Una volta arrivata davanti alla porta, dove c'era scritto il numero della stanza, inserisco la chiave e giro per aprirla.
Rimango un po stupita perché è molto pulita, ordinata e carina; ci sono due letti singoli ai lati della stanza, dietro alla testata dei letti ci sono le rispettive scrivanie, con una sedia bianca e una blu scura, sopra alle scrivanie c'erano delle lampade dei colori delle sedie, sopra di queste c'era una mini libreria sospesa e divisa in tre grandi cubi e ognuno di essi aveva due ripiani.
Al centro c'era una finestra con delle inferiate grigio chiaro, gli infissi sono chiari quasi bianchi
Poi infine c'era un unico armadio che scommetto dovrò dividere con la mia compagna di stanza; ah e poi alla fine del letto c'è un piccolo comodino con 3 cassetti, di sicuro ci metterò la biancheria e i pigiami.
Entro e ripongo da una parte la valigia e il bagagliaio da una parte, mi siedo con nonchalance sul letto e mi rilasso facendo due respiri molto profondi e chiudendo gli occhi. Tra una cosa e un'altra tra un po devo andarmene perché altrimenti arrivo tardi alla lezione, quindi decido di andare davanti al minuscolo specchio nel mi minuscolo bagno,dove c'è solo un lavandino con uno specchio, il bidet e il wc. Infatti per le docce dobbiamo andare nei bagni comuni.
Mi do una rinfrescata al trucco, mi sistemo i capelli,raccolgo le mie cose e me ne vado, chiudo a chiave e vado diretta nell'aula di storia dell'economia.Arrivo poco prima della professoressa Winley, è una signora sulla sessantina molto bella e solare, è alta con riccioli in perfetti boccoli color ramato.
La professoressa si siede alla cattedra e aspetta che arrivino gli altri.
Dopo 10 minuti, all'effettiva ora di inizio, entrano all'incirca una ventina di studenti, stavolta non c'è Ginger, ma c'è di nuovo quel ragazzo dove gli sono andata a sbattere contro, mi guarda e sorride, penso di essere diventata un po rossa, ma subito dopo la mia attenzione è catturata dalla spiegazione. Penso che questo sara il corso più bello, perché non mi sono mai distratta.
Quando esco, vado alla caffetteria e mi prendo un caffè al cioccolato, guardo la mappa degli orari che mi sono fatta e per oggi ho finito con i corsi.
Mi vengono a mente le ragazze e decido di mandarle un messaggio sul nostro gruppo per avvisarle che io ho finito i corsi e sto andando nel mio dormitorio per sistemare le mie cose.
<Levoor> mi sento chiamare mentre attraverso il viottolo nel mezzo del parco, mi giro e vedo quel ragazzo <Si...Tu saresti?> chiedo con aria curiosa < Sono il capitano della squadra di Hockey> dice con aria sufficiente come sapessi chi è, infatti nota il mio sguardo perplesso e aggiunge <Mi chiamo Danny McWell, sono uno studente di quarta. Volevo dirti una cosa>
non riesco a guardarlo negli occhi <Dimmi pure> dico con tutta la sicurezza che ho
<Volevo informarti che l'amichetta che hai conosciuto oggi, Ginger Cassidie, non è quella che pensi, non si farà problemi a sfotterti davanti a tutti appena ne ha la possibilità, magari su qualcosa di molto personale.> dice con durezza <Okay,grazie mille, per l'informazione, ma perché dovrei fidarmi proprio di uno come te?> mi guarda con sguardo di sfida ed accenna un sorriso < Beh forse perché l'ho scopat.... Scusa, mi correggo, la conosco molto più di te e so come è fatta quella zoccoletta> lo guardo con aria abbastanza schifata, mi chiedo come si fa ad andare con una persona solo per fare sesso senza conoscersi o senza sapere chi è l'uno e chi è l'altro. Io nonostante abbia avuto una storia di quasi di 5 anni non lo abbiamo mai fatto perché tra me e Matt ci sono sempre stati dei problemi che mi facevano perdere la fiducia nei suoi confronti.
Guardo il ragazzo davanti a me e mi chiedo cosa dovrei fare
<Senti,grazie per l'avvertimento, ma non mi importa. Da quello che ho conosciuto oggi Ginger non è cosi.> mi impongo e lo guardo dritto negli occhi e noto che sono di un verde perfetto, cosi chiaro che sono unici. <Beh, è già tanto se sono venuto qui da te ad avvertirti che quella è la migliore amica di Naomi Tinder, non so chi sai chi è,ma ti dico che è non è nessuno di bello e siccome le conosco le ragazze come te che si fanno prendere in giro cosi facilmente non voglio sentire altre voci su qualcun'altra che si fidava.> non ci credo.
<Cosa ci rimedi? Voglio dire come mai me lo stai dicendo e non hai fatto finta di niente, o meglio magari potevi essere con loro a ridere guardandomi sfottere invece sei qui a farmi le raccomandazioni?!> Mi guarda sorpreso, sbuffa, < Levoor, non lo so perché lo sto facendo ma ormai te l'ho detto e vorrei che tu ci stessi attenta> lo dice in un modo bellissimo, la sua voce si fa rauca e grotturale, <Okay, grazie, ci starò attenta> annuisce e se ne va.
Rimango un secondo stupita, continuo a chiedermi il perché lo ha fatto, in più non so neanche se credergli oppure no, magari voleva solo farmi uno scherzo. Magari è un ragazzo gentile e molto premuroso verso gli altri e quindi avverte dei pericoli, non penso proprio però non si sa mai. Non me ne accordo neanche e sono davanti alla mia stanza, inserisco la chiave e giro, apro e vedo una ragazza bionda scura con delle cuffie sdraiata sul letto a pancia in giù, faccio un colpo di tosse e la ragazza si volta, ed è Ginger,
<Ging?> la guardo sorpresa lei mi sorride <Sam, siamo in stanza insieme, ahahah. Che bello!!!!> si alza di scatto e viene ad abbracciarmi,ricambio <Sii, pensavo di trovarci chissà chi> ridiamo insieme.
Ci mettiamo sul letto, io mi tolgo le scarpe e le metto sotto alla finestra. Mi rilasso un po distendendomi.
<Sam, scusa se ti disturbo, ma io esco con le altre se vuoi venire sei la benvenuta!!> apro gli occhi e mi siedo, mi guardo in torno e vedo che devo ancora disfare i bagagli, meglio di no
<Mi piacerebbe molto, però come vedi i bagagli devo ancora disfarli, facciamo un'altra volta> dico sorridendo, lei annuisce mi saluta e se ne va sbattendo la porta. Mi alzo, metto la valigia più grande sul letto e inizio a disfarla, parto dalla biancheria e dai pigiami, li sistemo nel comodino, nel primo cassetto ci metto le mie mutandine, nel secondo le calze, i calzini e i reggiseni e infine nell'ultimo ci metto i pigiami.
Dopo di che passo a sistemare i vestiti, le maglie, i pantaloni, le gonne e le scarpe, cerco di fare entrare tutto nell'armadio e nei cassetti che ci sono dentro all'armadio. Nel mentre do anche un'occhiata ai vestiti di Ginger e sono stranissimi, ha degli abiti cortissimi, attillati e pieni di paillettes di mille colori, per non parlare dei tacchi che sono altissimi, alcuni secondo me sono sopra i 16 cm. A me piacciono molto, ma non so se porterei mai un tacco 16 cm, il massimo che ho portato è stato per la comunione di Haley ed erano un 12 cm.
Mamma. La devo chiamare assolutamente.
<Mamma>
<Tesoro, aspettavo che tu mi chiamassi. Come stai? Ti stai trovando bene?>
<Ahahah, mami!! Si sto benissimo. Mi sono sistemata nella mia stanza, è molto carina.
Ho conosciuto una ragazza molto simpatica si chiama Ginger, è di quarta, ma fa un corso con me, in più è la mia compagna di stanza.>
<Bene amore, le ragazze come stanno?>
<Anche loro molto bene, le ho viste oggi verso le 13:30 e poi non le ho più viste. Non abbiamo nessun corso insieme purtroppo> dico piagnucolando
<Tranquilla amore, troverete il modo di vedervi di sicuro, ahahha!!> rido anche io
<Voi come state? Mi mancate già tanto !!>
<Stiamo benissimo. Haley oggi ha preso un 10 all'interrogazione di scienze, di sicuro è tua sorella; anche te non perdevi un colpo per prendere un 10. Ha fatto amicizia, anche lei con una ragazza, mi ha detto che sono molto simili, adorano le stesse cose e odiano le stesse. Sono cosi felice per entrambi, amori miei.> Posso dire anche se non la vedo, che sta sfoggiando uno dei suoi smaglianti sorrisi a 36 denti.
<Mamma non puoi immaginare quanto sia felice anche io, ti voglio un sacco di bene>
<Anche io, figlia mia, te ne voglio tantissimo> Guardo l'orologio e vedo che sono appena le 18, vorrei chiamare le ragazze e sentire cosa fanno stasera, quini decido di attaccare mamma.
<Mami, vorrei telefonare alle ragazze per sentire cosa stanno facendo. Ci sentiamo più tardi.
Ti voglio tantissimo bene.>
<Anche io tesoro. Divertitevi ma fate attenzione. Baci amore mio> Attacco la chiamata, cerco il numero di Elle e nel mentre bevo un sorso di acqua
<Elle, che fai?> risponde, come sempre, al secondo squillo
<Sammy, niente stavo osservando la valigia, nella speranza che si disfaccia da sola, ma non è ancora accaduto. Ahahahha> ridiamo insieme
<Ti volevo chiedere cosa facevi stasera, magari possiamo andare a cena fuori!!> chiedo speranzosa
<Ehm... Non saprei.. Sam, esco con la mia compagna di stanza vogliamo conoscerci meglio. Scusami>
<Oh,tranquilla, solo che me lo avevi promesso, usciremo sicuramente un'altra volta> dico con voce distaccata
<Si, adesso vado. Ciao Sam> e riattacca.
Wow, che dire, non si era mai comportata cosi neanche per sbaglio, neanche quando i suoi si stavano per separare. Provo a mandare un sms a Lily
""Lily, ti va di andare a cena?"" aspetto la sua risposta e mi distendo completamente e nel mentre navigo sui social
""Siiiiiiiiii. Dv ci incontriamoo??""
""Davanti alla caffetteria, alle 19:40""
""OK. Ci si vede tra un po,
XoXo""
""A dopo""
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DOVE TI PORTA IL CUORE
RomanceUna storia d'amore, che vi appassionerà, in tutte le sue sfaccettature. Quando due caratteri apparentemente diversi si incontrano, non si può mai immaginare cosa potrà succedere: Amore alla follia? Odio alla follia? Lo scoprirete leggendo, questa br...