria:"Riguardo alla persona a cui entrambi teniamo"

Irene ci guarda preoccupata e cosi mi avvicino per tranquillizzarla mentre la madre si prepara ad uscire dalla cucina

Maria:"Raggiungo tuo padre in salotto. Penso che voi due abbiate bisogno di stare un po' da soli. Ah, dimenticavo, Claudio non darmi del lei mi fai sembrare più vecchia di quello che sono. Chiamami Maria."

Le sorrido e dopo poco ci ritroviamo soli

Irene:"Se mia madre ti ha detto di chiamarla per nome e ci lascia da soli senza battere ciglio, vuol dire che la vostra chiacchierata è andata bene. Giusto?"

Io:"Sì, è andata bene. Sai hai una madre fantastica."

Mi sorride e mi abbraccia

Io:"Adesso cosa vuoi fare?"

Irene:"Vorrei tornare a Torino ma ormai è troppo tardi."

Io:"Quindi rimaniamo qui in cucina?"

Mi sorride e dopo un po' vedo che il suo sguardo s'illumina

Irene:"Ho un idea. Vieni con me"

Pov's Irene

So dove andare, è il mio posto segreto ed è la prima persona a cui lo faccio vedere. Quando arriviamo sorrido perché il posto con il passare degli anni non è cambiato, l'acqua del lago, il prato, la lune e le stelle. la casetta che mio padre fece costruire per me. Sorrido e mi sembra di tornare a quei giorni

Io:"Questo posto l'ho scoperto poco dopo il nostro trasferimento. Ricordo di non aver preso bene la notizia del trasferimento, di questa cittadina non mi piaceva nulla, finché non ho trovato questo posto. era bellissimo e per la prima volta mi sentivo a casa e al sicuro."

Mi volto verso la casetta

Io:"Prima quella casetta non c'era. Fu mio padre a costruirla quando vide il posto e quanto fossi contenta. Non è lontana da casa, alla fine è proprio dietro casa mia; decise di costruire la casetta così che avessi un posto tutto mio."

Claudio:"Ti vuole davvero bene."

Annuisco e sorrido perché so che mio padre si butterebbe nel fuoco pur di rendermi felice

Io:"Vuoi vedere il mio rifugio?"

Annuisce e così lo porto dove mai oltre me e i miei sono entrati. Anche dentro non è cambiato nulla, ci sono ancora le mie cose e il tutto profuma di lavanda. I miei se ne sono presi cura nonostante io non ci fossi più.

Claudio:"Wow! Questo posto è bellissimo"

Io:"Sì, lo è. Sai sei il primo che lo vede, non ci ho mai portato nessuno"

Claudio:"Sono onorato di essere il primo"

Mi sorride e avvicinandosi mi bacia. Un bacio che dice tutto e che trasmette altrettante cose. Ad un certo punto si ferma come se avesse paura

Claudio:"Non voglio obbligarti a fare nulla"

Io:"Lo so, ma io sono pronta. Voglio essere tua anima e corpo"

Così senza timore inizio a sfilarli la maglia, gli bacio il petto e guardandolo negli occhi lo rassicuro. Alla fine si convince che questa volta non scapperò e si lascia andare. Senza accorgersene i vestiti sono per terra e noi siamo pelle contro pelle. Mi bacia, mi venera e in fine entra dentro di me. Provo una sensazione mai provata prima, mi sento completa, così iniziamo a muoverci finché entrambi non veniamo e sfiniti ci addormentiamo. Quando apro gli occhi, ormai è l'alba e al mio fianco Claudio dorme beatamente. Lo guardo e sorriso pensando a quello che ci è successo ieri, i ricordi tornano uno ad uno e il mio sorriso si allarga. Mi abbasso per baciarlo e lui si muove

Io:"Buongiorno"

Claudio:"Il miglior buongiorno che potessi desiderare"

Gli sorrido e lo bacio di nuovo, non riuscendo a trattenermi

Claudio:"Che ora è?"

Io:"Le sei"

Claudio:"Bene, abbiamo tempo"

Io:"Tempo per cosa?"

Mi guarda e senza rispondere, mi bacia e ci ritroviamo di nuovo avvinghiati l'uno all'altra. Quando finalmente riusciamo a vestirci, raggiungiamo i miei per salutarli

Mamma:"Buongiorno. Volete fare colazione?"

Io:"Buongiorno. Veramente siamo in ritardo e dovremmo metterci in viaggio."

Papà:"Di già? Speravo di poter passare più tempo insieme"

Io:"Lo so papà, ma Claudio deve riprendere la fisioterapia e gli allenamenti, ed io devo tornare a lavoro."

Claudio:"Torneremo presto a trovarvi"

Papà:"Vi aspetteremo. Mi raccomando fate buon viaggio e andate piano"

Finalmente dopo tutte le raccomandazioni del caso, riusciamo a metterci in viaggio con la musica che culla il mio sogno.

ORA ESISTI SOLO TU / / CLAUDIO MARCHISIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora