CHAPTER 1.

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4 gennaio 2017.

Mi alzo dopo una lunga nottata passata in bianco per l'agitazione, domani è il grande giorno, partirò per la California, mi è stata offerta una borsa studio alla "Talent High School" , la migliore scuola di talenti della California, è stata una gioia per me questa borsa studio, il mio più grande sogno è diventare una cantante, amo cantare e davvero non me lo sarei mai aspettata di essere contattata dalla miglior scuola di talenti californiana tramite una cover , postata su YouTube in un giorno orribile e noioso.

Guardo l'ora e sono le 10:30, mi alzo dal letto e vado in bagno a lavarmi il viso, poi, mi dirigo in cucina e faccio colazione con una semplice tazza di thè e delle fette biscottate. Per parecchi mesi non sarò più qui in Italia, si verrò nei week-end ma, non sará più come prima, lo ammetto la mia famiglia mi mancherà, ma questa opportunità non la brucio per nessun motivo al mondo, potrò realizzare il mio sogno e di certo non la sprecherò come opportunità. Mia mamma è giù di morale perché comunque non mi vedrà per 5 anni, cioè,mi vedrà ma non è come vedermi tutti i giorni, le ho assicurato che ci saremmo sentite ogni giorno nel primo momento libero a disposizione. "Quest'ultimo giorno" lo passo nel migliore dei modi, vado a fare dei giri per una città vicina al mio paese con i miei genitori, facciamo un po' di Shopping, vado a salutare il resto dei miei parenti e poi alla sera ordiniamo una pizza da mangiare in famiglia.

Per le 22:30 vado a letto, domani alle 04:00 mi devo alzare e andare in aeroporto, ho un po' d'ansia perché non sono mai salita su un aereo, per me è la prima volta e tutte le paure di sbagliare volo, di addormentarmi durante il volo e saltare la mia fermata,ci sono. Faccio un respiro profondo ripensando alle mie paure e chiudo gli occhi crollando in un sonno profondo.

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04:00
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Ecco che suona la sveglia, mi volto verso il mio telefono scorrendo il dito per spegnere il suono assordante che emana e mi metto a sedere sul letto strofinadomi gli occhi. Dopo qualche minuti mi alzo dal letto e vado in cucina dando il buongiorno ai miei genitori, mia madre si avvicina a me abbracciandomi per poi scoppiare in lacrime, la guardo negli occhi e la rassicurò di stare tranquilla, lei sorride lieve e poi salgo in bagno per prepararmi. Mi faccio una doccia, per placare un po' la tensione ma non funziona, sospiro profondamente e esco dalla doccia, mi asciugò il corpo e poi i capelli, finito di asciugarmi vado nella mia stanza e lremdo gli abiti scelti la sera prima e li indosso, decido di indossare una maglietta semplice color panna, un leggins nero e le mie comode converse bianche. Torno poi in cucina per far colazione e vedo mia mamma immersa nelle pulizie casalinghe, lei lo fa anche per scaricare l'ansia, il dolore e la tensione, mio papà, invece, guarda la TV e fuma una sigaretta.
Finito di far colazione, saliamo tutti in macchina e dirigendoci all'aeroporto più vicino cioè ,a Genova, il viaggio è molto silenzioso...c'è molta tensione riesco a percepirla, si sente solo lo stereo e mia sorella che canta "Tutta Colpa Mia" di Elodí, è bello vedere almeno lei tranquilla, ogni tanto si gira verso di me e fa le mosse che faccio di solito io, mentre canto quella canzone, rido con lei e poi mi soffermò a guardare il panorama mozzafiato della Liguria e inizio a pensare che perderò 5 anni nel vedere mia sorella crescere...lei ha solo 5 anni quindi, quando finirò la scuola, avrà 10 anni, chissà come sarà bella, sorrido a questo pensiero ma i miei pensieri svaniscono in quell'istante, quando noto di essere arrivata all'aeroporto.
Scendiamo dalla macchina e mio papà mi aiuta a scaricare le valige dal bagagliaio, finito di scaricare i miei bagagli, ci dirigiamo verso la corsia del mio volo e li saluto, mia mamma si avvicina a me e mi sussurra "miraccomando abbi cura di te, per qualsiasi cosa io ci sono, ti amo tanto piccola mia." annuisco e le sorrido ringraziandola di esserci sempre, poi mi volto verso mia sorella e la  abbraccio fortissimo. Do un ultimo abbraccio alla mia famiglia e salgo sull'aereo, mi siedo dalla parte del finestrino e faccio un cenno di saluto con la mano, ai miei genitori, mandandogli un bacio, qualche secondo dopo ecco la voce che avvisa quando l'aereo sta decollando"Gentili signori vi informiano che l'aereo British Airways sta decollando, allacciare le cinture di sicurezza e buon viaggio"
Ecco che inizia a decollare, il viaggio dura parecchie ore. Dopo quasi 12 ore arrivo alla mia destinazione, scendo dall'aereo e vado a prendere le mie valige.
È davvero molto grande questo aeroporto e io non sono molto brava con il senso dell'orientamento...ma spero di aggiustarmi seguendo i cartelli d' uscita dall'aeroporto, appena esco, chiedo ad un signore sulla sessantina d'anni, dove si trova la fermata di Taxi più vicina, lui mi risponde che la più vicina si trova a 100 metri più o meno, lo ringraziò e mi incamminò per arrivare alla fermata. Arrivata alla fermata, mi dirigo verso un tabellone dove ci sono scritti tutti gli orari dei taxi. Dopo più o meno 20 minuti, arriva un taxi e mi dirigo verso esso dicendo poi la mia destinazione all'autista che con molta gentilezza mi fa salire sul veicolo, dopo 30 minuti di viaggio arrivo alla Talent High School, Ringrazio il taxista pagandogli la corsa e scendo dalla macchina prendendo i miei bagagli.
Mi chiudo la porta del veicolo alle spalle e mi volto poi, verso la struttura fatta in mattoni lavorati dietro di me.
Rimango stupita dallo splendore di quella struttura, è tenuta benissimo, ha un giardino stupendo e molto ampio...sorrido ampiamente e mi dirigo verso l'entrata della scuola.
Appena entro vedo tantissimi miei coetanei che fanno casino nei corridoi, dev'essere l'ora d'intervallo, qui è tutto più bello, tutti con il sorriso stampato in faccia nonostante siano a scuola.
Appena entrò molti sguardi si posano su di me facendomi sentire in imbarazzo, io sono italiana, loro sono tutti americani ed è normale che vedendo una ragazzina nuova, abbiano queste reazioni, non ci do molto peso, sorrido lievemente a tutti e mi guardo in torno per vedere se ci sono mappe dell'Accademia, per informarmi dove si trovano i vari uffici,ma non vedo nulla, quindi, decido di chiedere al primo ragazzo che noto, informazione di dove si trovasse la direzione con gentilezza, il ragazzo sembra avere un'aria da popolare essendo che intorno a lui ci sono molte ragazze e altri 4 ragazzi anche loro popolari suppongo, indossa dei Jeans Skinny neri,una maglietta a maniche corte bianca, capelli legati in uno chignon con qualche riccio castano chiaro che spunta dallo chignon e occhi color smeraldo.

X:"non la vedi la mappa?" risponde con tono straffotente indicandomi dov'era posta la mappa.

"Scusa, non l'avevo vista, comunque, grazie"

il ragazzo si volta dai suoi amici ignorando le mie parole e scoppia a ridere, ecco la prima figura di merda e c'è da dire che, come primo incontro è stato perfetto.. Che gente maleducata.
Vado verso la direzione e busso.

D:"Avanti " sento una voce femminile provenire da dietro la porta, meno male che è una femmina, mi sentirò più a mio agio nel parlare.

"Buongiorno" mi avvicino un po' imbarazzata

D:" Buongiorno, lei dev'essere la signorina Cannavaro Hope, giusto?" sorride ampiamente la signora, è molto elegante, capelli neri raccolti in uno chignon, trucco leggero, occhi castani, un sorriso perfettamente bianco quasi accecante e un completo rosso che le illumina il viso abbinato a delle decoltè nere e una pochette nera, sistemata ordinatamente sulla cattedra.

"Si sono io, piacere" sorrido ampiamente e le porgo la mano

D:" piacere mio, io sono la signora Amanda Smith, si sieda pure " sorride e porge la mano ricambiando la mia presa.

D:" Allora, innanzitutto, benvenuta alla Talent High School, abbiamo trovato un suo video su YouTube dove lei cantava una canzone e devo farle i complimenti per la sua voce! È davvero stupenda, lei ha talento, per questo le abbiamo offerto questa borsa di studio nella nostra scuola, qui ci sono varie regole da rispettare, le solite regole di tutte le scuole insomma. Come prima cosa ad uno studente del 3 anno, gli verrà assegnato di farti da guida nel visitare l'ambiente. A lei le verranno inoltre spiegati dagli insegnanti,i vari orari scolastici e i giorni liberi dove può decidere se, andare a trovare la propria famiglia o di fare altre cose a sua scelta tipo: visitare la città, andare a fare shopping.. insomma tutto quello che vuole, le ricordo in oltre che questa borsa studio dura 5 anni. Poi a fine incontro, le consegnerò un fascicolo, dove sarà spiegato tutto il programma scolastico. Le anticipo già che ogni anno ci sará un esame, per vedere se lo studente ha compreso bene tutto ciò fatto nell'anno. Per il resto, sará scritto tutto sul fascicolo del programma. Spero si trovi bene in questa scuola e per qualsiasi cosa venga pure qui in direzione per parlarne. Ecco come già accennato il nostro programma, qui troverà tutto, le regole, le uscite didattiche, e tutto il resto. E nulla, di nuovo benvenuta alla Talent High School. Se ha qualche domanda chieda pure" dice consegnandomi in fine, il fascicolo.

"No,tutto chiaro, grazie mille ancora per avermi contattata, signora Smith"

D:"Si figuri signorina, ecco le consegno la chiave della sua stanza, aspetti un secondo che vado a chiamare la ragazza che ti accompagnerá a visitare l'Accademia"

D:"Signorina Brown , venga un attimo per favore" sento dire dalla signorina Smith.
Incuriosita, guardo chi sarà la ragazza che mi farà visitare l'istituto, vedo entrare una ragazza con capelli biondi mossi, occhi azzurri, piú o meno alta come me, si gira ad osservarmi e fa un sorriso ampio

E:"signorina Smith, lei è una nuova alunna?" sorride

D:" si Emily, lei è una nuova alunna che sará la tua nuova compagna di stanza, Emily, volevo chiederti un favore"

E:"si,mi dica pure signorina Smith "

D:"avrei bisogno che le facessi fare un giro dell'accademia e farle vedere la vostra stanza"

E:"Va bene! Molto volentieri " mi guarda sempre sorridendo e mi afferra la mano. "andiamo, io sono Emily piacere e tu come ti chiami?"

"Hope. " sorrido ampiamente, è molto gentile come ragazza, molto meglio di quel ragazzo ricciolino che si crede dio, magari diventeremo grandi amiche, almeno la mia compagna di stanza è simpatica.

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