Come piccole stelle, insignificanti, desiderose di diventare qualcosa di più.
Ammiriamo stelle più grandi, più potenti, come il Sole, che illumina le giornate e riscalda gli animi più freddi. Noi, invece, ce ne stiamo lontane, in disparte, cercando di imparare da lui e di somigliargli.
Stelle, che da sole si sentono come impotenti, ma che insieme creano le più belle costellazioni, rallegrando le notti più buie.
Piccole sfere infuocate colme di sogni, speranzose di diventare un giorno come il Sole: grande, possente, ammirato da tutti gli altri corpi celesti.
Noi piccole stelle non possiamo fare altro che ammirare tanta bellezza, non possiamo far altro che studiare e imparare da esso.
Spesso però ci capita di cadere e non riuscire più a tornare al posto dove eravamo.
Stelle cadenti, in preda all'angoscia, all'ansia, alla paura.
Astri dominati da emozioni devastanti, desiderosi di diventare qualcosa di più grande, di più importante. Bramosi di imparare il prima possibile, così da mostrare agli altri quanto siamo simili al Sole, se non più bravi, più belli.
Bellissime stelle, incapaci di comprendere quanto in realtà siano già stupende.
Incapaci di capire che, in realtà, non hanno bisogno di essere come il Sole per essere speciali: devono solo continuare ad essere se stesse.