A nightmare-dream

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[Volevo solo dire che la traduzione esatta del titolo qui sopra è: Un sogno da incubo...divertitevi :D]

Mi misi il pigiama e senza far troppo rumor mi misi a letto sistemando il cuscino e trovando una posizione comoda. Non ci misi molto ad addormentarmi ed entrare nel mondo magico dei sogni.

Mi ritrovai in una stanza a tema natalizio. Ovunque ti girassi del verde e del rosso coprivano l'oggetto o la persona che stavi guardando. Tanti piccole luci brillavano e donavano un aria magica a tutta la stanza, per non parlare poi della grande tavola imbandita che stava occupando le persone nella stanza sedute a gustarsi le cibarie. Si poteva respirare aria di felicità nell'aria cosparsa da quella aurea di lucentezza quasi irreale.
Ed eravamo tutti così felici! Si sorrideva, scherzava, rideva e giocava, nessun problema di alcun tipo ma via andando col tempo, ecco che la stanza perde lucentezza.
Diverse macchie iniziano a ricoprire la stanza e le persone facendo colare quel liquido nero e melmoso sul pavimento o su altre cose.

Quelle chiazze sembrano moltiplicarsi ed allargarsi fino a coprire qualsiasi cosa. Il cibo, le persone, le decorazioni, la felicità e la spensieratezza piena di gioia. Tutto queste cose erano sparite inghiottite dalle grandi chiazze che ora stavamo riempiendo la stanza fino a riempirla del tutto e soffocarmi mentre delle risate malvagie risuonavano all'interno di quella enorme scura e buia stanza.

Mi svegliai particolarmente affannata.  Mi misi seduta partendo a riflettere sul sogno/incubo.

-Non saprei come definirlo- pensai -È stato così strano...e poi sembrava così vero e reale-.

Decisi di non dare troppo peso e alla fine mi addormentai di nuovo.

Sta volta mi ritrovai nel bagno di casa mia. Mi osservai i capelli davanti lo specchio, mi girai e rigirandomi mi accorsi che ora avevo i capelli del tutto bianco tranne il ciuffo che era ancora castano scuro. Feci la stessa identica cosa e, di nuovo, i miei capelli avevano cambiato colore e pettinatura. Infatti ora erano diventati di alcune sfumature di blu raccolti in uno chignon alto.
Si guardò per qualche secondo -Questo sogno non ha alcun senso- pensò rifacendo la stessa azione e facendoli tornare normali.
Ora nello specchio un macchia uguale a quella di prima ne copre un pezzo, osservai per bene quella macchia avvicinai un dito accorgendomi che era davvero densa, sembrava quasi catrame. Mi lavai le mani e andai in cucina decisa a pulire quello schifo.

Quando tornai con vileda e spray per vetri notai che la macchia era ancora lì. Non si era estesa e non si era retratta. Iniziai a strofinare con la vileda per toglierlo ma sporcai solo la vileda. Ci provai con più forza ma, per sbaglio, caddi dentro quella pozza di catrame. Mi ritrovai in un posto completamente nero, stranamente riuscivo a respirare ed ero del tutto pulita e asciutta. Lo spray e la vileda erano scomparso così mi osservai in giro. <<Come si fa a svegliarsi da un sogno?>> mi chiesi <<Si aprono gli occhi e basta?>> chiusi ed aprì gli occhi ripetutamente ma ero sempre lì. Decisi di tornare nel mio bagno e ripassai verso quel pezzo un po' più chiaro del resto. Iniziai a riflettere
-Questo è il mio sogno- pensai -Quindi posso fare quello che voglio!- osservò la macchia e alla fine decise di lasciarla semplicemente lì.
La chiazza iniziò ad espandersi, ma non come prima infatti sì limitò solo a far comparire una sagoma.

Il suo aspetto era assolutamente sinistro. Si poteva intravedere il profilo con dei pantaloncini ed una felpa. Era completamente nero e denso, con 4 tentacoli che gli uscivano dalla schiena. Aveva solo un occhio sinistro costantemente illuminato di blu che la osservava con un espressione contrariata sul volto.
Alzai un sopracciglio osservandolo <<Salve essere nero e denso che è uscito dallo specchio, ha intenzione di aiutare me a svegliarmi oppure desidera farmi soffocare ancora nella sua melma catramosa?>> feci sarcastica, mi osservo stranito e proprio quando stava per parlare una luce innaturale iniziò ad illuminare la stanza. L'essere catramoso si girò di scatto guardando arrabbiato quella luce e rigirandosi verso di me mi guardo scocciato mentre la luce continuava a crescere finché non mi ritrovai di nuovo nel letto sveglia.

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