19

13 3 0
                                    

"I only got myself so what's the point of venting my anger"


Uscì dall'aula e le note suonate al pianoforte continuavano a ripetersi nella sua mente, aveva una confusione in mente indescrivibile. Vide E'Dawn aspettarlo all'ingresso e stava giocherellando con il cellulare. 
-Yo! esclamò l'amico appena lo vide uscire. -Pensavo non fossi venuto, Kangjoon si stropicciò gli occhi come se si fosse appena svegliato. -Sono arrivato in ritardo, si giustificò sbadigliando.
-Andiamo a mensa? Ho fame, E'Dawn si alzò e fece strada, Kangjoon alle sue spalle che lo seguì con lentezza.

Si sedettero l'uno di fronte all'altro e senza parlare iniziarono a mangiare. Accompagnato dal suono delle stoviglie che si scontravano tra loro, alzò lo sguardo e la vide seduta da sola tra i tavoli in legno messi fuori. Con il leggero vento del pomeriggio, mangiava alternando la lettura ad un boccone di riso. -Scusa E'Dawn, torno subito, lo sguardo di Kangjoon sembrava essere disperso nel vuoto e l'amico lo seguì con gli occhi vedendolo allontanarsi sempre di più fin quando non lo vide sedersi nello stesso tavolo della ragazza.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


-Ehi, disse lui. Hyolin alzò gli occhi dal libro e quando si accorse di Kangjoon rimase in silenzio a fissarlo. -Che stai facendo? 

-Perché non vuoi partecipare al concorso?, la voce di Kangjoon era inespressiva, quasi senza vita, stanca.
-Eh?, il giovane ripeté la domanda, ma Hyolin rimase in silenzio. -Dimmi il perché e ti lascerò in pace.
Hyolin chiuse il libro e posò le bacchette sulla ciotola vuota, si alzò dalla panchina in legno ma Kangjoon la bloccò prima che andasse via. -Lasciami!, disse ad alta voce la ragazza e tutti gli studenti che erano lì si voltarono a osservare la scena. E'Dawn si alzò e insieme ad altri osservò il ragazzo. -Perché non vuoi partecipare al concorso?, insistette Kangjoon forzando la presa. Non l'aveva mai toccata con quella violenza, non aveva mai sentito i suoi polpastrelli toccarle così tanto la pelle. -Dimmelo!, alzò il tono della voce e Hyolin scosse più volte il braccio per liberarsi dalla presa. -Parla per l'amor del cielo, parla! Kangjoon stava per perdere la pazienza e il tono di voce sembrava andare a sfocare. -Come posso rappresentare un'università del genere? Come?, Hyolin urlò e riuscì a liberarsi della presa del ragazzo e andò via inseguita dagli sguardi degli altri. Kangjoon rimase immobile, E'Dawn vide la ragazza andare via e quando si avvicinò all'amico, lui le andò dietro.

-Hyolin, fermati!, riuscì a fermarla nuovamente ma la ragazza riuscì subito a liberarsi. Non c'era nessuno intorno a loro, a parte gli alberi del cortile e le finestre chiuse delle aule. -Che cosa vuoi?, Hyolin si rassegnò e si bloccò.
-Voglio sapere la verità, perché non vuoi partecipare al concorso?, era stanco di non sapere la verità, era stanco di vedere una nube al posto del vero viso di Hyolin e voleva sapere non per il professore Yiruma ma per sé stesso e nessun altro.
-Vuoi saperlo davvero?
-Sì! Kangjoon si avvicinò di più alla ragazza e lei in risposta si allontanò.
-Kangjoon, come posso rappresentare questa università? E perché proprio io? Sono la scelta sbagliata!
-Perché pensi questo? il tono di voce di Kangjoon tendeva alla rabbia, la stanchezza era svanita del tutto.
-Non lo penso io, ma gli altri! Nessuno mi apprezza, nessuno mi ammira e se qualcuno mi conosce mi teme, ha paura, mi evita come se fossi un virus. Sono la persona sbagliata per occupare quel ruolo. Faccio paura e basta. Hyolin sentì gli occhi pizzicare e le labbra tremare come le nocche infreddolite. -Tutti hanno così tanta paura di me che anche io sto iniziando a temere me stessa.
-Hai paura di una bugia, rispose Kangjoon guardandola dritta negli occhi.
-Come fai a dirlo! Hyolin era rossa di rabbia e le sue stesse parole la stavano soffocando.
-Non hai mai fatto del male a nessuno, ma da vittima ti sei trasformata in colpevole.
-Perché pensi questo?, non ci vedeva più. Gli occhi erano così pieni di lacrime che la figura di Kangjoon era un puntino sfocato e la sua voce un sussurro, un ricordo lontano.
-Perché ti conosco.
Come un vetro in frantumi, ogni cosa, davanti a lei, parve andare a pezzi. Mentre Kangjoon avrebbe voluto abbracciarla, lei andò via lasciando al posto suo una leggera brezza autunnale, che spigolosa penetrava le ossa.
Kangjoon sospirò e cercando di ricreare ogni cosa nella sua mente, si sentì male. "Che cosa ho fatto?" e un flusso ininterrotto di pensieri lo inghiottì, ma una voce familiare lo fece trasalire.
-Kangjoon?, si voltò e lo vide, i capelli biondi erano spettinati dal vento e le guance rosse per il freddo lasciavano risaltare la pelle bianca. -E'Dawn...
-Cosa mi stai nascondendo?, l'amico aveva uno sguardo assente, come quando si guarda per troppo tempo una figura senza capirne più la forma.
-Perché non me l'hai detto?, il tono di voce di E'Dawn si spense, sembrò una fiammella che perde calore. -Ti piace quella ragazza? e indicò il posto dov'era prima che corresse via. Kangjoon non parlò, rimase in silenzio. A parte qualche suono vicino e il vento, il forte frastuono dei pensieri divenne un bisbiglio distante, ogni cosa perse forma, ragione, verità. Gli alberi del cortile perdevano le foglie mentre E'Dawn manteneva il suo silenzio e le mani di Kangjoon diventavano sempre più fredde e le labbra tremanti.
-Perché non me lo hai detto?, ripeté e l'aria si assottigliò a quelle parole, dalla bocca di E'Dawn uscì del leggero fumo danzante. -Avevo paura che mi giudicassi, quella frase uscì fredda come le labbra screpolate e ghiacciate.
-Ho capito Kangjoon, perché gli amici fanno questo: giudicano. Va bene. Infilò le mani nelle tasche del cappotto e andò via dando le spalle all'amico.
Kangjoon rimase solo, non c'era più il vento e nemmeno una foglia pronta a cadere. Sembrò che il tempo si fosse fermato nel momento sbagliato.
Aveva visto infinite volte la schiena di Hyolin abbandonarlo, lasciarlo da solo e non tornare, ma mai quella di E'Dawn. Era la prima volta che vedeva l'esile figura dell'amico andare via e lasciarlo solo.

O forse era Kangjoon ad aver lasciato solo E'Dawn?

Erano passati dieci giorni e oltre ad aumentare le dicerie su Hyolin, Kangjoon non aveva causato altro. Quando la incrociava per i corridoi lei cambiava strada e non riusciva nemmeno a guardarlo negli occhi, E'Dawn invece era un ombra e Kangjoon era diventato invisibile. Era stato lui a distruggere ogni cosa, ma in che modo avrebbe potuto riaggiustare le cose?



________

E per il giorno del mio compleanno, vorrei pubblicare un nuovo capitolo. Giusto per attirare appena la vostra attenzione 
💝

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 19, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

«Corvino»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora