- Nooooo, LASCIAMI! -

- Non te ne puoi andare piccola -

-perché! Cosa ho fatto di male, cosa vuoi da me? -

Sto legata su una sedia e non mi posso muovere, cerco invano di allentare la presa ma mi risulta impossibile, davanti a me c'è un ragazzo sui 27 anni, bello con gli occhi verdi e i capelli biondo cenere, é Simon!

- Tu non hai fatto niente, sono gli altri che vogliono fare qualcosa a te.! -

- Non riesco a capire, cosa vorrebbero farmi? -

- Desirée sei in pericolo -

-perché? Dammi delle risposte, forse potrei trovare il modo di non cacciarmi nei guai. -

- Mi dispiace ma non puoi, non hai dato ascolto alla lettera che ti ha dato Luis e quindi dovrai per forza essere tenuta sotto controllo -
penso e ripenso e capisco che l'unica soluzione per farmi uscire da qui sia sottomettermi e fare ciò che vogliono.

- Va bene, ditemi ciò che devo fare e farò tutto -

- per prima cosa dovrai parlare con Luis, starà a lui decidere cosa fare con te. -

Lui esce e mi trovo al buio, sola, legata su una sedia, non so dove, la stanza è piccola, da quella poca luce che c'era quando si trovava Simon, ho capito che c'è una finestra in alto.

- Allora Desirée, hai deciso di darmi ascolto adesso? -

Sobbalzo per lo spavento ma poi rispondo decisa

- Si, farò tutto ciò che vuoi. -

Mi slega i polsi e le caviglie e poi mi prende in braccio e mi adagia sul letto che stava dietro di me, infatti non lo avevo visto.

- Piccola dolce Desirée, quanti guai che combini, dovresti ascoltare di più. -

Mi accarezza lentamente un fianco e con l'altra mano mi stringe a se. Sento il suo profumo, buonissimo, dolce, proprio come piace a me.

Non so come ma mi ritrovo sotto di lui, le nostre bocche congiunte e le nostre lingue che combattono allo sfinimento.
Le nostre mani sono unite, come se non dovremmo mai staccarci, come se dovessimo stare per sempre così, in quella posa eterna, ma a rovinare tutto é un telefono che squilla, forse è il mio, forse è il suo ma non ci interessa, continuiamo a baciarci fino a farci mancare il respiro, ci baciamo finché non ne abbiamo abbastanza l'uno dell'altra, ci baciamo finché il telefono non suona incessantemente, e allora tutto finisce, il nostro bacio, le parole non dette, i nostri sguardi, la bramosia di sentirci vicini e uniti

- Desirée ma ti vuoi svegliare? Che cavolo, la tua sveglia non la smette più! -

Era tutto un sogno, così bello da sembrare reale, così intimidatorio da far sì che dopo essere andata in bagno, essermi vestita e preparata, prendo la lettera e la rileggo, l'unica cosa è che non capisco, non capisco da chi devo stare lontana, non capisco a chi o a che cosa devo stare attenta.

Saluto tutti ed esco di casa, appena arrivata in fermata noto una macchina che non ho mai visto in zona, una Jaguar nera opaca e a bordo c'è Simon.
Mi saluta con la mano e mi fa cenno di salire.

- Buongiorno stupenda! -

- Buongiorno Simon, come mai tutti questi complimenti questa mattina? -

- Diciamo che non potrei farteli spesso, però te lo direi a tutti i minuti del giorno che sei stupenda. -

É vestito con una tuta nera e sopra una magliettina bianca da cui si intravede un tatuaggio sul fianco destro.

In den Tiefen des Herzens  ( Nel Profondo Del Cuore) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora