Tra i banchi ~ 5D

Un mare in tempesta!

Non ho chiuso occhio e, sfortunatamente non ho dormito non perchè stavo leggendo uno dei miei libri, ma perchè stavo ripensando a Molly. La sua espressione spaventata e mortificata allo stesso tempo. Mi ha respinto certo, non ha voluto il mio aiuto, ma i suoi occhi dicevano tutt'altro. Cercava di trattenere le lacrime e di rimanere ferma e composta nonostante dal piano inferiore si sentisse il rumore di qualcosa frantumarsi, forse un bicchiere. "Simone, cos'hai questa mattina? Ti vedo preoccupato." Mi chiede mia madre mentre mi infilo il casco. "Nulla mamma, solo nervoso per fisica!" Non penso sia giusto parlarne con i miei, almeno non prima di sentire Molly. Ieri sera ho provato a chiamarla ma non mi ha risposto, non che me lo aspettassi!
Oggi piove, passo sul ponte e sento il profumo forte di mare. Manca ancora molto prima che suoni la campanella, così accosto e guardo il mare al di sotto del ponte. Si agita, si piega su se stesso e poi sbatte contro gli scogli. Alcuni scrittori e poeti descrivono il movimento del mare come una danza fresca e leggera, oggi lo vedo più come una guerra aspra e pungente.
Riparto alla volta della scuola, ho fisica alla prima ora, meglio non tardare.

La prima cosa che fa la Zante appena entra non è l'appello, ma mi manda subito alla lavagna, insieme a Molly. Mentre la professoressa cerca un esercizio per entrambi provo a cogliere lo sguardo di Molly, ma lei tiene forzatamente lo sguardo rivolto da un'altra parte. "Sapri esercizio n.7, Francini l'8!"
Molly questa volta non prova neanche ad aiutarmi, sarebbe inutile, la Zante ci sta con il fiato sul collo.  Controlla ogni numero, segno e respiro che facciamo. Molly finisce il suo esercizio, poi la professoressa le fa qualche domanda orale e la manda al suo posto con 6+?!?! A Molly...che sa tutto!!!
Alla fine riesco a finire anche io l'esercizio, il risultato non è proprio quello del libro, ma almeno sono arrivato ad una conclusione. "Avrà sbagliato il libro!" Dico, nella speranza che due risate sciolgano il cuore della Zante.
"Sapri non faccia lo spiritoso, che qui c'è poco da ridere. Prenderei in considerazione l'idea di non abituarmi troppo all'ultimo anno in questa scuola. Forse ci ritroveremo l'anno prossimo." Non mi chiede neanche una piccola domanda di teoria e mi manda a posto con 3. Il secondo in due giorni e perlopiù  con la stessa professoressa, MAGNIFICO!

~DRIIIIINNN~ suona la campanella.

"Ciao Molly, sei stata grande all'interrogazione. Mi dispiace che ti abbia messo un voto comunque basso " le dico mentre aspettiamo il professore di filosofia.
"Grazie, ma non dispiacerti, in fondo non porto un cardigan di marca diverso ogni giorno."
Sorrido capendo a chi si riferisce e le dico "Volevo ringraziarti per ieri, non ho... come dire, non ho avuto modo!"
"Figurati, scusami per l'episodio di ieri. Spero non ti abbia turbato molto, alla fine non era nulla di grave " mi risponde Molly con disinvoltura. Sono stupito da come ne parla dell'accaduto. Ieri mi sembrava molto scossa ed inerme, oggi invece è calma e sciolta. Non mi convince molto però questo suo comportamento, ma non posso insistere più di tanto... in fondo la conosco da poco! Eppure...
"Senti Molly, non so perchè adesso ti stai comportando così, ma ieri non stavi bene. Te lo leggevo negli occhi, eri pallida e tremavi.  Non so se questo è un tuo  modo di reagire ma..."
"Senti Simone..." mi interrompe lei "... ti ringrazio veramente, ma io sto bene. Ti stai preoccupando solo troppo e stai ingigantendo una piccola discussione. Mi dispiace che tu l'abbia accusata così forte, forse sarà meglio non studiare più insieme."
Volevo controbattere, certo che volevo con tutto me stesso, ma il professore entra in classe ed esige il silenzio. Sono frustrato e confuso, ho voglia di correre in sella al mio scooter e sfrecciare sulla strada, tornare a casa e tuffarmi in uno dei miei libri, lì sarei al sicuro dalle maschere delle persone!