t r e n t a n o v e (last)

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Arrivai al negozio in fretta, e mentre "camminavo" le scarpe mi facevano talmente male, che a stento riuscivo a camminare diritta. Il cuore mi batteva nel petto, cercando in qualche modo di uscire, invano.

Appena i miei piedi toccarono l'uscio di quel negozio, mille dubbi fecero capolino nella mia testa: «era giusto quel che stavo facendo?» «quel che stavo facendo era quello che volevo fare?» non lo so. Forse avrei solo dovuto tornare a casa e aspettare che le cose mi diventassero chiare. Ma l'avevo fatto troppe volte, troppe volte avevo chiuso un occhio su persone che non se lo meritavano, quindi no, non avrei avuto ripensamenti, non quella volta.

Feci alcuni passi dentro al negozio, giusto per superare l'anti taccheggio.
Appena lo vidi al bancone, intento a contare i soldi guadagnati, mi diressi verso di lui.
Nel momento in cui si accorse che mi stavo avvicinando, chiese qualcosa alla sua collega e uscì dal bancone, venendomi incontro.

«Ora ti degni di parlarmi?» chiese incrociando le braccia.

«Oh Dio! Davvero Dylan? Non ce la fai proprio, eh?»

«A fare cosa?»

«A metterti allo stesso livello delle altre persone, tu in qualche modo devi essere o migliore o superiore.»

«Non mi sembra proprio una mia descrizione.» rispose atono.

«Guarda, lascia stare. È finita, ok? Sai, sono venuta qua per farti una seconda possibilità, ma forse ho fatto male.» le lacrime iniziarono a far bruciare i miei occhi, ma riuscii a rimandarle indietro.

«È per la cosa che è successa con Cindy? Senti, mi dispiace mol-»

«Ciao Dylan. Stammi bene.»

Mentre mi allontanavo, Dylan mi "pregava" di tornare indietro, ma la mente e il corpo erano due cose separate. Le lacrime ormai scendevano calde sul mio viso e il cuore mi pregava di tornare indietro. Ma nonostante tutto, non lo ascoltai.

FINE.

Skinny Jeans Shop [Gossip Series #5]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora