LA PRIMA VOLTA.

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                                          3.


Passo sulle mie labbra la tinta wycon numero 02, indosso la mia collana che ho sin piccola , ed esco da casa per recarmi da Mattia.

L'incontro con il preside è stato veramente traumatico, non mi sarei mai aspettata che lui potesse prendere una decisione del genere.

Non è la soluzione migliore condividere tutte le ore della nostra esistenza insieme, anzi, questa cosa peggiorerebbe ancora di più la situazione.

Devo cercare di mantenere la calma e di non far partire la mia rabbia; devo cercare un freno a mano quando sto per reagire alle provocazioni di Mattia

Ecco, forse questo è proprio un mio difetto: non riuscire mai a non rispondere alle provocazioni altrui.

Arrivo fuori una grande casa bordeaux che dista solo pochi minuti dalla mia.

È veramente molto bella, al suo esterno c'è un grande giardino ben curato, e a farne da guardia c'è un fantastico barboncino Toy che abbaia rumorosamente.

Sento una piccola vibrazione che fa aprire il cancelletto d'entrata della grande casa di Mattia.

Entro timorosa nel giardino ben curato, ed il cagnolino che prima stava abbaiando,salta sulle mie ginocchia in cerca di coccole e carezze.

Adoro i cani, secondo me sono veramente i migliori amici degli uomini.
Sono fedeli, non ti tradirebbero mai e soprattutto non ti criticherebbero mai per nessun motivo al mondo.

La grande porta di casa si apre, e da lì sbuca la mamma di Mattia, Rosa.
Mi accoglie calorosamente e mi invita ad entrare dentro.

Mi porta a fare un breve giro della casa ed esamino il tutto.

Il salone è tutto bianco e grigio.
Il divano a due piazze è magnifico, per non parlare della grandissima televisione a 1000 pollici posizionata su un tavolino attaccato al muro.

La grande libreria che fa da cornice al salone è stupenda; ci sono tantissimi libri tra cui anche alcuni del mio autore preferito in assoluto: Nicholas Sparks

I suoi libri per me sono i migliori, sono veramente della storie incredibili che ti stupiscono pagina dopo pagina.Sparks È davvero un autore imprevedibile.

Camminiamo lungo un grande corridoio che collega tante camere, fino a quando Rosa non apre la porta di quella di Mattia.

È tutta rossa con delle strisce bianche; il letto è disfatto -evidentemente si è appena alzato-, ci sono cartacce ovunque, libri sparsi sul pavimento e calzini sporchi impiccati agli armadi.

Alzo lo sguardo da tutto quel disordine, e mi trovo Mattia ed Alessio seduti sulle poltroncine a giocare con la x-box.

Rosa mi chiede scusa per il disordine, e avvertendo i due della mia presenza, esce chiudendo la porta alle sue spalle.

Saluto Alessio con un grande abbraccio, ringraziando il cielo della sua esistenza in questo momento.

«Minchia Mattia, ma sei disordinatissimo.» guardo abbastanza schifata quei calzini incastrati tra le ante degli armadi «Ma perché metti in questo modo i calzini?»

«Hitler, non sei qui per dirmi come devo mettere i calzini.» risponde continuando a giocare «Almeno io non li ho Rosa con i fiorellini» ride

"Beatrice calmati, non ha detto nulla di male, sta scherzando. Beatrice calmati"
Continua a ripetere costantemente quella fastidiosa vocina nella mia testa.

SIRENA-La leggenda del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora