Lust past

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In un giorno come gli altri, un giorno normale delle urla interruppero l'apparente calma che sembrava esserci stata fino a pochi secondi prima. 

Urla di dolore, di sofferenza una madre che vedeva tutte le sue speranze affievolirsi il proprio bambino che moriva tra le sue braccia, che si trasformava in polvere e il vento che lo trasportava via.

Il vento trasportò per le stanze le polveri finché, queste, non si posarono su un fiore, una rosa, ed esso lentamente si mutò fino a quando un piccolo viso spuntò ed iniziò a guardarsi intorno.

I due genitori straziati dalla perdita cambiarono, non erano più gli stessi. Delusi cercavano di andare andare avanti ma qualcosa ormai si era rotto nelle loro anime.
Lo scienziato reale, un essere divenuto pervertito a causa dello stress e dello troppo bere e che aveva cominciato fin dalla tenera età ad abusare del figlio maggiore, decise di approfittare della temporanea debolezza per fare il suo colpo.

Lo scienziato reale attraverso un invenzione chiamata CORE avrebbe infettato a tutti il suo nuovo virus che avrebbe reso l'intero sottosuolo perverso e che avrebbe portato tutto il regno nel degrado totale. Il piano funzionò. Ma purtroppo durante l'operazione lo scienziato venne perso, risucchiato e dato per morto a causa dell'invenzione.

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Quella notte era la prima volta di cui aveva ricordo in cui dormì tranquillo. Sans era sempre stato abusato dal padre, Gaster. Non gliene aveva mai dato un colpa, dopotutto, Gaster aveva sempre lavorato per i suoi figli. Non era forse giusto che lo stress fosse annegato nel bere e di conseguenza su di lui?

Sans aprì gli occhi e i suoi primi pensieri furono sul padre. Non era felice che fosse scomparso ma non era neanche triste, tutta quella faccenda risultava indifferente ai suoi occhi.

Sorrise tra se, un sorriso ampio e sincero, "D'ora in poi sarà sempre migliore" pensò Sans, senza sapere che ancora l'ultimo regalo del padre doveva entrare in scena.

Nel mentre al castello stavano nascendo le prime sensazioni. Toriel, la regina, provava sempre un più forte desiderio al prendere possesso del Re. E il Re Asgore provava di certo una irrefrenabile voglia di farsi possedere dalla moglie diventata tutto ad un tratto più sensuale. Queste voglie non rimasero pensieri per molto tempo, tanto che, quello stesso giorno i due provarono la prima volta l'eccitazione di quel nuovo modo di provare piacere. I due avevano sempre pensato solo a quel piacere in quanto riguardo alla riproduzione ma ora, con la ferita ancora fresca della morte del figlio e quei strani pensieri apparsi magicamente durante la notte, tutto un nuovo modo di pensare era entrato nella loro vita.
I due regnanti istituirono il nuovo motto "Scopa o si scopato".

Sans nel frattempo aveva ricominciato la sua nuova vita nel migliore dei modi. Aveva pulito la casa dalle cose del padre, passava tanto tempo con Papyrus e stava cercando un nuovo lavoro, anche se non era così facile.

Per Sans iniziò tutto qualche sera dopo il corso degli eventi. Dopo l'emanazione di quella legge, di quel motto, la gente, anche a causa dell'infezione che prendeva piede, aveva iniziato ad essere perversa, quasi ridicola, sembrava che tutta la loro vita girasse solo intorno a quello. Le città cambiarono gradualmente, prima si trovavano negozi alimentari, hotel, ristoranti ora la maggior parte erano love hotel, negozi di oggetti perversi e bar discoteche.

Sans stava camminando per le strade, si era fatta sera così velocemente, e si apprestava a tornare a casa. D'un tratto qualcosa, o meglio qualcuno, lo prese per un braccio e lo trascino in un vicolo buio. Le mani dell'individuo bloccavano qualsiasi movimento o speranza di uscita, il ginocchio era schiacciato contro l'interno coscia e le labbra applicate contro le labbra dell'altro non lasciavano neanche gridare una qualche forma di aiuto.

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