Atto Secondo #TheDreamets -Parte 2. Delitto.

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La giovane guardandoci con un espressione dolce e rassicurante si avvicina ad Alec.

Lo guardo e per un attimo sembra aver perso la sua fredda e distaccata tempra .
Non tradisce un passo, ma il suo corpo si irrigidisce in ogni parte.
Gli occhi blu sembrano venati da un insieme di emozioni che non riesco a definire.
Forse anche un ombra di panico.
Non capisco il motivo di una reazione così forte, davanti inoltre ad una giovane dall'aspetto così delicato e a prima vista amichevole.

Corvin sembra non farci caso e con una decisa falcata azzera del tutto la distanza con Alec.
Si allunga su di lui , data la differenza di altezze, arrivando a prendergli il viso tra le mani, gli occhi azzurri glaciali ispezionano il viso del mio collega.
Vedo la mascella di Bourges serrarsi con forza .
Il tempo sembra ancora fermarsi e dopo qualche infinito secondo lei interrompe quel silenzio pesante che era calato.

-Dunque è così..-

La voce di lei è come una carezza di velluto morbido.
Mi stringo tra le braccia, sentondomi quasi esser di troppo e fuoriposto.
Corvin continua a non lasciare gli occhi di Alec con i suoi azzurri e le labbra delineano un sorriso strano sul suo volto.
Un sorriso ambiguo, al limite tra la dolcezza infinita e lo spietato.

Infine le mani affusolate di lei scendono sul collo, sfiorando il colletto della camicia e una ciocca argentata dei capelli di Bourges, per poi lasciarle cadere sui fianchi fasciati dalla seta cobalto del suo abito.

-Bene..-

Corvin si volta nella mia direzione, questa volta con un sorriso completamente diverso,
luminoso e caldo, solo per me.

-Perdoni le mie maniere, miss Blair.-

Gli occhi azzurri di lei vengono ad ispezionare il mio viso , gentili e curiosi.
Come succede con Alec, purtroppo non riesco a visionare bene l'aurea della giovane, nonostante sia molto vicina a me.
L'amuleto sembra stranamente di un peso diverso, più forte sul mio sterno.

-Mi chiamo Corvin Facault , e sono la proprietaria del locale ..-

Si sposta completamente di fronte a me

-..vi ringrazio in anticipo per esservi presi l'impegno nei miei confronti e dei miei interessi.
Il Dr. Berkin mi ha rassicurato riguardo la vostra completa fiducia , discrezione e dedizione al caso.-

Mi sembra di vedere una leggerissima aurea grigio perla attorno a lei, ma svanisce pochi secondi dopo.

-E' un piacere conoscerla miss Facault-

Lei mi sorride ancora una volta, lanciando uno sguardo ad Alec mentre si volta verso l'uomo rimasto alle sue spalle vestito di nero, che le allunga uno scialle bianco con cui lei si copre le spalle.

-Andiamo, vi porto sulla scena del crimine..-

I muscoli di Bourges tornano a rilassarsi , e si volta a guardare me.

-Scusa Blair.-

Dice quelle parole ancora una volta in un sospiro e mi indica di seguire Corvin per prima.
Mi sposto dunque subito dopo la giovane , cercando di capire cosa diavolo fosse successo tra quei due, seguita da Alec e dal grosso uomo nerboruto in nero.
Passiamo oltre il bancone , Corvin sorride e fa un cenno di saluto al barman, infine entriamo dietro una porta di servizio nera lucida. Un corridoio illuminato da alcune luci al neon ci accoglie, freddo rispetto al resto del locale e molto simile all'entrata buia iniziale.
Corvin procede decisa in avanti , sento comunque il suo sguardo su di me , che allunga con la coda dell'occhio.

Raggiungiamo tre porte, una sulla sinistra, una alla destra e una di fronte a noi.
Quella esattamente davanti è laccata in vernice rossa mentre quelle ai lati sono entrambe nere come quella aperta poco fa.
Corvin si pone davanti a quella di destra , impugnando e aprendo la maniglia dorata con la sua mano candida.

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