vado in camera mia e guardo il mio specchio, mi alzo sulle punte e provo a danzare finché non vado nuovamente.
Una scossa mi pervade il corpo, butto indietro la testa chiudendo gli occhi.
"La danza è l'unica cosa che mi tiene in vita" Dico dolcemente "e ora cosa mi resta?"
La porta si apre "perché non danzi allora? Sono giorni che non vai a danza che ti succede Leila?" Mio fratello mi guarda con la fronte aggrottata.
"Stai male vero fata?" Pensa la bambina avvicinandosi a me.
"Un po' piccola" Dico gentilmente.
"Ci sono io con te se vuoi"
Sorrido appena "insegnami ad essere gentile piccola, insegnami ad essere dolce e buona come una bambina" Mi guarda e mi abbraccia "una strega mi ha rubato le ali piccola"
"Mi dispiace fata" scoppia a piangere stringendomi forte.
"Che succede?" Dice Anna sorpresa, corre da noi e si inginocchia "Sofy? Perché piangi?"
Mi stringe più forte "mi dispiace fata, è quella signora cattiva vero?"
"Tu l'hai vista?" Dico spalancando gli occhi, si stacca e annuisce, la guardo attenta "stai bene vero? Fammi vedere"
La giro e la guardo attentamente, me metto in ginocchio e le prendo il viso tra le mani "Ascoltami bene ora quando la vedi Corri a nasconderti il più lontano che puoi, hai capito?"
Il braccio sembra bruciare, ci metto sopra una mano gemendo.
"Scappa ora" Dico dolcemente "porta Anna e Mike e va a casa corri"
Mi guarda preoccupata e annuisce, corre tirando Mike e Anna che mi guardano preoccupati.
La finestra si apre e un vento freddo entra con forza, guardo la finestra e mi alzo di scatto, guardo i ragazzi e li spingo fuori chiudendo la porta, mi schiaccio su di essa piangendo.
"Forse non sono stata chiara ragazzina" Dice la donna furiosa "non devi dire a nessuno della tua maledizione"
"Mi dispiace ti prego basta non farmi del male basta" Dico piangendo.
"Imparerai a mantenere la parola data" Dice furiosa.
Il mio corpo viene sollevato e mi tocca la gola con due dita, butto indietro la testa e qualcosa esce dalla mia bocca, urlo dal dolore ma lentamente non sento più la mia voce.
Spalanco gli occhi appena il mio corpo viene adagiato a terra.
Respiro debolmente tenendomi una mano sulla gola, cerco di parlare ma la mia voce non esce.
"Quando imparerai a stare zitta riavrai la tua voce" sparisce uscendo e scoppio a piangere.
"Leila! Leila che succede? Apro Leila chi c'è con te?! Leila!!!!" Urla Mike sbattendo contro la porta.
La testa ricomincia a girarmi e svengo ai piedi del letto.Apro piano gli occhi, vedo un soffitto bianco con delle strane luci che non riconosco.
Mi metto seduta lentamente gemendo, mi fanno male le gambe e la testa.
"Che male...." non sento la mia voce, provo a parlare ancora ma non esce alcun suono.
Vedo dei tubi attaccati alle mie braccia, li guardo e poi mi guardo intorno.
Sono in ospedale.
Vedo mio padre seduto su una poltrona, è notte.
Provo a chiamarlo ma la voce non esce, una lacrima mi riga il viso, batto le mani una volta e lui si sveglia di scatto.
"Leila!" Urla svegliandosi, si calma e mi guarda per poi spalancare gli occhi "Leila tesoro"
Cerco di chiamarlo ma mi porto una mano alla gola, provo a parlargli e mi guarda confuso "Leila?" Dice confuso "perché non parli?"
Scuoto la testa e mimo un 'non lo so'
Mi guardo attorno e vedo un foglio e una penna, scrivo 'non ho più la voce' glielo mostro e lo guardo spaventata.
"Chiamo un medico" Dice velocemente, esce di corsa e Mike entra velocemente.
"Anna!" Mi abbraccia.
Mike.
Lo guardo dolcemente e gli mostro la scritta sul figlio.
"Che significa?"
Provo a parlare e lui mi guarda preoccupato "è la donna di cui stavi parlando a Sophia?" Annuisco "com'è possibile Leila? Come ha fatto a toglierti la voce?"
'Non lo so, non posso parlarne' scrivo velocemente.
"Ti minaccia" Lo guardo dolcemente e annuisco "hai paura Vero?" Annuisco ancora.
'Tanta'
"Cosa posso fare?"
'Niente'
Mi guardo dolcemente e metto una mano sulla sua guancia, appoggio la fronte alla sua.
'Ti voglio bene Mike' scrivo senza staccare la mia fronte.
"Anch'io sorellina" Dice dolcemente.
Una lacrima mi riga il viso e comincio a piangere, non emetto alcun rumore e lui mi stringe a se consolandomi.
Il dottore entra con mio padre.
"Buongiorno Signorina come si sente?" Dice il dottore avvicinandosi.
Annuisco mimando un 'bene' mi asciugo le lacrime e lo guardo dolcemente.
"Tuo padre mi ha detto che non riesci a parlare" Dice sedendosi al posto di mio fratello.
Annuisco e ci provo ma non esce alcun suono "hai sempre parlato?" Annuisco "ti è mai capitato prima?" Scuoto la testa "hai sforzato la voce o fatto altro?" Scuoto ancora la testa "parlavi quando sei svenuta?"
Annuisco e indico Mike "con lui?"
Mike annuisce avvicinandosi "si ero in camera con lei" Dice Mike serio, poi siamo usciti e quando sono rientrato era svenuta.
"C'era qualcuno in camera?" Dice il dottore guardandomi, sussulto e scuoto la testa velocemente "ne sei sicura? Non lo saprà nessuno"
Esito e poi scuoto la testa abbassando lo sguardo.
"D'accordo apri la bocca" obbedisco e mi visita "strano sembra tutto regolare, faremo un controllo accurato questo pomeriggio"
Annuisco e lo guardo attenta, controlla la pressione e i polmoni per poi aggiornare una cartella clinica, esce e sospiro.
"Come farai ora?" Dice Mike sedendosi al mio fianco.
Scuoto la testa 'non lo so, Anna? Sta bene?'
"Si è a casa con Sophia, torna dopo"
'Okay' annuisco e gli sorrido gentilmente 'posso avere un libro o una rivista?'
"Dopo quando vado a casa te li porto"
'Va bene'
Cerchiamo di parlare e scrivo tutto sul foglio fino a riempirlo.
Glielo mostro e scoppia a ridere "è pieno" Dice divertito.
'Ora come ti parlo?'
"Eh?" Dice confuso.
'Ora come ti parlo?' Ripeto lentamente.
"Vado a procurarmene un'altro, anzi facciamo così, vado a casa, prendo riviste e libri, un taccuino e torno" Dice divertito, annuisco e mi da un bacio sulla fronte, se ne va lasciandomi sola.
La strega appare e la guardo male, incrocio le braccia al petto.
"Oh non fare l'offesa" Dice seria.
'Mi hai tolto la voce' Dico cercando di urlare.
"Tu hai disobbedito"
'E tu sei cattiva molto più di me'
"Questa si chiama punizione non cattiveria"
'È cattiveria privare altri di qualcosa di loro'
"Oh basta, non vorrai che ti sigilli anche la bocca" sbuffo stringendomi le braccia al petto.
'Antipatica'
"Capisco quello che dici sai?"
Le lancio un'occhiataccia 'sto facendo tutto il possibile okay? Cosa devo fare? Se non posso parlare chi potrebbe amarmi?'
"Vorrà dire che non danzerai mai più"
'Cosa? No aspetta!' Sparisce e cerco di urlare furiosa.
Anna entra piano "Leila" la guardo di scatto.
'Anna' cerco di chiamarla ma non riesco a parlare.
Sophia corre da me fata.
'Stai bene piccola?' Non mi sente e sussulto, mi agito e si stacca confusa, provo a parlarle ma non mi capisce.
"Ti chiede se stai bene Sofy" Dice Anna alla sorella, la bambina annuisce.
Cos'è successo fata? Non parli?
'Non ho la voce' mimo lentamente con le labbra.
La strega?
Annuisco dolcemente e le porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio 'ma non preoccuparti okay?'
Annuisce tu danzi?
'Danzavo' Dico dolcemente 'mi ha tolto il dono della danza'
Mi guarda dolcemente è cattiva.
"Un po'" le mostro il marchio della maledizione e lo tocca dolcemente, rappresenta Della scarpette per danzare.
"Cosa...?" Anna ci guarda confusa.
La guardiamo e la bambina le Dice qualcosa nella lingua dei segni.
"Nessuno legge nel pensiero" Dice Anna confusa.
'Io posso leggere solo il suo' mimo con le labbra.
"Potresti spiegarmi?" Dice confusa.
Le faccio segno di aspettare e prendo il cellulare.
'Sono stata cattiva e sono stata punita, mi è stata tolta una cosa che amavo che era la ragione della mia vita è che lo è ancora, l'unico modo per riaverla è trovare qualcuno che mi ami, diventare una persona buona, pensare di più agli altri, ma non posso parlare di questa persona e di altre cose e...quando ho detto una cosa a tua sorella lei mi ha tolto la voce'
Le passo il cellulare e legge "e ora puoi dirlo?"
La guardo gentilmente e scrivo 'non tutto'
"Per questo sei buona con me? Per riavere quello che ti ha tolto?"
Spalanco gli occhi e scuoto la testa velocemente 'no assolutamente no!' Mimo con le labbra mettendomi in ginocchio, mi siedo sui talloni 'io in realtà non ho mai voluto farti del male, è solo che...sono stata una stupida e...non ho avuto il coraggio di fare niente dando corda a Ebby'
Scrivo velocemente e poi abbasso lo sguardo dandole il cellulare.
"Ti perdono" Dice dopo averlo letto, la guardo sorpresa e gli occhi mi si riempiono di lacrime, le salto addosso abbracciandola.
"Mi dispiace tanto" sussurro al suo orecchio, sussulta.
"La tua voce" Dice sorpresa.
Provo a parlare ma non ci riesco, mi porto una mano alla gola e una lacrima mi riga il viso, sento qualcosa tirare sul mio braccio, guardo e vedo i tubicini.
Li stacco lentamente "Aspetta Leila è pericoloso" Dice Anna agitandosi, la guardo confusa e sorrido gentilmente.
'Sto bene, svengo sempre quando lei mi fa qualcosa' mimo con le labbra.
Mi guarda dolcemente e annuisce esitante.
Mi libero dei tubi e sospiro stiracchiandomi, mi siedo con i piedi a penzoloni, li muovo alternandoli.
"Cosa c'è che non va?" Dice confusa.
La guardo e sorrido gentilmente 'è che...vorrei...danzare' mi guarda sorpresa.
"Non puoi farlo qui?" Dice guardandosi attorno.
Sorrido appena mentre mormora ideando un modo per fare più spazio.
Abbasso lo sguardo mentre una lacrima mi riga il viso, la bambina mi tocca un braccio.
Fata Non piangere.
La guardo dolcemente 'non ce la faccio più....'
andrà tutto bene fata.
Mi abbraccia da dietro mettendo le braccia al mio collo, metto le mani sulle sue braccia delicatamente.
"Leila che succede?" Anna si avvicina e si abbassa davanti a me mentre singhiozzo.
'Non posso danzare, è ciò che mi ha tolto'
Mi guarda sorpresa e poi preoccupata "ciò che amavi..."
'È la danza' metto le mani sul viso piangendo.
"Leila?" Mike corre da me e mette sul letto dei libri, si abbassa accanto ad Anna, mi sfiora la spalla con il marchio e la sento bruciare, mi piego di più in avanti mettendoci una mano e urlando, la voce non esce dalla mia bocca, la bambina di stacca preoccupata.
Fata che succede? Fata?
"Chiamo il dottore" Mike si alza ma gli afferro un polso scuotendo la testa.
Respiro lentamente e tolgo la mano abbassando la manica del camice da ospedale.
"Un tatuaggio?" Dice sorpreso, scuoto la testa rimanendo a sguardo basso, allunga una mano e lo tocca ancora, ci rimetto la mano piangendo dal dolore.
"Non toccarlo le fa male" Dice Anna dolcemente "Che succede Leila? Che cos'è?"
È stata la strega.
La bambina glielo dice nella lingua dei segni.
"È stata lei? La donna che ti ha tolto la possibilità di ballare?" Dice Anna confusa, annuisco.
"Di cosa state parlando?" Dice Mike confuso "che significa che non puoi più ballare?"
Anna gli spiega e io calmo il respiro, guardo la mia spalla e vedo il marchio pulsare e ingrandirsi, lo copro delicatamente.
"In che guaio ti sei cacciata Leila" Dice Mike con una mano tra i capelli, essendo molto scaramantico crede facilmente a queste cose.
"Qualcuno che ti ami...." Dice Anna guardandomi, la guardo e cerca di nascondere una smorfia.
'So cosa stai pensando' mimo con le labbra.
"Il taccuino" mio fratello me lo porge e lo scrivo, Anna sorride appena.
"Scusa" Dice stringendo appena le labbra e trattenendo un sorriso.
'Puoi ridere se vuoi'
Sorride divertita "non voglio ridere, dico solo che sei un po'..."
'Stronza' scrivo alzando un sopracciglio.
"Si, senza offesa ovviamente" Sophia ridacchia e alzo gli occhi al cielo.
Sento il suono di un violino che suona Chopin, mi blocco guardando la finestra.
"Leila?" Dice Mike confuso, mi alzo lentamente e raggiungo la finestra, la apro e vedo un ragazzo suonare il violino, dei bambini lo ascoltano affascinati e lo stesso una ragazza sulla sedia a rotelle.
"Chopin" Dico sorridendo, la mia voce esce dolce.
"Hai parlato?" Dice Mike sorpreso.
'Chopin!' Cerco di urlare felice, chiamo Mike sorridendo ma mi accorgo che la mia voce non esce, mi porto una mano alla gola guardando quel ragazzo che suona come se il violino facesse parte del suo corpo, mi alzo sulle punte e canticchio a bocca chiusa.
Mi lascio trasportare danzando, finché il mio battito accelera e la mia caviglia sembra andare a fuoco e lo stesso il mio braccio, mi appoggio al davanzale respirando debolmente.
"Leila" Mike corre da me "la tua caviglia, cos'è successo Leila?"
'La maledizione' mimo con le labbra.
Mi sostiene mentre le gambe cedono "Cosa succede alle tue gambe Leila? Non riesci a stare in piedi?"
'Mi fa male tutto il corpo' scrivo velocemente gemendo.
Mi prende tra le braccia e mi posa sul letto delicatamente, gemo rannicchiandosi su me stessa.
Chiamano un dottore che entra con due infermiere al seguito.
"Cos'è successo perché non ha più i macchinari attaccati? La flebo presto!" Mi riattaccano tutto mentre il dolore si fa sempre più forte, mi porto una mano al petto stringendo i denti e gli occhi.
"Il cuore? Ti fa male il cuore?" Dice il dottore guardandomi, annuisco piangendo.
"Andiamo veloci" mi portano fuori e mi addormentano mettendomi l'ossigeno.
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Dammi un'altra possibilità
Roman d'amourLeila è una ragazza bella e viziata. A volte è egoista e per questo una sera viene punita da una donna dagli strani poteri magici. Riuscirà a spezzare la maledizione della donna che le ha tolto ciò che più amava? Riuscirà a riavere il suo dono?