Dusttale

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[Non so fino a quanto sarà canonico questo ma vediamo cosa si può fare]

Dust passeggiava tranquillamente per il suo AU godendosi il silenzio tombale interrotto solamente dai suoi passi che, un po sì un po no, risuonavano al suo passaggio.

Continuava a camminare osservando in giro finché fermandosi non notò qualcosa che non ci sarebbe dovuto essere: un punto di salvataggio.
Fece un piccolo ghigno girando intorno al punto di salvataggio per poi incamminarsi verso Snowdin cercandola.

Nel mentre l'umana stava tranquillamente camminando per le strade di Snowdin diretta a Waterfall non facendo caso al silenzio inquietante.
Tutto ad un tratto una figura gli si materializzò davanti con un ghigno sadico sul viso, scomparì di nuovo e le riapparve davanti con un braccio alzato pronta a colpirla.
L'umana si spostò in tempo schivando il colpo e iniziando a correre.
Dust continuò a tirarle colpi che riuscì bellamente a schivare facendo per qualche secondo rallentare Dust impressionato. Comunque, questo momento di disastrazione non bastò infatti riuscì a prenderla e ad mettersi sopra di lei. Le puntò un osso al collo graffiandolo e facendo scendere qualche goccia di sangue.

<<Cosa ci fa una come te qui?>> le chiese Dust premendo sempre di più l'osso.
<<I-io...non ho intenzione di far del male a nessuno>> rispose lei con un filo di voce.
Dust continuò a premere finché non inizio a mancargli l'aria e la vista non gli si appannò sprofondando nel buio. 

Quando l'umana si risvegliò si ritrovò su un divano dentro una stanza buia dove l'unica luce proveniva dalla stanza accanto.
Dopo qualche tentativo riuscì ad alzarsi nonostante le gambe indolenzite e si avvicinò alla stanza illuminata da cui sembrò provenire la voce dello scheletro che l'aveva rapita.
<<Cosa voglio fare con lei? Beh lo vedrai>> sentì lo scheletro ma avvicinandosi e affacciandosi dalla porta si rese conto che in quella stanza oltre allo scheletro non ci fosse nessuno <<Emh...scusami?>> chiese l'umana <<Oh ti sei svegliata>> disse Dust avvicinandosi e prendendole il mento tra il pollice e l'indice <<Sicuramente ci sarai molto utile>> fece un piccolo ghigno prima di lasciarla e andarsene.

L'umana non fu particolarmente rassicurata ma decise di lasciar perdere dato che essendo l'unica nell'AU insieme lui non avrebbe potuto fare nulla.

Neanche scappare.

Passarono un paio di giorni ma non succedette nulla di eclatante. Dust la lasciò sola in casa dove oramai per la troppa polvere fu costretta a mettere un cappuccio che le coprisse il viso, mentre le poche volte in cui si videro si lanciarono battutine di ogni genere.

Dust un giorno la prese e la porto a fare un giro di perlustrazione. Camminavano assieme ma Dust stava discutendo, come sempre, da solo. L'umana ci aveva fatto l'abitudine ed oramai non ci faceva più caso ma quel giorno sentirsi ignorata le fece odiare chiunque stesse parlando con Dust e non con lei in quel momento.

Tutto ad un tratto Dust la prese per il polso e si teletrasporto a casa con lei.
L'umana odiava quando si teletrasportava, si sentiva male e quella volta non fu di certo un eccezione. Dust la osservò ghignando vedendo il suo malessere. L'umana stava per rispondergli a tono ma sentì delle voci e girandosi vide, insieme a due scheletri mai visti, due facce conosciute.

Il primo che le apparve davanti fu uno scheletro vestito in modo alquanto bizzarro. Portava un capello da capitano sul cranio. Una maglietta nera con sopra una giacca bianca stile capitano di marina. I pantaloni, anche essi bianchi, venivano interrotti da dei stivali neri.
<<Io sono Blight, principessa di terra ferma>> si inchinò leggermente dando all'umana un piccolo bacio sulla mano facendola imbarazzare.

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