Capitolo 6

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Entriamo nel pub della volta precedente, poi prendiamo posto al "loro" tavolo.

-Come mai sei venuta in questo posto?- chiedono curiosi, gli occhi di Louis. -Mh...diciamo che non mi andava di rimanere nella mia città- non è la vera risposta ma infondo il motivo è quello. -Capisco...e come fai ad essere così brava con le auto?- mi domanda nuovamente, questo ragazzo fa troppe domande. -Lo facevo spesso in passato quindi con il tempo ho preso dimestichezza- dico, sono sicura che tutti loro vorrebbero sapere molte più cose ma per ora non ho intenzione di dire niente.

-E voi? Avete mai partecipato a gare clandestine?- chiedo prima che facciano altre domande sul mio conto. -Si, soprattutto Harry, dovevi vederlo, era bravissimo, non ha mai perso un gara- dice Niall con occhi luccicanti. Sposto lo sguardo sul riccio che ora sta sorridendo lievemente pavoneggiandosi. Solo ora noto che ai lati della bocca si formano due adorabili fossette, che lo fanno sembrare un bambino.

-Sicuramente io sono molto più brava- annuncio. -Ti piacerebbe- alzo gli occhi al cielo e decido di non ribattere.

Siamo qui da circa un'ora che parliamo del più e del meno, Harry non dice niente, si limita solo a osservare e ad ascoltare, facendo espressioni facciali strane che spesso mi fanno sorridere. Finalmente decidiamo di alzarci per tornare ai nostri rispettivi appartamenti, saranno quasi le tre e mezza del mattino e il sonno sta prendendo il sopravvento, inoltre domani devo anche andare in palestra, ho bisogno di rposarmi se voglio essere in forze.

Quando usciamo dal locale, fuori ci sono tre ragazzi, più grandi di noi, avranno almeno 25 anni, non appena si accorgono della nostra presenza si avvicinano con fare minaccioso. Poco dopo noto gli sguardi dei ragazzi irrigidirsi. -Styles e la sua banda, quale onore- dice con un sorriso di sfida quello che sta davanti agli altri due -Ma chi è quella, la vostra nuova puttanella? Però devo dire che avete gusto, non è che me la prestereste? Come si chiama?- vedo che stanno per rispondere ma prontamente li supero, visto che si sono messi di fronte a me a mo di scudo.

Odio quando la gente mi insulta senza conoscermi e soprattutto quando fa finta che io non esista. Per questo mi posiziono di fronte a lui.

-Senti, faccia di merda, puttana lo dici a tua sorella. Seconda cosa puoi benissimo rivolgere la parola a me se proprio ti interessa sapere qualcosa sul mio conto, ora, con molto piacere gradirei se tu ti levassi dal cazzo- dico, con i nervi a fior di pelle. -Ah ma sei una ragazza ribelle, mi piaci, non sai cosa ti potrei fare- sorride maliziosamente. -Vuoi sapere cosa farei io a te?- gli domando, diventando il più seducente possibile tutto d'un colpo, forse sembro pazza. -Sono curioso, cosa?- dice. -Te lo mostro seduta stante- poi, gli tiro uno dei miei bellissimi ganci destri dritto in faccia, il quale lo fa gemere di dolore e lo fa barcollare all'indietro. I ragazzi scoppiano a ridere mentre io sono più che felice di aver anticipato la palestra.

Un'innumerevole quantità di sangue sgorga dal suo naso, forse ho fatto troppo forte. Quando si riprende viene dritto verso di me, con uno sguardo infuriato, però prima che mi possa anche solo toccare, due spalle larghe e mascoline ricoperte da una semplice maglietta nera, si posizionano tra il ragazzo e il mio corpo. Poi una voce profonda tuona nel silenzio della notte.

-Lasciala stare, è meglio che tu te ne vada- dice Harry minacciosamente. -D'accordo ma non finisce qui, sarà meglio che tu non ti faccia vedere in giro da sola- dice probabilmente rivolto a me. Sento poi dei passi allontanarsi. Quando non sento più niente Harry si volta nella mia direzione. -Da dove diavolo è saltato fuori quel pugno?- chiede abbastanza stupito. -Come avevo detto prima a Josh, ci sono molte cose che non sapete di me e quel pugno è una di quelle, dentro un singolo pugno si può nascondere una lunga storia-

His Eyes || H.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora