Tanto per iniziare ti vorrei abbracciare, poi viziare e mai più lasciare.

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Dicevi che non ero brava a parlare, ma io preferivo tacere. 

Dicevo "dovresti vedermi ballare", ma non riesco nemmeno a camminare senza inciampare. 

Dicevi "tesoro non ti lascio", ma se lo fai tranquilla quello è l'uscio. 

Dicevi "ti amo da impazzire", e come cazzo la mettiamo? Io da morire. 

Dicevi "non vivrei senza te" mentre io ero seduta a sorseggiare il tè. 

Dicevi "non mi lasciare", e chi ti lascia con quel sorriso che fa abbagliare. 

Dicevi "verrei da te anche ora", mi si sarà rotto l'orologio perché è da un po' che è passato ora. 

Dicevi di piantarla di fare la stronza, e io ti cacciavo in un'altra stanza. 

Dicevo di voler cambiare mentre per la stessa strada continuo a camminare. 

Dicevi di esser deficiente, ti rispondevo "chiunque lo è quando si è adolescente". 

Dicevi di esser brutta, ti rispondevo di stare zitta. 

Dicevo che sembravi finta come una leggenda da quanto sei stupenda. 

Dicevo che eri perfetta, innocente come una bimbetta. 

Dicevo che eri mia e senza di te soffrivo di asfissia.

Dicevo "la mia vita senza te non ha senso" mentre a te ancora ripenso.

Dicevo "uccidimi o vieni da me, perché non riesco a vivere senza te".

Dicevi "e se da te riuscissi ad arrivare?", rispondevo "tanto per iniziare ti vorrei abbracciare, poi viziare e mai più lasciare".

Pezzi di meWhere stories live. Discover now