CAPITOLO DUE

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Il mio cuore salta un battito.

"Hey!" Wonho carezza la testa di mia figlia prima di alzarsi di nuovo per abbracciare il nuovo arrivato.

Al contempo, Grace mi getta una di quelle occhiate col sottotitolo "ti porto subito una barella" e io, nell'intento di portarmi le mani al viso, rovescio un bicchiere di vino. I ragazzi si affrettano a tamponarlo prima che coli a terra, sorridendomi per arginare l'imbarazzo. Ma io non ho occhi che per lui.

Chi diavolo l'ha invitato?!

G Dragon mi osserva da sopra la spalla di Wonho: occhi sottili, scuri e fissi su di me; occhi che stonano quasi nella complessità del suo volto rilassato, perché sembrano guardinghi come quelli di un cane randagio.

Mi fischiano le orecchie come se mi trovassi vicino alle rotaie. Grace mi sta dicendo qualcosa, sporgendosi oltre il tavolino, ma vedo le sue labbra muoversi senza ascoltarla davvero; la mia razionalità è tutta toh, guarda, bella, che devi fare una buona impressione, almeno per tua figlia! mentre la mia emotività sta nuotando in un brodo di ormoni che potrebbe essere asciugato solo da tutto il reparto bagno di Bed, Bath & Beyond.

G Dragon - Kwon Ji Yong, ricordo - schiocca le dita alla volta del corridoio e, nello spazio di un secondo, appare la cameriera esile a porgergli un calice di cristallo assieme al carrello dello champagne con fragole.

Che arrogante. Mi mordo l'interno delle guance e alla fine riprendo il controllo: sorrido, converso, siedo composta e altera come la madre che dovrei essere, senza tuttavia annullare la vicinanza con questi ragazzi che hanno scelto di accogliere mia figlia nella loro vita.

Ho notato che Wonho ha sorriso sotto i baffi quando ho ignorato GD, tuttavia non voglio fomentare chiacchiere inutili e, dopo qualche boccone di Sollongtang, sondo la stanza con lo sguardo per localizzarlo.

"Ecco, madre di Wonho."

Il respiro caldo di GD mi provoca una scossa elettrica, che mi pervade dal retro dell'orecchio fino ai lombi.

Volto appena la testa per incontrare un occhio scuro, immobile e freddo. L'occhio perfetto di uno stronzo molto sexy.

GD mi sta porgendo un calice di Champagne, appollaiato vicino alla finestra, dietro di me. "Grazie, amico di Wonho."

Afferro il calice e riporto l'attenzione sui promessi sposi, volgendogli le spalle. Controllo e freddezza, Elena...

E lui siede al posto vuoto accanto a me, approfittando della pausa toilette di I.M.

Mi mordo un labbro. Meriteresti una di quelle sculacciate...

"Non è carino rubare il posto ad un amico" sibilo, senza guardarlo.

"Oh, I.M. capirà" replica calmo GD, portandosi alla bocca un pezzo di carne alla griglia. Fisso il mio piatto, costringendomi a mangiare. Ma ci studiamo con la coda dell'occhio, reciprocamente: due animali selvatici in un cortile troppo piccolo.

"Sono la madre di Grace, comunque. Il mio nome è Elena."

Kwon Ji Yong non dice nulla. Inghiotte. Beve del soju. Me ne serve un bicchiere.

"Alla madre di Grace" mormora, e solleva il proprio. Brindiamo e per il disagio butto giù tutto in un sorso. GD mi riempie di nuovo il bicchiere.

"Oh, no, non voglio..."

Kwon Ji Yong sorride. Cioè: mi sembra che stia sorridendo, benché le sue labbra definiscano ancora una linea sensuale e sottile, come quella del sole al tramonto sull'acqua. Sono i suoi occhi a divertirsi, però: luccicano. O forse è colpa dell'alcool?

"L'ultimo. Dobbiamo divertirci."

Mi si fa più vicino e, attraverso la nebbiolina che mi offusca la vista, leggo sorpresa sul viso di I.M. che, trovandosi spodestato, dopo un attimo prende posto tra Minhyuk e Kihyun.

La serata trascorre tra brindisi – e succhi di frutta per Grace, che per la noia giura di non toccarne più dopo la gravidanza – e congratulazioni, finché Shownu...

"Forza, sarà divertente!"

Oh Dio, cos'ha proposto? Shownu mi guarda, in attesa. "No! Cioè, voglio dire... per voi è facile, ma io non voglio farvi ridere, grazie! E poi non ho più l'età per questo..."

"La sensualità non ha età, madre di Grace."

Eh?!

Mi volto di scatto verso il suo viso: GD non mi guarda – non sta guardando nessuno – tanto che non sono sicura che abbia veramente parlato ; anche i ragazzi sembrano non aver sentito...

"Bene, allora è deciso" esclama alla fine lui, alzandosi in piedi; "Karaoke!"

Vorrei morire.


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