"Secondo me con il vestito nero avrai troppo freddo, guardalo! È cortissimo"Alex indica uno dei tanti vestiti che sono appoggiati sul mio letto.
"Con gli altri sembro una suora"sbuffo.
"Ma con quello sembri una puttana" Sky guarda schifata il vestito.
"Ok, ho capito: sta sera non usciamo!"mi butto sul letto.
Alex comincia a cercare dentro all'armadio , poi tira fuori una camicia bianca:"Secondo me questa ti starà da Dio".
"E sotto cosa metto ?"
Alex riprende a ravanare e poi tira fuori una gonna di pelle nera:"Provali subito!".
Mi alzo e gli strappo dalle mani i vestiti, vado in bagno e mi cambio.
Infilo la camicetta dentro alla gonna e poi ritorno in camera da letto.
"Io voto per questo outfit, è l'ideale: non troppo esagerato ma nemmeno troppo semplice!"Sky approva il modo in cui sono vestita.
"Sei bellissima, veramente Elly" Alex mi sorride.
"Allora mi vesto così! Come li faccio i capelli?" chiedo, mostrando l'enorme massa di capelli marrone chiaro, lisci.
"Lasciali così!" Sky si avvicina e me li sistema con le mani.
Annuisco.
"Ora mi devo soltanto truccare e poi possiamo uscire"dico ai miei amici.
"Ti trucco io!" Sky mi scaraventa sulla sedia girevole e comincia a smanettare con i trucchi.
Il make-up è la sua passione, insieme al disegno, ed è veramente molto brava.
Mi corregge le imperfezioni del viso con il fondotinta,dà due passate di mascara alle ciglia, già lunghe, e poi mi mette un rossetto un po' più scuro del mio colore,di colore marroncino .
Guardo il risultato allo specchio: sono molto naturale, e un po' di semplice di mascara fa risaltare il marrone dei miei occhi, e le pagliuzze verdi sono più in evidenti.
"Sei un fottuto schianto! Adesso muoviamoci, ho voglia di vodka" Alex si infila la giacca, e ci sprona a sbrigarci.
Metto una giacchetta corta e vado a salutare i miei genitori, avvisandoli che sto per uscire e che dormirò da Sky.
Una volta usciti, saliamo tutti sulla macchina di Alex e io mi metto nel posto del passeggero, di fianco al mio migliore amico , mentre Sky si siede dietro.
"Allora... come va con il bad boy?" Alex tamburella le dita sul volante,con lo sguardo fisso sulla strada.
Lo guardo stranita:"Il mio cosa?".
Sky si schiarisce la voce e poi riprende Alex:"Dai Al, non ne vuole parlare. L'ultima volta hai visto che reazione ha avuto..."
"È la mia migliore amica, e non voglio che si rimetta con quello stronzo. Ti ricordi come ti ha fatta stare, eh Elly?"Alex mi guarda di sottecchi.
"Ancora non lo avete capito? CON LUI HO CHIUSO! Se ci siamo visti e abbiamo scambiato quattro chiacchiere non vuol dire per forza che io sia di nuovo interessata a lui" faccio spallucce.
"Quello che non capisci è che per lui non erano "quattro chiacchiere"! Elly ma sei così ingenua ?! Lui ti vuole, come sempre" stringe forte il volante fino a far diventare le nocche bianche.
"E anche se mi volesse? Io non lo voglio, non più" sbasso lo sguardo.
"Almeno puoi evitare di raccontare cazzate? Non a me, signorina. A me non freghi, ti conosco troppo bene" mi guarda storto.
"Dai basta Alex, se vorrà ce ne parlerà lei" Sky cerca di chiudere il discorso e io vorrei dirle quanto le sono grata, ma non lo faccio.
"Quel ragazzo è pericoloso" mi fa notare lui.
"Non con me,però" commento con voce flebile.
"Vedi?! Come fai a dire che non lo vuoi? Lo difendi sempre. Ti sei appena contradetta da sola" fa una risata amara.
Non controbatto, appoggio la testa allo schienale e guardo fuori dal finestrino la città piena di luci che scorre veloce davanti ai miei occhi.
Il resto del tragitto lo percorriamo in silenzio, nessuno osa aprir bocca, io compresa.
Quando arriviamo al locale Alex scende velocemente dalla macchina e dice:" Alle due dovrete essere qui fuori davanti alla macchina. Se non ci sarete me ne andrò senza di voi, vi avverto"detto questo scompare dentro al locale.
Io e Sky rimaniamo per un po' nel parcheggio e io non ho il coraggio di guardarla negli occhi perché mi sento in colpa.
"Elly, non sono arrabbiata con te" la sua vellutata voce mi fa girare verso di lei.
"Rovino sempre tutto"mi passo una mano sopra al viso.
"Questa volta ha sbagliato lui, stai tranquilla. Ora però entriamo che qui fuori si gela" mi sorride.
Annuisco in segno di approvazione ed entriamo nel locale.
Questo posto pullula di ragazzi e ragazze ubriachi e sudati che si strusciano uno contro l'altro , mi viene già da vomitare.
Ci sediamo al bancone e ordiniamo da bere.
Io ordino un Gym Tonic e Sky un bicchiere di vodka alla pesca.
Mentre chiacchiero tranquillamente con Sky, ridendo alle due stupide battute, sento il telefono nella borsa vibrare.
Lo tiro fuori e leggo un messaggio:
Da anonimo:
Sei bellissima stasera, B
E io capisco all'istante, è Bryan.
I miei occhi cominciano a vagare per tutto il locale, fino a quando lo vedo.
È seduto in un angolo del locale, mi scruta con sguardo amareggiato mentre si tortura il labbro con le mani dalle lunghe dita piene di anelli.
Lo saluto con un cenno della mano, e lui mi sorride.
"Ma sei pazza? Saluti il vuoto?"la voce di Sky mi riscuote dai pensieri.
Non l'ascolto, ma continuo a sostenere lo sguardo di Bryan, ed è come se i suoi occhi celesti mi bruciassero la pelle.
Lo vedo finire tutto d'un sorso la birra che aveva in mano, scendere dallo sgabello su cui era seduto e avvicinarsi a me nella sua camminata grossolana.
Dei jeans neri contornano le sue gambe lunghe, e una felpa nera con le maniche tirate su fa risaltare il tatuaggio che ha appena sopra al polso.
Arrivato vicino a me , mi lascia un lieve bacio sulla guancia.
Io rimango pietrificata, non sapendo minimamente cosa dire o fare.
"Ciao" mi soffia all'orecchio.
Deglutisco a fatica vedendo l'effetto che ha ancora su di me.
Inspiro il suo profumo di tabacco e colonia mentre guardo spuntargli la fossetta che ha sulla guancia sinistra.
"C-ciao"tossisco per schiarirmi la voce.
Sposto lo sguardo su Sky, che in questo momento ha gli occhi spalancati davanti a questa scena.
"Sky Rhode... "il sorriso sulle labbra di Bryan scompare appena nota la presenza di Sky.
"Pensavo fossi scomparso dalla circolazione" Sly lo guarda infastidita.
"Pensavi, ma ti sei sbagliata." Bryan la fulmina con lo sguardo.
Tra Sky e Bryan non è mai scorso buon sangue...
Il fratello di Sky era il migliore amico di Bryan, ma dopo che Bry è stato abbandonato da lui in un momento difficile, ha deciso di non volerlo più tra i piedi, e quindi sì, ce l'ha con Sky perché è sua sorella.
"Vado a cercare Alex, qua c'è puzza di guai" Sky si alza e comincia ad allontanarsi, ma Bryan la blocca prendendola dal braccio.
"Guai? Che tipo di guai?"lui la squadra.
"Solo a pronunciare il tuo nome si capisce che sei un fascio di guai Bryan, non fingere di non saperlo" Sky lo guarda male.
Un sorriso strafottente si forma sulle sue labbra:"Lo so , invece. E ne vado fiero" detto questo, le lascia il braccio e la lascia andare via.
"Potevi evitartelo" lo ammonisco.
"Lei mi ha istigato"dice mentre prende posto di fronte a me.
Fissa il bicchiere che tengo tra le mani e mi guarda storto:"É alcolico?"
"Certo. Siamo ad una festa, Bryan"gli ricordo.
Me lo strappa dalle mani e se lo finisce in un sorso.
"Ma che...?"lo maledico con lo sguardo.
"È alcolico, non puoi berlo,piccola"
Non ho voglia di litigare stasera, quindi cambio discorso :"Come hai fatto ad avere il mio numero?"gli chiedo.
"Ho i miei contatti, a dire il vero l'ho sempre avuto. Te perché non mi hai scritto?"mi guarda intensamente.
"Io...avevo tante cose da fare"
"Tante cose da fare? Bene, elencamele"mi guarda alzando un sopracciglio per sfidarmi.
"Sono tante, non posso elencartele tutte" distolgo lo sguardo.
"Abbiamo tutta la sera. Questa festa fa schifo, e mi sto divertendo molto di più a parlare con te" fa un sorriso sbilenco.
"Avevo da studiare, uscire, badare a mio fratello..."mi blocco, non ho altre cose da dire.
"E te mi stai veramente dicendo che non hai trovato un vuoto di due minuti per scrivermi un messaggio? Che gran presa per il culo" sbuffa.
Io sto zitta, non apro bocca.
"Che ne dici di andarcene? Ti porto dove vuoi, qua fa pena"mi propone
L'idea mi alletta, ma non posso farmi abbindolare così facilmente.
"Non ho un posto preciso in cui voglio andare"
"Bene, ti porto dove voglio io " lui si alza e mi tende una mano.
Fisso la sua mano e poi lo guardo negli occhi.
"Non credo che sia una buona idea..."mi guardo intorno
"A noi non sono mai piaciute le buone idee, o sbaglio?"continua a guardarmi dritto negli occhi.
Prendo la decisione di afferrargli la mano e di uscire insieme a lui dal locale.
Mentre usciamo mano nella mano, vedo che Alex mi guarda con aria schifata, mentre Sky mi guarda delusa.
Percorriamo il parcheggio restando mano nella mano e il contatto delle sue mani calde sulla mia pelle mi rassicura.
Arriviamo davanti alla sua moto nera e lui la guarda fiero :"Ti piace? È nuova, è una Ducati Monster 797"mi dice.
"Molto bella, hai sempre avuto buon gusto in questo campo"
Mi porge un casco bianco e poi lui sale in sella.
"Te non metti il casco?"gli chiedo mentre prendo posto dietro di lui.
"Non mi serve"detto ciò, accende la moto e parte velocemente.
Mi sbilancio all'indietro e mi aggrappo immediatamente alla sua vita, lo sento ridere fragorosamente.
Gli mostro il dito medio e lui ci lascia un bacio sopra.
Le mie guance vanno in fiamme e il battito cardiaco aumenta,questo non deve succedere.
Mi ricompongo e mi aggrappo a lui solo necessario, senza abbracciarlo amorosamente.
Solo dopo la metà del viaggio capisco dove mi sta portando:nel posto in cui ci siamo dati il nostro primo bacio.
Incomincio a maledire il mio cuore per il fatto che non si stancherà mai di Bryan Adams.
Ma visto che ormai ci sono dentro fino al collo, di nuovo, mi godo il momento e appoggio la testa sulle sue spalle.
Mi godo l'aria che ci avvolge e lascio che il suo profumo inebriante mi faccia tornare indietro nel tempo.
Lo guardo dallo specchietto ed è fantastico il modo in cui ogni volta la sua bellezza mi faccia restare senza parole.
La mascella contratta, gli occhi celesti concentrati sulla strada e le labbra rilassate, è bello e dannato.
Arrivati nel "nostro posto" scendiamo dalla moto e la lasciamo davanti al parco.
"Abbastanza romantico questo posto? Te lo saresti mai immaginato da parte mia?" mi guarda inclinando la testa.
"L'avevo già capito che mi avresti portata qui" gli lancio uno sguardo e mi incammino nell'immensa distesa di erba.
Mi fermo e mi siedo, poco dopo Bryan mi raggiunge e si siede al mio fianco.
"È stato proprio qui, l'inizio di tutto"sussurra.
"Pensi che mi sia seduta qua a caso?"sussurro a mia volta.
"Non puoi negare quello che provi, non nascondermelo, per favore" poggia una mano sulla mia coscia e la stringe.
Mi irrigidisco all'istante, questo contatto fisico non é necessario.
"E te, Bryan? Cosa provi?"lo fisso.
"Io non lo so... merda, è tutto così complicato" si prende la testa tra le mani e si strattona i capelli.
"Non possiamo funzionare, non siamo mai funzionati" faccio spallucce.
"Solo perché non ci siamo mai impegnati abbastanza"cerca giustificazioni.
"Non CI SIAMO impegnati abbastanza?! Io ci ho sempre messo tutta me stessa, Bryan. Sei te che hai sempre rovinato tutto, non dare la colpa a me" mi allontano bruscamente da lui, ma vengo strattonata dal fianco e rimessa al posto in cui ero prima.
"Te mi lasciavi subito perdere...io avevo bisogno di essere rincorso e di sentirmi dire che non te ne saresti mai andata. Invece alla prima cazzata che facevo te ti allontanavi" gioca con il bracciale d'acciaio che ha al polso.
"Ogni cazzata che facevi per me era un colpo al cuore che mi faceva stare male. Ho cercato di capirti in tutti i modi, ma ad un tradimento non c'è rimedio"guardo la marea di stelle che abbiamo sopra alla testa.
"Quel gruppo forma un limone"dice indicando una parte del cielo.
"Un limone? Ma dove lo vedi?!"rido.
"Lì, proprio sopra di te"continua ad indicarlo.
Mi sdraio sul prato e lui fa lo stesso.
Incrocio le mani sul ventre e continuano a discutere sulla forma delle stelle per tantissimo tempo, ma a me sembrano passati solo dieci minuti.
"Quelle formano i tuoi occhi:grandi e bellissimi" dice.
Mi abbraccia stringendomi al petto, e io lo lascio fare sorridendo timidamente.
"Che ore sono?"gli chiedo.
Lui allunga il polso e legge l'ora dal suo orologio:"Le tre"
"Cazzo!"mi alzo e cerco il telefono nella mia borsa.
20 chiamate perse da Sky e 31 chiamate perse da Alex, accompagnate da migliaia di messaggi.
"Che succede?"Bryan compare alle mie spalle, e io cammino velocemente verso la sua moto.
"Devi accompagnarmi a casa di Sky"lo guardo con sguardo mortificato.
"DEVO?! Io non devo fare proprio nulla"fa una risata amara.
"Sarei dovuta essere davanti al locale un'ora fa, ti chiedo solo un passaggio Bryan"lo supplico.
"Stavamo passando una serata tranquilla, ma te ovviamente l'hai dovuta rovinare. Tanto ormai se ne saranno andati e non ti vorranno tra i piedi perché saranno arrabbiati con te"si lamenta.
"Mi sono divertita e ti ringrazio per questa fantastica serata, però ora devo tornare dai miei amici. Se non vuoi che faccia un autostop a caso, sarebbe meglio che mi accompagnassi"
Lui scuote la testa:"No, non ti farò mai salire in macchina con degli sconosciuti. È solo che...ti volevo tutta per me questa notte " dice avvicinandosi piano.
Fisso la sua imponente figura che si avvicina e il respiro accelera, vuole baciarmi?
Oh no, non posso...non possiamo!
Ma nonostante tutto, non mi muovo.
Quanto è alto?
Diamine, gli arrivo al petto.
Si abbassa e appoggia le mani sulle mie guance, e proprio nel momento in cui le nostre labbra si sfiorano, io giro la testa di lato.
"Non posso, non voglio starci male un'altra volta" abbasso lo sguardo.
Lui fa scivolare via le sue mani dal mio viso, e la mancanza del suo tocco si fa sentire fin da subito.
"Certo, è ovvio. Ho fatto lo stronzo, ora non mi vuoi più"la sua voce aspra mi fa alzare lo sguardo.
Prende il casco e me lo tira addosso:"Mettitelo" ordina.
Obbedisco senza obbiettare il modo sgarbato in cui mi ha dato il casco, prima arrivo a casa di Sky e prima questa imbarazzante situazione finirà.
Saliamo in moto, però non mi attacco più alla sua vita, mi attacco al retro della motocicletta.
Parte ma non va subito veloce , i primi venti minuti di viaggio li percorriamo piano, e poi ad un tratto accelera e va velocissimo.
Rischio di sbilanciarmi e automaticamente mi stringo a lui, e sento i suoi muscoli contrarsi.
Mi ricompongo e torno alla mia posizione iniziale.
Lo vedo rabbuiarsi e rallentare.
"Abitano sempre nello stesso posto i Rhode?"chiede quando stiamo imboccando la via per arrivare a casa di Sky.
Annuisco e lui cerca la casa con gli occhi.
Quando arriviamo davanti si ferma e mi fa cenno di scendere.
Scendo e gli porgo il casco, lui fa per metterselo e ripartire, ma io metto la mano sul manubrio e lo fermo.
Lui si gira bruscamente e mi guarda di sottecchi:"Che vuoi?".
"Te la sei presa?"chiedo cercando di fare lo sguardo più mortificato che mi riesce.
Mi guarda un po' e poi fa un cenno con la testa indicando dietro di me.
Mi giro e dietro di me vedo Alex che ci fissa.
"Allora eri con lui?"dice lui con voce aspra.
Abbasso lo sguardo e annuisco.
"Ma certo, è sempre lui! Cazzo Elly apri gli occhi, ti usa soltanto!"urla Alex avvicinandosi di più a noi.
Bryan si alza dalla moto e viene a pararsi davanti a me.
"Non so chi sia patetico tra voi due. Te che continui ad illuderla-indica Bryan- o te che ci caschi in continuazione" fa un risolino amaro.
"Patetici? Noi? Guardati:sei uno scherzo della natura"Bryan controbatte.
"Va bene, sai cosa ti dico Elly? Noi sta sera non ti vogliamo, vattene con il tuo principe azzurro" Alex si gira e percorre il porticato che porta alla modesta casa di Sky.
Sorpasso Bryan e cerco di seguirlo, ma Bry mi blocca:"Non ti vogliono, non hai sentito?".
"Non parlavano sul serio"dico mentre guardo la figura di Alex scomparire dietro la porta di ingresso.
"Invece sì, se no non se ne sarebbe andato" indica il tratto di strada che ha appena percorso Alex.
Guardo la finestra della camera di Sky, e la vedo, dietro le tende che ci sta guardando.
Alzo la mano per salutarla, ma lei si gira dall'altra parte e sparisce.
"Avanti, sta sera dormi da me" esorta Bryan.
"Cosa? No!" declino l'allettante offerta.
"No? I tuoi genitori vorrebbero che te rientrassi a casa di notte inoltrata? Gli avrai detto che alle undici saresti stata a casa, lo so. E invece sono le quattro e te sei in giro con un 'criminale'... quindi cosa intendi fare?" mi sprona a decidere.
"Non lo so..." mi guardo intorno , indecisa sul da farsi.
"Non ho voglia di stare qua tutta la notte. E comunque non era una proposta, sali su questa cazzo di moto e porta il tuo fottuto e bellissimo culo a casa mia senza obbiettare. Devi sempre fare l'opposto di quello che dico?!" dice esasperato.
"E va bene, ma non dormiamo nello stesso letto, io dormo sul divano" lo informo.
Salendo sulla moto ribatte:"No, dormo io sul divano, te dormi nel mio letto"e poi riparte .
Arrivati al portone del suo palazzo parcheggia la moto e apre il portone con le chiavi.
Nell'ascensore gli chiedo:"Tua madre come sta? È a casa?".
"Sta di merda, e si, è a casa. Dove potrebbe essere? È bloccata sul letto, non riesce a muoversi" risponde seccato.
"Scusa, non volevo farti una domanda scomoda"mi giustifico.
"No Bambi , non è colpa tua...sono io che non riesco ancora a parlarne in maniera tranquilla" mi rassicura.
Gli sorrido e usciamo dall'ascensore, apre la poeta di casa e entriamo.
L'appartamento di Bryan non è ne' troppo piccolo ne' troppo grande, è nella norma.
Mi guardo intorno: le luci sono spente e in casa regna il silenzio, ma grazie alla soffusa luce della luna riesco a non andare a sbattere tra i mobili e a seguire Bryan fino alla sua camera.
Casa sua è un posto così familiare, mi ricordo che quando venivamo qua passavamo tutto il tempo a dormire, mangiare schifezze o guardare la televisione.
Entrati nella sua stanza, lui accende la luce , chiude la porta e ci togliamo le scarpe.
Non è cambiata per nulla dall'ultima volta in cui ci sono stata, l'odore di tabacco mi perfora le narici.
Un grande letto matrimoniale è al centro della stanza e la tv con la PlayStation é posizionata proprio davanti, un lungo armadio copre la parte destra della camera, mentre dall'altra c'è una porta-finestra che dà su un grande balcone.
Vicino alla tv c'è la scrivania, e sul muro azzurro ci sono appiccicate varie foto, compresa la nostra fotografia più bella:siamo seduti su un prato e ci stiamo baciando, mi ricordo che l'avevano attaccata qui quando stavamo insieme.
Sopra con un pennarello nero avevo scritto:"Ti amo. -Bambi".
Sfioro la scritta con le dita e lo guardo, il suo sguardo malinconico è fisso su quella foto.
"Non l'hai ancora tolta?"gli domando.
"Non ne ho mai avuto il motivo" mi sorride.
Rimaniamo in silenzio per un po', e poi la sua voce mi risveglia dai pensieri:"Hai qualcosa per la notte?".
"No, quando vado a dormire a casa di Sky non mi porto mai nulla dietro perché ho già il pigiama e molti cambi a casa sua"
Lui apre l'armadio e cerca tra la miriade di vestiti accatastati alla rinfusa, poi tira fuori una maglietta fucsia a maniche corte e me la porge.
La guardo bene e gli chiedo:"È di qualche ragazza che ti sei scopato e che ha dimenticato la maglietta qua?".
"No, è mia...è la maglietta più piccola che ho, ho pensato che potesse andarti,poi lo sai che le ragazze a caso non entrano in casa mia "risponde imbarazzato.
"Hai una maglietta fucsia?"ridacchio.
"Si! Va bene, mettiti questa così non mi prendi in giro" dice porgendomi una maglietta blu molto più grande.
Avvicinandola al viso noto con piacere che sopra c'è il suo odore.
"Bhe...grazie"gli lancio un occhiata veloce e noto che mi sta fissando le gambe:la gonna è salita un po' troppo.
Mi affretto ad abbassarla e poi mi siedo imbarazzata sul letto.
Lui si gira di schiena, raccoglie una maglietta da per terra, prende uno dei due cuscini che erano sul letto e si incammina per uscire dalla stanza.
"Buonanotte, Bambi" mi saluta ed esce.
Io mi lascio andare sul letto e abbraccio il cuscino, quanto sono patetica?
Mi svesto e mi metto la maglietta di Bryan, ma sotto cosa metto?
Apro silenziosamente il suo armadio e cerco dei pantaloncini, ma c'è un tremendo casino.
Dopo minuti di ricerca riesco a trovare dei pantaloncini che mi arrivano sotto al ginocchio.
Mi sdraio sul letto e fisso il soffitto...sono nel suo letto ma lui non c'è.
Quando realizzo che non riuscirò a chiudere occhio, mi alzo ed esci dalla stanza, andando in salotto.
Di Bryan non c'è traccia, ma sento dei rumori provenire dalla cucina, mi aspetto di trovarlo a bere una bottiglia di birra o cose varie, invece è seduto al tavolo mentre bagna dei biscotti al cioccolato nel latte.
"Il grande Bryan Adams che beve il latte con i biscottini alle cinque del mattino? Saresti da fotografare, magari le persone non avranno più paura di te dopo averti visto in questo stato" ridacchio.
Lui mi guarda e continua a mangiare i biscotti:"Quelli dove li hai presi?" chiede indicando i pantaloncini che indosso.
"Mi servivano dei pantaloni, ero in mutande..."
"L'immagine di te con una mia maglietta in mutande non mi dispiace"si lecca le labbra.
Roteo gli occhi e mi siedo davanti a lui.
Allunga la tazza e mi chiede:"Vuoi un po'?".
"No, non ho fame" sorrido allontanando la tazza con le mani.
Lui mi guarda inarcando le sopracciglia, e io sposto lo sguardo altrove.
"Non riesci a dormire?"parla con la bocca piena di biscotti.
"È come se fossero le quattro del pomeriggio, non ho nemmeno un po' voglia di dormire" faccio spallucce.
"A me succede tutte le notti..."beve l'ultimo sorso di latte e si pulisce le labbra carnose con il retro della mano.
"Soffri d'insonnia?"alla mia domanda so già attribuire una risposta.
"Sì, da quando hanno diagnosticato la malattia a mia madre"si alza dal tavolo e poi continua:"Vuoi guardare un po' di televisione?" indica la tv presente in salotto.
"Io mi stavo chiedendo se...bhe...volessi venire in camera con me"sono paonazza.
Il suo sguardo è a metà tra sorpreso e divertito:"Ma prima hai detto che..."cerca di parlare ma lo blocco:"So cosa ho detto, me lo rimangio, non posso? La maggior parte delle cose che mi hai detto te le sei rimangiate, se per una volta lo faccio io non puoi farmene una colpa".
Mi passa di fianco e si infila in camera e io lo seguo, e mi sdraio subito sul letto.
Prende una sigaretta dal pacchetto appoggiato sulla scrivania, si sdraia vicino a me e se la accende.
Lo guardo, non mi stanco mai di farlo.
È bellissimo:il ciuffo ribelle è mandato all'indietro, lo sguardo duro é fisso sul soffitto e l'ugola fa su e giù quando aspira il fumo.
Gli zigomi marcati si alzano leggermente quando fa un sorriso accompagnato dalle immancabili fossette sulle guance:"Non fissarmi in quel modo, mi spaventi".
"Sarebbe un onore spaventare Bryan Adams" sorrido e continuo a guardarlo.
"Mi spaventi già, non sai quanto"dice aspirando a lungo la sigaretta.
"E come faccio?"mi avvicino piano a lui.
"Non mi spaventi tu, mi spaventano i sentimenti che mi fai provare. Sono un miscuglio di gelosia, rabbia, senso di protezione e....amore, credo"si gira verso di me e mi sputa il fumo in faccia.
All'improvviso mi viene voglia di baciarlo,di toglierli la sigaretta dalla bocca e cominciare a baciare ogni centimetro del suo viso ,ma non lo faccio.
Mi limito a cingergli la vita con il braccio.
Lui rimane interdetto per un secondo,poi spegne la sigaretta al bordo del letto, la butta per terra e mi abbraccia a sua volta.
In tre secondi mi trovo sopra di lui, i miei capelli gli cadono sulla faccia e lui li scansa con la mano.
"Sei bellissima"sussurra.
"Magari lo fossi..."sorrido e appoggio la guancia sulla sua grande mano.
"No, lo sei veramente. Sei la ragazza più bella e sexy che abbia mai visto"ribatte, sicuro di sé.
"Anche te non sei niente male"ricambio il complimento.
"Questo lo so"è poco modesto.
Una luce rossastra entra dalla finestra:il sole sta sorgendo.
"Di questo passo ci sveglieremo alle otto di sera" gli faccio notare.
"E che problema c'è? Te hai da fare qualcosa? Io no" si sdraia di lato, facendomi scendere da sopra di lui, ma mantiene il contatto fisico tra noi due appoggiandomi una mano sul fianco.
"Io devo tornare a casa per mezzogiorno"
"Sono quasi le sei, se ci addormentiamo adesso dormirai solo sei ore"
"Lo so"chiudo gli occhi.
Alza leggermente la maglietta e io sbarro gli occhi,lui me li richiude con la mano e mi sussurra:"Fammi fare e rilassati".
Comincia a fare dei cerchi semicircolari sull'addome e sui fianchi, e io mi godo questa sensazione.
Nel frattempo canticchia la canzone "November Rain" dei Guns N' Roses , la mia canzone preferita e anche la sua, con tanto di chitarra elettrica e batteria, riuscendo a strapparmi qualche sonora risata.
Mi addormento con la sua voce nelle orecchie e le sue mani su di me, e adesso come adesso penso che non ci possa essere cosa migliore o un posto migliore di questo.
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Potremo ritornare
RomanceBryan Adams è un ragazzo cresciuto in mezzo alla strada. Non conosce le buone maniere e non bada ai sentimenti delle persone che gli stanno attorno. Potrà sembrare il classico cattivo ragazzo, ma lui non lo fa di proposito. Riuscirà Elly ad adattar...