~Bisogno di te~

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-Clary, sta' calma. Si risolverà tutto...- provò di nuovo Simon a tranquillizzare la sua parabatai che, seduta sul letto matrimoniale, piangeva.

Isabelle era andata da Jace, per lasciare un po' di spazio ai due.
Simon le era immensamente grato.

-Non è vero, Simon, non è vero! E-elena è incinta e J-jace non la abbandonerà. Sarei un mostro se gli chiedessi di farlo.-
-Ma Clary, lui chiederà ad Elena di abortire e...-
-Lei non lo farà! Lo vuole, non lo capisci?! Lei non voleva che io e lui ci sposassimo! Simon, perché è tutto così difficile?! Perché?!-
Simon non trovò nulla da dire.

Clary continuò a piangere.
Lui non poté fare altro che metterle una mano sulla spalla, cercando di darle almeno un conforto fisico.

Lui c'era, era con lei.
L'avrebbe sostenuta sempre, i nemici di lei sarebbero diventati i suoi.
I problemi, le paure, i dolori: non era sola a doverli sopportare.
Loro erano parabatai.
Avevano fatto una scelta.
Lui aveva fatto una scelta.
Non avrebbe abbandonato Clary. Ne ora, ne mai.

~

-Non so cosa fare, Isabelle!- sospirò Jace, abbandonandosi sul letto e prendendosi la testa fra le mani.
-Falla abortire.- suggerì Izzy, chiudendo la porta dietro di sé e guardando il fratellastro.
Jace scosse la testa.
-Non lo farà. Me l'ha detto chiaro e tondo. Ma io non posso abbandonarla...- rispose.
Isabelle incrociò le braccia al petto.
-Puoi benissimo, invece!- replicò.
Il biondo sospirò, affranto.
-Non posso lasciare il bambino. O Raziel, un bambino!-
Izzy alzò gli occhi al cielo.

-Non è questo il problema, Jace! Con Clary che vuoi fare?-
-Voglio sposarla.-
-Si sapeva. Ma ora non potete! È a pezzi.-
A Jace sfuggì un lamento, le sue dita si serrarono attorno alle ciocche dorate.
-Non so che fare...non posso abbandonare il bambino. Ma Clary...- ripeté.
Isabelle sospirò.

Era addolorato.
Clary era addolorata.
Lo erano entrambi, e l'unica persona che avrebbe potuto risollevare il loro umore, l'unica che li avrebbe consigliati, aiutati, confortati, era l'unica persona che non poteva farlo.
Ora, il dolore era l'unica cosa a tenere in piedi Clary, e il bambino l'unica a tenere in piedi Jace.

Non doveva finire così.
Non poteva.
Non dopo tutto quello che era accaduto. No, no, e ancora no.
Non era possibile.
Perché il destino aveva riservato a quei due così tanta sofferenza?
Perché non potevano mai stare insieme?
Ogni volta che si avvicinavano, qualcosa discendeva su di loro, pronta a dividerli.

Isabelle uscì dalla stanza, afferrò il cellulare è digitò un numero.
Una voce assonnata rispose al quindicesimo squillo.
-Devi venire qui.- ordinò Izzy.
-Iz? Sono le quattro di notte... *sbadiglio*
...che è successo?-
-Devi venire qui. È importante. Jace ha bisogno di te.-
-Ok...-

~

Magnus sentì la porta di casa chiudersi.
Si alzò dal letto, andando verso l'ingresso, dal quale Alec stava tornando.
Si incrociano in corridoio.
Magnus alzò le sopracciglia in una domanda muta, Alec si mise un dito sulle labbra per farlo restare in silenzio, muovendo la testa in direzione della camera dei bambini, dopodiché lo afferrò e lo portò in cucina.

Accesero le luci.
-Che è successo?- chiese Magnus.
Alec era uscito due ore prima per andare all'Istituto, dicendo che era importante. Magnus l'aveva aspettato sveglio.
-Crisi pre-matrimoniale del biondo?- provò.
Alec scosse la testa con un sospiro.
-Non ci sarà nessun matrimonio.- rispose, lasciando il fidanzato di stucco.

-Clary lo ha lasciato?!- tentò, incredulo, ma Alec scosse nuovamente la testa.
-No. Elena Blackair si è presentata all'Istituto: è incinta e Jace è il padre.- spiegò.
Magnus si portò una mano al viso.
-Clary come l'ha presa?- domandò, compassionevole.
-Male, molto male. Simon mi ha detto che stava piangendo l'anima prima di addormentarsi sul letto suo e di Izzy.-
-E Jace?-
-Jace è devastato.-

Magnus tolse la mano dal viso e la immerse nei capelli, guardando Alec negli occhi.
-Che ha deciso?-
-Ha scelto di tenere il bambino ma di non sposarsi con Elena. -
-E allora perché non si sposa con Clary?-
-Elena non vuole. Dice che avrebbe una pessima influenza sul bambino, avere un padre assente per colpa di un'altra donna. E Jace le ha dato retta, per il bene del futuro figlio/a.-
Magnus batté la mano sul tavolo, gli occhi lampeggianti.
-Lo sta prendendo in giro. La Blackair lo vuole solo per sé, vuole che lui sposi lei e ha trovato il modo di ottenere ciò che vuole.-

-Jace non è felice. E nemmeno Clary.-
-Tu stai dalla parte di Jace?-
Alec scosse la testa.
-No. Io sono il suo parabatai, devo volere (e voglio) ciò che è meglio per lui. E la decisione che ha preso lo ferirà terribilmente, e ferirà pure Clary. Lei è una delle mie migliori amiche, non si merita questo. Nessuno dei due lo merita.- rispose il moro.
Magnus allungò una mano e gli alzò il viso, in modo che potesse guardarlo negli occhi.
-Sono poche le cose belle che accadono a chi se le merita. È ingiusto, lo so, ma ci si fa l'abitudine.- disse lo Stregone.

-Magnus, credimi lo so anch'io. Finché si tratta di me e del destino posso sopportarlo, ma quando sono due persone che amo ad essere ferite da una terza  che ne gode, bisogna reagire. Pensi che non farei di tutto, pur di far stare bene te e i bambini? Pensi che non sappia che tu faresti lo stesso per noi? Il mondo è ingiusto, Magnus, ma dobbiamo reagire per migliorarlo.- replicò il moro.

Magnus sorrise, gli occhi scintillanti.
-Da quando sei così ribelle?- domandò.
Alec ricambiò il sorriso, afferrando Magnus per la maglietta del pigiama e avvicinandosi a lui.
-Da quando sto con te.- rispose, prima di baciarlo.

E mentre Magnus e Alec si baciavano, mentre Isabelle e Simon parlavano della situazione, Clary dormiva i suoi sonni spossati, le guance ancora bagnate di lacrime, e Jace era sdraiato a fissare il soffitto con un enorme peso sul cuore.

Erano stati così vicini...
Ma adesso tutto era crollato.

Shadowhunters ~ La Giratempo ||CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora