capitolo 10

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Leggete lo spazio autrice dopo aver finito di leggere il capitolo, grazie.

Caro diario,
È stato brutto perdere la mia migliore amica che purtroppo si era trasferita in un altro paese dall'altra parte del nord America. Quello che stava peggio era Nicholas, ma fortunatamente aveva una sorella fantastica come me.

Dopo la partenza di Karen mi fidanzai di nuovo con Mike, sperando che tutto sarebbe andato bene senza troppi problemi.
All'inizio sembrava essere tornato una persona normale, si comportava civilmente. Poi però diventò menefreghista e sfaticato. Non voleva mai uscire con nessuno e quando faceva qualcosa non era preciso  come era tempo fa.
Era parecchio lunatico: spesso capitava che dopo aver scherzato tornava ad essere serio e ripeteva "la vita fa schifo".

Non riuscivo a capire il perché di quel comportamento. Un giorno decisi di chiederglielo; mi disse che non erano affari miei e che non avrei dovuto chiederglielo perché non avevo diritto di sapere. Andai da Paul, che intanto era diventato mio amico, e gli chiesi se Mike gli avesse detto qualcosa che magari non voleva dire a me.
La risposta fu negativa, mi promise però che se avesse scoperto qualcosa me lo avrebbe riferito.

Michael cominciò a fare molte assenze e quando veniva a scuola aveva delle occhiaie spaventose e si addormentava sul banco durante la lezione, i professori lo sgridavano e lo mettevano in punizione. Mi dispiaceva per lui, volevo aiutarlo ma non sapevo come.

Dopo molte settimane mi decisi e chiesi a Michael cosa stesse succedendo. Cercò di liquidarmi con un gesto della mano e scuse farfugliate sotto voce, ma lo trattenni.
Allora vuotò il sacco e io rimasi scioccata e dispiaciuta: mi disse che sua sorella era malata di cancro e che passava la notte piangendo perché era l'unica che lo consolava quando stava male, era l'unica che lo sopportava accettando veramente i suoi difetti ed era l'unica che lo aveva aiutato ad andare avanti nonostante tutto quello che aveva passato.

Ero triste e mortificata. Triste perché avevo conosciuto la sorellina di Michael e mi dispiaceva che da lì a poco avrebbe lasciato questo mondo, non lo meritava di certo; era una graziosa ragazzina di undici anni, fin troppo saggia per la sua età.
Ero mortificata perché non conoscevo il passato del mio ragazzo, dopo la morte della sorella chi lo avrebbe aiutato? Decisi quindi di informarmi sul suo passato in un secondo tempo.

Gli dissi che mi dispiaceva e che se avesse avuto bisogno poteva dirmi qualsiasi cosa.

Dopo quel giorno non venne a scuola per un mese; andavo tutti i giorni a casa sua per avere sue notizie ma non si presentava mai nessuno alla porta.

Anche Jax e Paul erano preoccupati per Mike, non si faceva vivo nemmeno con loro.

Dopo quel mese tornò a scuola: aveva un aspetto orribile, era pallido, magrissimo e sembrava non avesse mai chiuso occhio. Era sicuramente successo qualcosa; pensai che sua sorella avesse esalato il suo ultimo respiro. Andai a chiedergli cosa fosse successo. Non rispose.

Mentre mi dirigevo verso casa Michael mi fermò e mi disse che sua sorella era morta. Piangemmo entrambi seduti sulla panchina del parco vicino a casa mia. Avrei potuto semplicemente dirgli "mi dispiace, so come ti senti" ma non sarebbe servito a niente, sapevo come si sentiva ma preferivo condividere con lui il dolore invece di far sì che smettesse di piangere e tenesse tutto dentro.

Avevo sperimentato una cosa del genere e dopo anni non l'avevo ancora superata.

Certe cose ti segnano così tanto che semplicemente non le puoi superare, ti segnano così tanto che porterai per sempre sulla pelle  le tracce del dolore che hai provato, ti segnano così tanto che cambieranno la tua mente e cambieranno ciò che sei.

Io e Mike legammo di più in quel periodo, però non me la sentivo di chiedergli del suo passato perché stava già soffrendo e poi di sicuro avrebbe chiesto del mio e non ero pronta a far tornare a galla qualcosa che volevo tenere nascosto per sempre.

Oggi mentre andavo al supermercato sono andata dal veterinario per chiedergli perché i miei criceti hanno comportamenti strani. Mi ha detto che di solito i criceti maschi quando sono insieme in una gabbia tendono ad essere aggressivi; poi si è raccomandato con me dicendo:" Signora, non dia troppo cibo ai criceti che poi diventano obesi e viene un accidenti ad entrambi come è successo al povero Richard!". È un tipo simpatico il veterinario!

Arrivederci, Jessica

Spazio autrice:
Spero che il capitolo vi piaccia anche se credo non sia il massimo, ma chi si accontenta gode e io devo accontentarmi 😂😂😂.
Comunque se ci dovessero essere degli errori grammaticali o il modo in cui scrivo sta peggiorando ditemelo per favore, non voglio far perdere i bulbi oculari a nessuno perché ha letto una schifezza.

Siete stupiti del fatto che Jessica e Paul siano diventati amici?

Per chi non l'avesse capito Richard è il criceto che è morto, ma non credo ci sia qualcuno di così stupido da non averlo capito.

Grazie e scusate per il disturbo

Caro diario... Sto arrivando MichaelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora