Capitolo 21

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Il detective Carter, ora era sdraiato sulla sua sedia girevole, intento ad osservare la lavagna posta di fronte alla sua scrivania sulla quale erano appese le foto di tutte le vittime legate al caso. La foto di Melanie White, naturalmente era la più grande e si era guadagnata il posto d'onore al centro della scena. Più passavano i minuti e il buio della sera autunnale avvolgeva le pareti del 20° distretto, più le palpebre di Andy si facevano pesanti.

Il confronto con Fitzmeier junior era stato più duro di quanto Andy aveva pensato. Rimanere concentrato sullo sguardo di quell'uomo, cercando di tradirne il minimo segnale di tensione o di paura, era stato un considerevole dispendio di energie. A dire la verità, non era del tutto convinto di aver messo la giusta pressione addosso a quel viziato, cocainomane figlio di papà troppo cresciuto. L'unica cosa di cui era certo, riguardava il fatto che esisteva un filo rosso che collegava l'omicidio di Melanie a quelli di Harris e di Fitzmeier senior, nonché alla misteriosa scomparsa dello sceriffo di East Hampton e di suo cognato, il medico legale. E poi c'era il pensiero di quel tizio sul suv nero che si era portato via le prove del suo caso. Il capitano Monroe aveva contattato i vertici della CIA a Langley, ma naturalmente, loro avevano negato nella maniera più assoluta di essere coinvolti in quella faccenda. Non che si aspettasse una risposta diversa, ma tutto questo non faceva altro che aumentare in lui il senso di frustrazione che già lo perseguitava.

Mentre rifletteva sul da farsi, Nathalie arrivò con due tazze di caffè nero bollente.

<< Ecco qua, Carter! Proprio quello che ci vuole dopo una giornata come questa.>>

<< Sei gentile, detective!>> rispose Andy allungando il braccio per prendere la sua tazza.

In quel momento la sua mano sfiorò quella di Nathalie. Era piccola, ma perfetta. Liscia e piacevole, per appartenere ad un poliziotto. La sensazione di quell'attimo gli diede una scarica di piacere che lo liberò dal torpore e dalla stanchezza, che fino a poco prima stavano per prendere il sopravvento su di lui. D'istinto alzò gli occhi, incrociando lo sguardo della ragazza. Dalla sua espressione, Andy avrebbe giurato che lei gli stava leggendo la mente, navigando nei suoi pensieri, quelli più nascosti. Si rese conto che una parte di lui avrebbe voluto rimanere lì per sempre, in quell'eterno secondo. Poi, dalle spalle della ragazza, vide spuntare la fronte insanguinata di Melanie White, riversa su quella grande poltrona di pelle bianca. Decise di ritornare in sé.

<< Big John è già andato via?>> chiese Andy

<< Già! Stasera la piccola Maureen ha il suo primo saggio di danza!>>

Andy sorrise. Maureen era la piccolina di casa Patterson. Nonostante John e Eleonore avessero già avuto due gemelli, Mark e Michael, e lei avesse superato i quaranta, decisero di aggiungere un'altra emme alla loro piccola tribù. Così cinque anni prima era nata la piccola Maureen, affetta da sindrome di Down. Nonostante avessero conosciuto il loro destino tempo prima, grazie all'amniocentesi, John e Eleonore decisero comunque di avere la bambina. Andy li aveva ammirati molto per questo. Il loro era stato un atto di grande coraggio che la piccola ricambiava ogni giorno, dimostrano di avere la gioia, la bellezza e la forza di volontà di ogni bambino della sua età. L'ultima volta che era stato a casa loro, la piccola era giunta per fino a dichiarare il proprio amore per Andy. La dolcezza e la comicità di quel momento riempierono la casa di risate per tutta la sera. Era passato più di anno da allora. Poi erano accadute tante cose: Diane Chamberlain, il vice –governatore ,.... Avrebbe dato il mondo per poter passare di nuovo una serata come quella. Giurò a sé stesso che avrebbe assolutamente riavuto una serata come quella.

<< Che ne dici Ceccanti? Secondo te il nostro amico Anthony sa più di quello che dice di sapere? O forse è l'ennesima vittima di questa faccenda?>>

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