CAPITOLO 23

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BARCELLONA POZZO DI GOTTO, NOVEMBRE 2016

E’ quasi ora di pranzo e Francesca sta ancora dormendo, nessuno della famiglia ha voluto svegliarla, ha bisogno di riposare e recuperare energie. Il sole fa capolino nella stanza svegliandola ancora assonnata si gira per prendere il telefono dal comodino ma non lo trova e in quel momento si ricorda di averlo messo sotto il cuscino, lo prende, guarda l’ora, sono quasi le 13, non aveva mai dormito così tanto ne aveva bisogno e soprattutto le mancava il suo letto. Prima di alzarsi del tutto legge le notifiche e tra le tante ricevute si aspettava di trovare un messaggio di Lino per farle sapere come era andata con la sua famiglia ma non si è fatto sentire, ovviamente ci resta male e la sua mente inizia ad affollarsi di pensieri e dubbi.

*SE FOSSE ANDATA MALE?! SE AVESSE CAPITO CHE DI ME E DEL BAMBINO NON GLI IMPORTI NULLA E CI ABBANDONA?! LINO NON FAREBBE MAI UNA COSA SIMILE, LO CONOSCO BENE, NON E’ DA LUI COMPORTARSI COSI’ MA NEANCHE TRADIRE FA PARTE DI LUI EPPURE LO HA FATTO. *

Si prende la testa tra le mani, è triste e sta male per questa situazione, vorrebbe scrivergli per togliersi ogni dubbio ma l’orgoglio la blocca così butta il telefono sul letto ed esce dalla stanza. In cucina sua madre sta preparando il pranzo, Francesca decide di aiutarla, ha voglia di passare più tempo possibile con loro, in realtà sperava di trovare suo padre per parlare con lui e capire cosa ne pensasse di tutta questa situazione per lei è molto importante il giudizio della sua famiglia positivo o negativo che fosse. Suo padre non è in casa è uscito molto presto, rimase male quando sua madre gli e lo disse. Mentre stanno preparando il pranzo suona il campanello, Francesca ha le mani occupate così va sua madre.

<< Chi è? >>

<< Il corriere, ho una consegna per la signorina Francesca Chillemi. >>

<< Arriva! >>

Sua madre era al corrente di tutto Giuseppe aveva informato tutta la famiglia della sorpresa di Lino, va in cucina a chiamare Francesca.

<< C’è il corriere per te, ti sta aspettando >>

<< Per me?! Vabbè vado. >>

Scende le scale e si trova difronte il corriere con un mazzo di rose, resta perplessa . .

<< E’ sicuro che sono per me? >>

<< Lei è la signorina Francesca Chillemi? >>

<< Si. >>

<< Allora sono per lei! >>

Francesca prende il mazzo di rose con il bigliettino e sale le scale cercando di capire chi può essere il mittente, subito le viene in mente qualche fan o ammiratore segreto. Arrivata in casa appoggia le rose in un vaso e legge il biglietto.

‘ Non sono mai stato bravo ad esprimere i miei sentimenti così ho trovato un modo alternativo per farlo. Ti ho regalato 5 rose perché ognuna ha un significato diverso . .
La prima per dirti: SEI SPECIALE
La seconda: SEI UNICA
La terza: PIU’ BELLA COSA NON C’E’ DI TE
La quarta: TI AMO
La quinta: VERRESTI CON ME AL MATRIMONIO DI MIO FRATELLO?
                                                                                                                  LINO.’

Francesca leggendo il biglietto scoppia a piangere è stra felice non si aspettava una cosa simile da Lino, nessuno le ha mai fatto una cosa così, non riesce a esprimere la sua gioia, le batte fortissimo il cuore, mai prima d’ora si era sentita così bene e felice. Sua madre la guarda con gli occhi lucidi, si è emozionata anche lei, è felice per lei, le sorride, Francesca capisce che lei era al corrente di tutto, si abbracciano mentre suo padre rientra in casa anche lui al corrente della sorpresa, quando vide i fiori accenna un sorriso e va ad abbracciare sua figlia senza dirle niente e se ne va, per Francesca quel gesto vale più di mille parole, sa che lui ha cmq bisogno di tempo ma un passo verso di lei lo ha fatto, lei ha apprezzato tantissimo. Sua madre vedendo l’abbraccio tra padre e figlia sorrise e le disse . . .

<< Questo ragazzo merita una risposta tu che dici?! >>

<< Certo! Mamma, sono troppo felice>>

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