Jimin

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Non so cosa pensare.

Cammino in fretta ma non ho una meta precisa, ah una si...Il più lontano possibile da Lui.

Non posso pretendere niente, non è successo granché tra di noi anche se sembrava intenzionato a farlo continuare...

Mi sono fatto troppi filmini mentali.

Dovrei tornare indietro e fare finta di niente invece ho agito d'impulso ma forse lo avrebbe fatto chiunque.

Lo sento in lontananza che mi chiama ma non ho voglia di ascoltarlo ne tanto meno di vederlo, continuo per la mia strada anche se non so dove sono diretto, forse verso la camera.

T- Jimin aspetta...

L'acqua che sgocciola dalle sue braccia bagna la mia maglietta facendomi sentire freddo.

-Tae lasciami va tutto bene. Non ho voglia di parlare voglio solo andare a letto.-

T- No invece dobbiamo parlare non ti lascio andare è stato lui ad iniziare e poi...

-Ti ho detto che non mi interessa, lasciami!-

Cerco di divincolarmi ma nel farlo finisce per abbracciarmi del tutto, solo ora mi accorgo che non ha addosso niente. Sospiro.

-Tae te lo chiedo gentilmente...
lasciami e mettiti addosso qualcosa.-

Lo sento tremare mentre i miei vestiti si stanno lentamente bagnando.
Posa le testa nell'incavo del mio collo e si struscia rilasciandovi poi un tenero bacio. Bacio che mi fa rabbrividire ma devo fare finta di niente, non posso dargliela vinta. Parla dopo un po' la sua voce è bassa, rauca.

T- No voglio, voglio stare così con te voglio...

Il rumore della porta che si apre accanto a me mi fa sobbalzare, ne esce il cameraman che resta spiazzato davanti alla scena, anche io non so che dire. Boccheggio soltanto. Tae prova a dire qualcosa ma il cameraman dice che non vuole sapere niente farà finta di non averci visto ma che non son comportamenti giusti da tenere mentre c'è un bimbo piccolo che gira per casa, che comunque anche noi siamo ancora dei bambini e se ne va borbottando qualcosa.

Finalmente riesco a tirarlo in camera, sono stanco e per il momento non vedo l'ora di lasciare questa casa per due giorni. Stare un po' lontano da lui mi farà bene. Gli dico di mettersi a letto mentre mi cambio ma appena mi giro e fisso il mio futon noto che è occupato da lui. Sbuffo.

-Hai sbagliato posto, quello è il mio.-

Per risposta si aggrappa al piumone mettendo il broncio. Ci rinuncio.

-Fai come vuoi!-

Mi sdraio accanto a lui restando a fissare il soffitto, cercando di non pensare a niente neanche al fatto di averlo accanto a me come mamma l'ha fatto.



Gelosia /vmin [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora