CAPITOLO 6

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Potrei dimenticare.
Potrei andare avanti.
Potrei metterci una pietra sopra.
Potrei, ma non lo faccio, perché so che non è quello che voglio.
Vorrei solo tornare da lui, vorrei solo che tornassimo noi.
Ho una voglia incontrollabile di sentirmi nuovamente il suo sguardo addosso, che non è uno sguardo qualunque, ma è uno sguardo che ti brucia la pelle, che ti fa sentire speciale, anche quando sei perfettamente a conoscenza del fatto che non è così.
Voglio sentire la sua risata che mi riecheggia nelle orecchie.
Voglio vederlo impazzire quando faccio qualsiasi cosa con un altro ragazzo.
Voglio camminare in giro con lui mano nella mano.
Voglio osservarlo mentre dorme.
So che non riavrò più nulla di tutto questo, lui non sarà mai più il motivo per cui la notte non riuscirò a dormire  per le troppe farfalle nello stomaco.
Devo andare avanti, continuo a ripetermi, ma il punto è che non ci riesco, e non sono sicura nemmeno che io ci stia provando.
Perché , a dire il vero, tra me e lui non c'è stata solo una semplice cotta passeggera.
Noi siamo proprio stati insieme, lo avevamo ufficializzato, ed era durato per una paio di mesi.
Ma poi lui ha rovinato tutto.

Qualche mese prima....
Messaggio per Bryan:
Mi vieni a prendere a casa? Così facciamo un giro , no?
La risposta arriva poco dopo:
Scusa bambi ma oggi non posso proprio, troppi impegni con i medici per la salute di mia madre.
Dovete sapere che la mamma di Bryan soffre di una rara malattia che colpisce le ossa, e non avendo un marito è Bryan che la deve accompagnare in ospedale per le visite .
Messaggio per Bryan:
Oh non importa... buona fortuna, dopo chiamami e fammi sapere cosa vi dicono i dottori !
Messaggio da Bryan:
Certo bambi ;)
La madre di Bryan non è cattiva, è solo un po' particolare, e io ho la viva impressione che a me non sopporti proprio.
Il motivo non lo so, sono sempre molto tranquilla ed educata nei suoi confronti, ma avvolte questo non basta.
Il telefono incomincia a squillare : è Alex.
"Dimmi tutto" rispondo.
"Buonasera, potrebbe deliziarci con la sua presenza al nostro solito parco? C'è anche Sky"ridacchia.
"Mh certo, quando?"chiedo.
"Ora. Dai muoviti ti aspettiamo , ciao!"e detto questo, chiude la chiamata.
Sbuffo e incomincio a prepararmi svogliatamente .
Ovviamente oggi volevo uscire, ma non a quest'ora , e poi volevo uscire con Bryan.
Dopo essermi lavata, truccata , è vestita in modo quasi decente, decido di uscire di casa.
Mentre cammino per le strade affollate mi attorciglio i capelli bruni con le dita, del tutto distratta.
Ma ad un certo punto qualcosa attira la mia attenzione.
Su un ponticello che devo attraversare per arrivare al parco, vedo Bryan e il suo gruppo di amici seduti su una panchina.
Mi fermo di colpo, non doveva andare con la mamma all'ospedale?
Sento una fitta al cuore quando noto che seduta sulle sue gambe c'è una ragazza più svestita che vestita.
Il colpo di grazia sapete quando arriva? Quando vedo che sta fumando una canna.
Me lo aveva promesso e giurato, non le avrebbe più fumate perché lo rendevano una cattiva persona.
Con passo deciso mi avvicino a lui, e quando me lo trovo davanti , sento che delle lacrime di frustrazione cominciano a scorrermi lungo tutto il viso.
"Bambi!"si alza di colpo, facendo sobbalzare la ragazza che poco prima teneva in braccio e passando velocemente lo spinello all'amico.
"Tu...tu mi fai schifo"le parole scivolano come burro sulla mia lingua.
"Bambi, merda...posso spiegarti"cerca di avvicinarsi cautamente a me.
Ma io perdo il lume della ragione: incomincio a spintonarlo urlando:"Come ti sei permesso,mh? Cosa c'è da spiegare?! Cazzo che ingenua che sono... "
"Non stavo facendo nulla di male, insomma... mi stavo divertendo con un po' di amici" fa spallucce.
"Ma... ti sei bevuto il cervello ? Sei fatto, e prima avevi quella...-indico la ragazza scostumata che mi guarda con un ghigno-quella sgualrdina in braccio!"sbraito.
Lui mi guarda con uno sguardo perso, non sa più cosa dire.
"Sgualdrina? Come ti permetti !"la scostumata mi attacca.
"Te fai più bella figura stando zitta"le lancio un'occhiataccia.
"Non dici nulla?"incito Bryan.
"Non so cosa dirti. Però ti giuro che non c'è stato nulla tra me e lei"cerca di afferrarmi una mano,io la scanso.
"Infatti non c'è nulla che tu possa dire"e detto ciò , mi giro e mi incammino per tornare a casa.
"Bambi aspetta!"la sua voce rimbomba nella mia testa, e io sto combattendo con tutta me stessa per riuscire a fermare le lacrime.
"Elly! Els cazzo!"e in batter d'occhio me lo ritrovo davanti, è molto più veloce di me.
"Come sta tua madre? Si sente meglio?"lo guardo, e noto che il suo respiro accelera quando vede che le mie lacrime aumentano.
"Ti prego, non fare così"mi supplica.
"È come dovrei reagire?! Il mio fidanzato preferisce uscire con delle puttane a fumarsi gli spinelli piuttosto che stare con me, devo esserne felice?"
"Scusa"e questa parola suona strana uscita dalla sua bocca, la dice molto raramente.
"Mi hai mentito"lo guardo dritto negli occhi.
"Non volevo..."mi prende una mano, e sento che sta tremando come una foglia.
"Lasciami subito la mano -in modo sgarbato gliela lascio- Le cose non si fanno senza volerlo"
In questo momento mi sento morire.
Il ragazzo di cui sono innamorata da molto mi ha appena tradito.
"Lo so! Ma io non ci stavo pensando !"trova altre scuse, ormai disperato.
"Io... ho bisogno di andare a casa" e finalmente vado a casa, ma quando non sento i suoi passi dietro di me, qualcos'altro in me si spegne.
Faccio tutta la strada singhiozzando , e appena entro mi vado a rifugiare in camera.
Mia madre viene a chiedermi cos'ho , ma io mi limito a mandarla via.
Prima di cena suona il campanello, ma non vado io a rispondere.

"Elly, è per te. Bryan dice che devi uscire perché ti deve parlare"mia madre mi dice intrufolandosi lentamente in camera.
"Digli che sto dormendo"non mi alzo nemmeno dal letto, sono impassibile.
"No, scendi e vacci a parlare. Lo dico per te"mi ordina.
"Ti ho detto di no!"sbotto.
"Elisabet! Sei una vigliacca! Scendi e vai a parlargli"
Scendo dal letto ed esco dalla camera, urtando di proposito mia madre.
Ci vado a parlare solo per chiarire che voglio un po' di distanza , almeno per qualche giorni, magari settimane...
"Cosa vuoi ?"gli chiedo.
Ha gli occhi iniettati di sangue , gonfi.
"Dobbiamo chiudere. Definitivamente" sputa fuori.
Il cuore comincia a battermi velocemente , e mi si mozza il fiato.
"Mi stai lasciando?"chiedo con un filo di voce.
"È meglio per tutti e due. Sopratutto per te, meriti di più che uno come me"
"Dopo quello che hai fatto, sei te a lasciare me?"
Piango, piango fiumi.
"Ho detto che lo faccio per te" abbassa lo sguardo,
"Se vuoi fare veramente qualcosa per me, cambia comportamento e amami!"gli impongono.
"Ti lascio proprio perché so che non cambierò mai. E purtroppo, io ti amo già" una lacrima gli riga il viso, ma è quasi impercettibile.
"Ti amo anche io! Da anni! Eppure te preferisci le altre! Ma perché?! Cosa ti ho fatto di male?"mi dispero.
"Il punto è che te mi fai stare troppo bene, ed è strano perché non mi è mai capitato. Non so come gestire tutto questo"e in questo preciso momento i suoi occhi celesti incontrano i miei.
"È semplice da spiegare, Bryan. Te non sai gestire le tue emozioni"gli rivelo.
Lui annuisce in segno di approvazione.
"Scusa"sussurra.
Si avvicina sempre di più, e mi stampa un casto bacio sulla fronte.
Chiudo gli occhi per assaporare meglio la sensazione delle sue labbra sulla mia pelle, essendo a conoscenza che sarà l'ultima volta.
E lo guardo andare via, mentre si asciuga le poche lacrime che gli scendono dagli occhi.
E mentre sento il suo profumo svanire nella brezza serale , il mio cuore cade a pezzi.
Quando lo vedo sparire dietro all'angolo capisco che l'ho perso, e non posso farci nulla.
Fa male, ma devo andare avanti.

Il giorno dopo...

Ho deciso di uscire di casa, andrò solo a fare un giro per prendere una boccata d'aria.
Ho pianto tutta la notte, e ho passato tutto il tempo a guardare il suo numero in rubrica, per poi prendere la decisione di cancellarlo.
Sta mattina mia madre mi ha consolata , e poi mi ha consigliato di farmi un giro.
Ho seguito il suo consiglio , ed eccomi qua: girovagando con dei pantaloni della tuta e una felpa il triplo più grande di me, la sua felpa, con ancora il suo profumo.
Nessuno , oltre a mia madre, sa della mia rottura con Bryan. Mi sento a pezzi, ma è meglio così.

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