Il caldo sole d'agosto mi riscalda la pelle.
A dirla tutta odio l'estate, la odio con tutto il cuore: il caldo, il sudore, gli insetti... tutti il complesso mi fa schifo.
In compenso, però, amo l'inverno.
Adoro stare sotto le coperte con una bella cioccolata calda in mano, mentre guardo una miriade di serie TV su Netflix.
Chi non ama tutto questo?
Sto tornando a casa da una estenuante giornata passata con la mia migliore amica, Sky.
Ci siamo conosciute tre anni fa , e ci siamo subito trovate in sintonia.
Amiamo cambiare sempre il colore dei capelli, aggiungere buchi all'orecchio, passare pomeriggi interi a casa a guardare film strappalacrime invece che uscire e andare a fare un giro.
Si, è vero, sono una tipa a cui non piace per niente stare tra la gente a divertirsi e passare le giornate all'aria aperta, sono abbastanza asociale.
Se per asociale ci riferiamo anche a stare sempre con le stesse persone, negli stessi posti e fare le stesse cose...allora avete perfette inquadrato la mia personalità.
Mi fisso le scarpe mentre faccio dei lunghi passi, per far sì di non incrociare lo sguardo e dover instaurare la conversazione con qualcuno, non ne ho per nulla voglia.
"Elly!"urla qualcuno alle mie spalle.
Forza Elly, non ti girare...non hai voglia di parlare di cose di cui non ti interessano per niente per interi minuti.
In questi minuti sai quante belle cose potresti fare?
Andare a casa, mangiare, guardare la TV, mangiare, dormire, guardare la TV, mangiare di nuovo...
"Elly! Sono Bryan!"continua ad urlare quell...ASPETTA COSA?!
Ho sentito bene? BRYAN?
Mi giro di scatto, in pre dall'ansia.
Mi sistemo freneticamente i capelli marrone scuro e cerco di assumere una posizione naturale , ma sexy.
Fallisco miseramente, lo noto dall'espressione stranita sul viso.
"Problemi al ginocchio?"mi prende in giro, lo stronzo.
"E te ti ricordi ancora il mio nome? Sorprendente..." roteo gli occhi e assumo una posizione naturale.
"Come potrei scordarmi della fantastica Elly Wright? Andavamo a scuola insieme , non ricordi?"mi fa un sorriso malizioso.
Come scordarselo?
Facemmo una gita insieme, e io, perdutamente innamorata di lui, mi feci baciare.
Cristo...che incosciente fui.
La cosa più stupida è che sono ancora perdutamente innamorata di lui e della sua maledetta sfacciataggine.
"A dire il vero non ricordo molto bene in questo momento..."faccio spallucce.
Sorride, e io mi volto dal lato opposto.
Forza Elly, non puoi cedere.
"Ti accompagno a casa, proprio come ai vecchi tempi"mi affianca e comincia a camminare verso casa mia.
Lo seguo a ruota , so che se cercassi di oppormi , lui si arrabbierebbe e mi porterebbe con la forza.
Ed è proprio per questo che non voglio andare a casa con lui, non voglio far riaffiorare i vecchi tempi.
Incominciò tutto così: con un innocente:"Ti accompagno a casa, piove a dirotto e te non hai l'ombrello".
Lo odio diamine...quanto lo odio.
"Allora? Mi stavi ascoltando?"mi scuote per le spalle.
"Non ho sentito bene . Ripeti" ordino.
"Ti ho detto che mi sono trasferito dietro casa tua. Ma che problemi hai? Perché non ascolti mai la gente , te?"si riscalda.
Tossisco per cercare di camuffare l'imbarazzo e lo stupore.
"Ti sto ascoltando! Mi fa piacere saperlo..."mi fa più che piacere...accidenti.
"Ti...ti fa piacere?! Cavolo ma ti ho appena detto che abitiamo vicini, e a te fa 'piacere'?!"alza il tono di voce.
Perché deve sempre arrabbiarsi? Questo vizio non lo perderà mai.
"Cosa vuoi sentirti dire?"gli lancio una occhiataccia.
Ci fermiamo davanti a casa mia, e lui mi si piazza davanti, sovrastandomi con la sua altezza.
Mi fissa per un po',e poi con un sorrisetto dice:"Diventi sempre più stronza...incredibile. Almeno io divento ogni volta più bello".
Sorrido sotto i baffi, la sua convinzione di essere sempre superiore mi stupisce ogni volta di più.
"Quella sottospecie di risata vorrebbe dire che sei d'accordo con me? È vero che divento ogni volta più bello, eh piccola?"mi scompiglia i capelli.
"Ma tutta sta confidenza?"mi lamento.
Suono il campanello di casa, sperando che mia madre si sbrighi ad aprire.
"Direi che io e te di confidenza ne abbiamo fin troppa"ribatte.
"Chi è?"la voce di mia mamma risuona dal microfono.
Sto per dire "Elly", ma Bryan mi precede.
"Buongiorno Signora Wright. Sono Bryan".
"Bryan! Caro, vuoi salire a prendere una tazza di the?"mia madre sembra molto felice.
Ma io no, io non sono felice affatto. Questo incontro mi ha urtato.
"No, la ringrazio. Devo andare a casa, arrivederci" Bryan la saluta cordialmente.
Mia madre apre il cancello, e io mi volto verso questa sottospecie di stereotipo maschile.
Per la millesima volta mi perdo nei suoi occhi azzurri, e poi guardo le sue labbra carnose schiudersi e cominciare a parlare:"Cosa dire di questo fantastico incontro? Te sei sempre nana, sempre più stronza e sempre più bella".
Sento che le mie guance stanno per prendere fuoco, sto per morire, è ovvio.
Bryan sembra volermi venire in contro, ma poi si tira frustato i capelli e se ne va dicendo :"Ci vediamo in giro, piccola".
Proprio come mi chiamava una volta.
Lascio che il suo profumo mi entri nelle narici, e poi vado a casa, alquanto scombussolata.
È questo l'effetto che mi fa Bryan Adams, mi fa scombussolare tutto, persino me stessa.
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Potremo ritornare
RomantizmBryan Adams è un ragazzo cresciuto in mezzo alla strada. Non conosce le buone maniere e non bada ai sentimenti delle persone che gli stanno attorno. Potrà sembrare il classico cattivo ragazzo, ma lui non lo fa di proposito. Riuscirà Elly ad adattar...