Sette

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Mio fratello riesce ad aprire la porta, tengo le mani sulle orecchie restando a terra.
Corre da me preoccupato e piango tra le sue braccia.
"Ti prego permettimi di danzare" sussurro tra le lacrime "ti prego"
"Leila" Mike mi stringe a se.
"Lui non può morire" Dico piangendo "no...."
"Leila, calmati" Dice dolcemente, mi accarezza i capelli "Non possiamo fare niente Leila, ti prego"
Piango sfogandomi, Elisabeth e Kyle ci lasciano soli, Mike mi porta a letto e si sdraia al mio fianco, mi stringe a se finché non mi addormento tra le lacrime.

Mi sveglio lentamente e vedo che sono sola, mi metto seduta lentamente cercando Mike con lo sguardo, vedo John seduto sulla poltrona, dorme tranquillo con il fianco appoggiato al poggia schiena e le gambe a penzoloni sul poggia braccio.
Mi alzo lentamente e un brivido mi percorre il corpo appena i miei piedi toccano il pavimento freddo, metto le ciabatte in silenzio ed esco, vado sul tetto e stringo appena le labbra.
Respiro profondamente mentre un venticello fresco mi accarezza il viso, chiudo gli occhi e sento la presenza della strega.
"Non ti basta avermi tolto la danza, la voce, vuoi togliermi anche lui?" Dico guardando in lontananza e stando seduta su una panchina di legno.
"Chi è lui per te? Non è forse un semplice amico? Non lo conosci nemmeno" Dice seria, la guardo mentre lacrime silenziose scivolano sul mio viso.
"Lui" calco la parola con rabbia "non è un semplice amico, e non è una persona qualunque, non parlare di lui come se la sua morte non importasse"
Mi guarda attenta "oh la piccola bambina di è innamorata" Dice beffarda allungando una mano verso di me, allontano la sua mano con uno schiaffo.
"Non mi hai già punito abbastanza? Non sei ancora contenta? Cos'altro vuoi da me? Cosa vuoi?" Finisco in un sussurro piangendo.
Mi guarda attenta e poi sorride lentamente, scompare e riappare alla porta.
"Dove vai?" Mi asciugo le lacrime.
Entra velocemente e la seguo di corsa.
Arriviamo alla camera di John e vedo infermieri e dottori entrare e uscire agitati.
"Che succede?" Sussurro confusa "Lui...era in camera mia"
Portano fuori la barella e vedo John tossire con una mascherina sulla bocca.
"John" scoppio a piangere e lo seguo "John, John!"
Fa segno ai medici di fermarsi e gli prendo una mano "John che succede?"
"Va....tutto....bene" Sussurra con voce tremante.
"Dove vai?"
"Non piangere Leila, va tutto bene" piango.
"Ho paura"
"Non devi, è tutto okay, va tutto bene" lo guardo preoccupata, ricomincia a tossire con forza.
"Dobbiamo andare" Dice il dottore velocemente.
"John, John sarò qui ad aspettarti" Dico dolcemente "ti prego resisti"
Alza la mascherina lentamente e mi sorride "ti....amo...Leila"
"Ti amo anch'io John" lo bacio dolcemente piangendo "ti prego non lasciarmi"
"Andrà tutto...bene" gli riabbasso la mascherina piangendo, gli sorrido dolcemente.
"Andrà tutto bene" Dico dolcemente tra le lacrime.
"Sta tranquilla"
"Dobbiamo davvero andare stia indietro per favore" faccio un passo indietro e lo portano di corsa in sala operatoria, li seguo ma un infermiere mi blocca impedendomi di entrare.
"Vi prego salvatelo" sussurro piangendo.
"Faremo il possibile"
"Leila!!!!!!!" Mike corre da me con gli altri, mi abbraccia e piango sul suo petto.
"Lo stanno operando" sussurro piangendo.
"Andrà tutto bene piccola, lo aiuteranno" Dice dolcemente.
Mette una mano tra i miei capelli.
"Leila Mars" non guardo la strega mentre piango disperata "guardami, Leila Mars"
La guardo lentamente "Cosa vuoi?" Sussurro "non ti basta questo? Cosa vuoi ancora da me?"
"Leila" Mike mi guarda sorpreso.
"Guardami Leila Mars, tu ami quel ragazzo?" Dice guardandomi negli occhi.
"Si" affermo sicura "se potessi, se fosse compatibile gli darei il mio stesso cuore"
"Non sarà necessario" Dice guardandomi, sorride gentile e la guardo sorpresa.
Vedo un infermiere correre con una scatola su un carrello, la porta nella sala operatoria.
"Un cuore" sussurro portandomi le mani alla bocca.
"Un cuore" sorride e annuisce "sei cambiata Leila Mars, tu hai dimostrato che l'impossibilità può essere possibile, te lo sei meritata e ti sei meritata di riavere ciò che più ami, la danza"
Sento un pizzicorio al braccio, abbasso la spallina e vedo il segno sbiadire ma rimanere comunque sulla pelle.
"Ti rimarrà per ricordarti la lezione" Dice divertita "bene Signorina, il mio compito è terminato, ci vedremo un giorno chissà"
"Grazie" Dico gentilmente.
Sorride e scompare ridendo.
"Cos'è....appena successo?" Dice Kyle scioccato.
"Va tutto bene Kyle non preoccuparti" Dice Anna sorridendo, guardo Mike.
"Un cuore" Dico sorridendo.
"Vivrà piccola" sorride e gli salto addosso stringendolo e piangendo di felicità.
"Vivrà" sussurro sorridendo "Lui Vivrà"
Ci sediamo e restiamo in silenzio, Sophia sta seduta sulle mie gambe, mi guarda e sorride, si gira e mi porge le mani.
Metto le mie sulle sue e le tolgo appena cerca di colpirle, ci riprova altre volte senza riuscirai e la stringo a me sorridendo.
"Non ci riuscirai mai" mi piego un po' in avanti tenendola stretta, ride divertita.
Le sorrido gentilmente.
"Grazie Sofy" Dico gentilmente, le metto una ciocca di capelli dietro l'orecchio "mi hai insegnato a vedere con gli occhi di una bambina, mi hai insegnato la dolcezza e la gentilezza, e mi hai insegnato a parlare con gli occhi di chi non può farlo con la bocca" le sorrido "e mi hai insegnato ad amare così tanto che hai spezzato la mia maledizione ridandomi le mie ali, perché il vero amore che sto provando, il più grande piccola mia, è verso di te, che mi sei stata accanto e mi hai fermata quando stavo per commettere una pazzia"
Mi sorride gentilmente e mi abbraccia ti voglio bene fata.
La stringo forte accarezzandole la schiena.
La porta della sala operatoria si apre, guardiamo il dottore uscire e mi alzo tenendo in braccio Sophia.
"Dottore" Dico speranzosa.
Sorride "è andata bene Leila, si riprenderà" Dice sorridendo "ma le 72 ore dopo l'operazione possono essere critiche perciò non deve fare sforzi ne provare emozioni troppo forti, perciò non potrai vederlo"
"Cosa?" Sussurro sorpresa "stai scherzando spero"
"No affatto" Dice scuotendo la testa "è per il suo bene, se tieni a lui Leila non dovrai vederlo"
"D'accordo" annuisco e faccio un passo indietro "vado in camera"
"Verrò a visitarti e poi potrai tornare a casa" Dice guardandomi dolcemente.
Annuisco e andiamo di sopra.
Mi siedo sul letto tristemente restando con i piedi a penzoloni.

Il dottore mi dimette dopo avermi visitata e torno a casa, dopo aver promesso a Elisabeth di venire a trovarla.
I miei genitori mi assaltano appena metto piede dentro casa.
"Sabato daremo una festa" Dice mio padre sorridendo.
"Oh idea meravigliosa caro" Dice mia madre sorridendo, ridacchio.
"Verrai vero Anna?" Dico stringendole le mani.
"Volentieri"
"Oh e porta anche tua madre è ci saranno degli intrattenitori per i bambini, sarei felice se veniste"
"Grazie, credo che sarà felice dell'invito"
"È una festa tranquilla, vestitevi eleganti, non da matrimonio ma eleganti"
"D'accordo" ridacchia divertita.
Sorrido felice.
Appena se ne va vado in camera mia e sfioro tutto con la punta delle dita, mi guardo allo specchio e vedo un sorriso triste.
"Sono solo settantadue ore" Dico guardandomi "voleranno"

Sono passate 40 ore, non ho chiuso occhio, non ho mangiato e fremo dalla voglia di andare da lui.
Guardo le nostre foto sul mio cellulare e sorrido divertita.
Vedo che fuori è buio e non resisto, metto una giacca pesante e scendo di sotto, prendo la macchina e vado in ospedale.
Mi fermo fuori dalla sua stanza, lo guardo gentilmente, è sveglio e mangia qualcosa di semplice, sorrido vedendo che sta bene.
Guardo il soffitto appoggiando la testa al muro, lo osservo in silenzio senza muovermi.
Penso alle parole del dottore e stringo appena le labbra.
Entro lentamente e mi guarda, sorrido.
"Ciao signor malato"
"Ciao fata" Dice sorridendomi "ti stavo aspettando"
"In realtà il dottore mi ha detto di non venire" Dico togliendomi la giacca, la poso sulla poltrona "quindi se mi becca sono nei guai"
"Riesci a parlare di nuovo" Dice sorpreso.
"Oh si, posso fare lunghi discorsi filosofici" sorride e mi porge una mano, metto la mia sulla sua e mi siedo al suo fianco "come ti senti?"
"Molto meglio ora" mi tira a se e mi bacia con passione, ricambio e sorrido appena ci stacchiamo, il suo battito è leggermente accelerato.
"Baci bene per essere un ragazzo appena uscito da una sala operatoria" Dico sorridendo.
"Sono rimasto in vita solo per poterti baciare ancora" Dice sorridendo.
"Ah si?" Dico sorridendo divertita.
"Oh si" mi bacia di nuovo e metto una mano sulla sua guancia.
Qualcuno si schiarisce la voce, mi irrigidisco.
"Sono nei guai" sussurro sorridendo.
Mi mordo il labbro inferiore "stavo scappando dottore lo giuro" Dico alzandomi divertita.
"Leila Mars seguirai le regole prima o poi?" Dice sospirando e scuotendo la testa.
"All'amor non si comanda" Dico divertita.
"Si sì la testa però si può usare" Dice alzando gli occhi al cielo.
"A volte seguire il cuore trovo sia molto più importante" Dico sorridendo "dovrebbe provarci"
"Farsi guidare dall'istinto porta a guai" Dice serio.
"O a fortuna"
"Hai sempre l'ultima parola?"
"Ovvio" Sospira "ti dirò la verità, ero venuta solo a vedere se era sveglio, poi però ho sentito quella vocina be mi diceva 'entra Leila, entra' e sono entrata"
"Esci Leila esci" Dice imitando il mio modo di fare la vocina.
"Che antipatico, vado vado" metto la giacca e sorrido a John "sono felice che tu stia bene"
Sorride "ti amo anch'io Leila" Dice sorridendo.
"Torno domani" sussurro sulle sue labbra con un sorriso "ti amo" lo bacio a stampo e poi vado verso il dottore "a lei non la bacio"
"Oh tranquilla nessun problema" gli faccio la linguaccia.
"Siete davvero antipatico" Dico divertita "ciao dottore"
"Ciao terremoto"
Canticchio e sorrido divertita, vado da Elisabeth.
"Lizzie posso entrare?" Dico sulla porta.
"Leila? Sei venuta!" Entro sorridendo e la guardo divertita.
"Oh si, sono passata a trovare il mio malaticcio" Dico divertita, le do un bacio sulla guancia "come ti senti?"
"Bene grazie" Dice divertita "tu come ti senti?"
"Benissimo" Dico sorridendo "dimmi Elisabeth tornerai a casa?"
"No..." Dice sorridendo appena "i dottori hanno detto che devo rimanere controllata"
"Mi dispiace Liz"
Sorride gentilmente e mi stringe una mano "Sto bene, e sono felice che tu sia venuta, non sei obbligata a farlo lo sai vero?"
Le sorrido e la abbraccio.
"So di non essere obbligata, lo faccio perché voglio farlo" Dico gentilmente "credi che...ti faranno uscire per qualche ora se lo chiedessimo?"
"Non lo so, possiamo provare" Dice confusa guardandomi.
"Vorrei che tra cinque giorni tu venissi alla prima" Dico sorridendo "vorrei ci fossi"
"Dici davvero?"
Annuisco "si davvero"
"Sarebbe bellissimo" Dice felice.
"Lo chiederemo"
Sorride "Lo spero proprio vorrei vederti danzare"
"Lo vedrai"
La musica di Chopin comincia a suonare dal mio cellulare, rispondo.
"Chi parla?"
'Ciao Leila, vedo che puoi parlare di nuovo'
"Madame, si è posso danzare di nuovo" Dico sorridendo "domani sarò alle prove"
'Oh meraviglioso mia cara, allora preparo il tuo costume'
"La ringrazio" Dico sorridendo "scusi per gli imprevisti degli altri giorni"
'Oh mia cara Nessun problema'
"La adoro Madame e la ringrazio"
'Un vero piacere cara, au revoir'
Sorrido e chiudo "perfetto"
"Cos'è successo?"
"Era la mia insegnante, sarò la prima ballerina perciò voleva assicurarsi che ci fossi"
"È fantastico Leila" Dice sorridendo.
"Si lo è, ti porterò un meraviglioso vestito blu, ce l'ho a casa ti starà benissimo ne sono sicura"
"Non vedo l'ora di vederti"
Sorrido "e io non vedo l'ora di essere su quel palco" guardo l'orario "oh caspita è davvero tardi, ti ho disturbata abbastanza, buonanotte cara"
"Notte Leila" le do un bacio e torno a casa, vado in camera e mi butto sul letto sorridendo, mi addormento tranquilla.

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