2 WEEKS LATER

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Non avevo più tue notizie da quella notte. Non avevo più notizie da nessuno, in realtà. Fino a quel martedì. Era una giornata strana, fuori c'era la nebbia ed era umido, ma non pioveva da quattro giorni, non avevano ancora consegnato la posta e sul cellulare avevo ventisette chiamate perse da Yoongi, la persona che più di tutti, anche di te, mi odiava.
Infine mi aveva lasciato un messaggio vocale, stanco di provare a contattarmi.
« Namjoon è andato via. »
Lo avevo richiamato subito e ci eravamo incontrati al suo appartamento dopo venti minuti.
Nam se n'è andato, dovresti essere felice adesso.
Ha preso tutte le sue cose e mi ha abbandonato, non mi ha nemmeno salutato!
È tutto colpa tua, Seokjin!
Avrei voluto rispondergli che era hyung per lui, ma non sembrava davvero il caso. Ha continuato ad urlarmi parole cariche d'odio, la mia mente intanto si era svuotata. Come sei debole Namjoon. Non ce l'hai fatta, non sei riuscito a combattere e sei andato via. Chissà dove, poi. Hai lasciato il tuo ragazzo, il tuo amante e pure me. Cosa volevi trovare una volta andato via? La felicità?
Ma, aimè, la felicità non esiste Namjoon.
Ed è quello che ho detto anche a Yoongi, che dopo avermi massacrato di botte è scoppiato a piangere.
Dovresti portarmi rispetto, Min. Sono pur sempre un tuo hyung.
Dopodiché sono tornato a casa.
In realtà, io ero più debole di te Joonie.
Se solo fossi riuscito a dirti che ti amavo, forse non sarei rimasto completamente solo.

parole / namjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora