Metà Luglio: Turi , kart n.123 rok junior

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Bene , questa è l'ultima gara prevista per me per quanto riguarda il campionato Rok area sud , e forse avrei fattola gara nazionale , ardua sfida per uno come me.

Tornando a noi , da un mese prima della garra convinsi alcuni miei amici a venire alla mia gara , essendo l'ultima del campionato a cui potevano essere presenti , be , riuscì a farli venire , infondo anch'io avevo bisogno di un supporto morale.

In quella pista ci venni l'ultima volta un anno e mezzo prima per provare un paio di volte una categoria parallela alla mia , tutto prima che iniziassi a fare le gare , infatti dopo scelsi la Rok , la pista era cratterizzata da un lungo rettilineo , le prime due curve veloci in discesa , grande punto di sorpasso , per me reso più difficile vista la carenza di motore , però potevo guadagnare in frenata , serviva solo tanta determinazione che a me non mancava di certo.

Il primo giorno che approdai dopo parecchio tempo in quella pista fu divertente , costruttivo e anche liberatorio , oltre al forte caldo che faceva , e ciò mette alla prova mezzi e piloti , nonostante tutto i miei tempi partirono dai 35 secondi sul giro , ai 34 e 2 , fino ad arrivare ai 33 e 2 , tempo clamoroso visto che i Rotax , kart di categoria superiore rispetto alla mia armati con potenti propulsori(motori , niente di astronomico) segnavano giri di 6 decimi più veloci , e non venivano neanche guidati dai più scarsi della categoria , anzi, erano alcuni dei più veloci , più precisamente erano due piloti , si vedeva proprio da come approcciavano la cura la sicurezza che avevano nel mezzo e nella pista.

Però quei due avevano gomme più usurate delle mie ma era comunque un ottimo tempo il mio.

Indovinate un po' qual era il mio obbiettivo , andare a podio , ancora non c'ero riuscito , che seccatura , un po' dovuta alla mia inesperienze , un po' per qualche sfortuna di troppo , ma non parliamo di quanto quelle gomme nuove mi stessero sul così detto , perchè quando sono nuove hanno troppo attacco e finiscono per impuntarsi facendomi perdere un botto di tempo , si mi lamento tanto , ma è così , quando tu ci metti il massimo pretendi il massimo da tutto , ma puntualmente , o almeno per me , il massimo non arriva mai.

Il sabato fu un giorno tranquillo, feci qualche bel sorpasso mentre mi studiavo i vari punti per sorpassare , il mio punto di forza era la parte tecnica e lenta del circuito dove il motore era meno influente potevo guadagnare una buona parte del tempo perso nel tratto veloce , che terminava con due curve nelle quali veniva richiesta una staccata precisa e accattivante , un ottima tenuta in entrata di curva , considerando che era in discesa , e poi uscire prepotentemente in salita.
Quel sabato , siccome mio padre aveva un impegno sono stato solo la mattina , quindi essendo sabato uscii , avevo l'appoggio dei miei amici , soprattutto di 3 di egli che sarebbero venuti alla gara , Nataly , Stefano e Andrea.

Arrivo il giorno della gara , mi alzai dal letto , tirai un sospiro mi preparai e andammo alla pista , mi diressi allo spogliatoio , mentre mi cambiavo per mettermi la tuta pensavo a come vosse tutto così tosto , e quindi ricordai che mi giurai che sarei sempre stato più duro di qualsiasi sfida , però ci sono cose estremamente difficili , quindi ho preferito per lo più una cosa sempre possibile ma mai semplice , mettere sempre il massimo in questo sport , ciò in cui credo , un pezzo di me...
In oltre pensai a come noi nella vita quotidiana usiamo solo il 60%della nostra forza fisica , mentre quando ci alleniamo l'80% , secondo me ci si può allenare a finché quando si è sotto sforzo si può raggiungere l'85-90% , da ricordare che il 100% si usa nelle situazioni dove c'è il pericolo di morte e un elevatissimo rischio , ecco , credo che sia possibile con qualche tecnica far tirare da noi stessi tanta forza , fisica ma soprattutto mentale , e ricordatevi sempre , chiunque stia leggendo questa opera , non otterrai mai niente se non ti ci impegni e ci metta il massimo , e a volte devi fare l'impossibile, quel che conta è essere abastanza forti da farlo , e poi un perdente si adatta alla vita , al destino , al presente , un vincente invece lotta e cerca di far adattare la vita a lui , modificare il presente per trovarsi il futuro fatto su misura per lui , rimane sempre il fatto che per quanto tu possa essere forte non sempre sarà possibile fare ciò , infatti tu ti devi adattare perforza prima o poi , però non è il successo a fare il vincente , quindi bisogna lottare lo stesso per essere vincenti , mi raccomando siate sempre dei vincenti , se tu , chiunque tu sia fai uno sport , dai per scontato l'allenamento e la volontà con il quale lo pratichi , in futuro potresti chiedere il perché non ti sei allenato , perché non ci hai messo più determinazione , un uomo se ha determinazione non è invincibile , ma è il miglior modo per avvicinarsi , alla fine conta sempre il risultato finale?
E se vi dico chi è stato più forte secondo voi tra un pilota che parte primo è arriva primo e un pilota che parte ventesimo e arriva quinto? Per me il secondo , quindi l'importante non è solo il finale per determinare chi è più bravo , ma bisogna anche vedere da che punto sono partiti.

Una volta che mi sono cambiato sono uscito dallo spogliatoio con una voglia di correre mamma mia che mi esplodevano le vene , e allora arrivarono le prove libere , che conclusi con il solito mio riscaldamento, il mio kart andava bene , nessun problema , buono direi.

Subito dopo arrivarono mia madre con mia nonna e miei amici Andrea , Nataly e Stefano , mi salutarono con affetto , Nataly per farmi innervosire e andare più forte mi parlava della mia ex , non ha funzionato mi dispiace :) .

Allora iniziarono le qualifiche, diedero la bandiera verde , ma non partii subito e aspettai che si smaltisse un po di traffico e poi mi lanciai in pista , non migliorai abbastanza , arrivai a 33 netto, non riuscii a sfruttare la gomma nuova come sempre , fu sufficiente per appena un decimo posto su undici, non ero arrabbiato , ero carico per la gara , sapevo perfettamente come non farli scappare e fare una grande rimonta.

Nell'ora e mezza che dovevo aspettare facevo avanti e indietro da mio padre a mia madre , nonna e amici , che avevano anche un bel posto all'ombra sotto quei 36 gradi di sole pungente , la pista era quasi a 70 gradi , le gomme bollivano insieme al mio corpo.

Mancava poco alla partenza , mi misero infondo alla pregriglia,  il dieci è all'esterno , la strategia era alla prima curva a tavoletta all'interno e alla seconda all'esterno , mentre ci pensavo diedero la bandiera verde , i nervi si logoravano un po' ma era sopportabile , nel giro di ricognizione riguardo il circuito per i sorpassi , non essendo facile sorpassare qui , penultima... ultima e partenza! Scatto all'interno e ne sorpasso uno e l'altro con un sorpasso all'esterno di prima categoria e mi trovo ottavo , entro un paio di giri i primi iniziano a prendere il largo ed io mi trovo nel gruppo dall'ottavo al quinto , dopo circa 5 giri danneggio legge il paraurti posteriore di quello davanti a me ma niente di grave , il problema arriva al settimo giro , si sfilò il filo dell'acceleratore e non ho potuto continuare , che rabbia , piansi un pochettino , ma quella fu l'ultima volta che ho pianto e basta dopo niente, neanche se mi ci mettevo di impegno, zero. Raggiunsi il meccanico per fare l'inutile pesa e dovetti aspettare deluso la seconda gara sperando che da decimo che partivo avrei rimontato , perfortuna , almeno per me , se ne era ritirato un altro prima di me quindi non ero ultimo.

Grazie a i ragazzi che mi ero portato mi misero di buon umore dopo l'accaduto, dovevo farla sta bella gara. Alla fine pranzai, davo un occhiato se tutto era a posto e per l'ultimi tre quarti d'ora mi rilassai, con mezz'ora di anticipo mi diressi in parco chiuso, mi misi il casco anche se faceva un caldo boia, ma non mi interessava , ero troppo concentrato, allora aspettai un po' così. A cinque minuti dalla bandiera verde facevo le mie preghiere a qualsiasi divinità esiste e, alla fine, sventolò la bandiera verde, partì, non tira il motore in rettilineo, brutto errore, pensavo a scaldare le gomme ed ho sbagliato, piccolo ma significativo errore, mi accorsi dell'errore quando accelerai e il motore non spinse bene a persi anche la decima posizione partendo praticamente undicesimo, allora me ne frego della strategia e faccio una mezza follia, mi lancio a cannone all'esterno e mi trovai in ottava posizione, con una partenza così certo che era bella come roba , solo che per 25 giri che durò la gara fui bloccato dietro il settimo per 20 giri, era un tira e molla in continuazione con il suo motore più potente e la mia furia, a tre giri dalla fine in fondo al rettilineo tirai una frenata e mi infilai con cattiveria e terminai la gara settimo, ero un po ' amareggiato , ma alla fine avevo i miei amici accanto, salì sul podi, come sempre da solo, e tutti che applaudevano , quindi pensai che allora non ho fatto così schifo, alzai la coppa al celo con un gran sorriso, poi mi feci una foto sul podio con anche i miei amici, una foto che è storia per me, presi il borsone e tornai a casa con mia madre e gli altri, in macchina ci scherzammo un po su e passò tutto.

Adesso era arrivato un obbiettivo ben più grande, la gara nazionale alla fine del campionato Rok ad adria , in veneto , si sarebbe tenuta a settembre, praticamente 2 mesi dopo, e ci sarebbero stati dei Rok junior come il mio, ero molto ottimista, ma era tutto da vedere...

Scusa se sono un pilota 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora