È ormai passata una settimana dall'arrivo di Uma e così decidiamo di includerla in un video per rispondere a tutte le domanda che ci arrivano su "la ragazza misteriosa degli snap".
«Ciao ragazzi, siamo tornati!» diciamo all'ennesimo tentativo cercando di risultare coordinati, io e mio fratello, Grayson.
«E oggi abbiamo deciso di parlarvi un po' di cosa sta succedendo nelle nostre vite, abbiamo scoperto questa organizzazione che si occupa di scambi culturali tra liceali di diverse parti del mondo» inizia a dire Grayson, sembrava una vera e propria pubblicità progresso di quelle che mandano in tv.
«Ed è composta da famiglie ospitanti e ragazzi ospitati, e una volta venuti a conoscenza di poter prendere parte a questa associazione semplicemente offrendo una camera ad un ragazzo della nostra stessa età e aggiungendo più semplicemente un piatto a tavola abbiamo pensato, tutta la nostra famiglia, di ospitare qualcuno» continua a parlare Grayson mentre io rimango in silenzio a guardare oltre l'obbiettivo, a guardare Uma seduta dietro la telecamera frontale che ci ascolta parlare di questa esperienza.Il suo viso dai tratti delicati è accarezzato dai suoi capelli rossicci dai ricci morbidi, più simili a boccoli, più simili a piccole onde.
Le sue labbra schiuse prive di trucco, come il resto del suo viso dalla pelle chiara, mi incantano per qualche istante facendomi scordare di essere davanti ad una telecamera, facendomi scordare di dover perdere ore a editare questo video pur di non farmi sembrare un deficiente che insegue le mosche con lo sguardo.Sento un piede premersi sul mio e solo in quel momento realizzo di essere davanti ad una telecamera, prendo un piccolo respiro distogliendo lo sguardo dalla figura di Uma.
«Quindi abbiamo pensato, dato che ormai fate tutti quanti voi, parte della nostra vita da più di tre anni, perché non farvi entrare un po' di più nella nostra vita, e ciò che ora compone la nostra vita quotidiana è Uma!» dico cercando di concentrare il mio sguardo sulla telecamera e non su chi ci sta dietro.
Facciamo sedere Uma tra noi due, metà sulla coscia di Grayson e metà sulla mia.
«Ciao» si limita a dire guardando la telecamera puntata davanti a se, riuscivo a sentire nella sua voce quel filo di tensione, come se avesse in atto una battaglia contro la telecamera.
Porto la mia mano a stringersi sul suo polso nascosto dalla telecamera, in maniera tale che nessuno capisse cosa stava realmente succedendo, giro il capo in modo da nascondermi mentre Grayson scoppia a ridere per chissà quale motivo, le sussurro all'orecchio un "immagina che ci sia qualcuno dietro la telecamera, aiuta"
lei si volta a guardarmi e le sue labbra si tirano in un piccolo sorriso.«Uma, presentati un po'» dice Grayson per poi portare una mano ad arruffarle i capelli.
Lei ride, una di quelle risate che non puoi scordare, una risata delicata ma allo stesso tempo che lascia traccia nella stanza in cui si trova.
«Mi chiamo Uma, vengo da vicino Venezia, e sono la loro ragazza ospitata, purtroppo» dice guardando dritto in camera per poi continuare a ridere.
«E quindi abbiamo pensato insieme di fare qualcosa assieme legato al suo obbiettivo culturale» continua Grayson per poi lasciare me finire di parlare.
«DIVERSI TIPI DI STUDENTI DI SCAMBIO» urliamo tutti e tre in sincro, non appena passa un secondo dopo la fine della frase di Grayson.Il video ormai era finito, Uma ci ha aiutati a interpretare al meglio i diversi tipi di studenti e sembrava più disinvolta quando non doveva parlare guardando esattamente davanti a se, o meglio, senza guardare la telecamera.
La sera arriva presto e arriva il momento di editare il video, grayson è vicino a me che edita un'altra parte del video, e il silenzio regna.
Uma è uscita a fare un giro e noi non abbiamo potuto accompagnarla per via del dover editare il video, ma lei ha detto che è tutto apposto.Cerco di tagliare tutte le parti in cui mi perdo a guardarla, tutte le parti in cui mi perdo ad ascoltare la sua risata, ma facendo così dovrei tagliare praticamente tre quarti del video.
Rimango fermo a cercare di capire cosa fare, e blocco così il video sulla parte in cui le tengo il polso e le sussurro quelle parole di incoraggiamento.«Ethan, posso chiederti che succede? Sto editando la seconda parte del video e sto provando in tutte le maniere di non farti sembrare un deficiente» Grayson interrompe il silenzio che si era creato.
«Nulla» taglio corto io ancora perso nel cercare di escogitare una maniera di tagliare il video.
«Sembra che a volte ti perda a guardare il nulla, a guardare le mosche» continua non felice della mia risposta.
«È solo che ero stanco» invento una scusa al momento cercando di tagliare di nuovo l'argomento.Si sporge a guardare il mio schermo del computer e appoggia il mento sulla mia spalla.
«Uma» sussurra al mio orecchio per poi scoppiare a ridere massacrandomi il timpano.
Gli tiro in risposta una gomitata sullo stomaco.«Qualcuno ha detto il mio nome?» esclama una voce entrando in stanza, ci voltiamo entrambi beccandoci impreparati.
«Ho portato della pizza con l'ananas per voi lavoratori sottopagati, però dato che mi guardate così male vorrà dire che la darò a qualcuno di diverso, anche perché io non mangio questo abominio di pizza e frutta» inizia a parlare a macchinetta e la blocchiamo allo stesso momento urlando un "no" collettivo.Si siede vicino a noi e per il resto della sera rimane con noi a guardarci editare e mangiare "la pizza abominevole" come la chiama lei.
La sua presenza però mi rende leggermente nervoso, ancora non capisco perché, però Grayson mi lancia delle occhiate che mi fanno accapponare la pelle.
Forse è Uma che mi rende nervoso.
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Fiksi Penggemar«sei diventata parte della famiglia ora, e la famiglia non si lascia indietro, neanche se urlano in macchina, neanche se non sanno preparare il tè, neanche se quanto dormono parlano e ti tengono sveglio tutta la notte, la famiglia non si lascia indi...