Quattro

135 6 0
                                    

Sento la melodia di Chopin in lontananza, apro piano gli occhi e vedo che non di nuovo nella stanza dell'ospedale.
Mia madre mi accarezza una mano dolcemente.
'Mamma' la voce continua a non uscire.
"Sei sveglia piccola mia" Dice accarezzandomi il viso, si alza dalla poltrona e si siede al mio fianco "tuo fratello mi ha detto che non riesci a parlare"
'Non ho la voce' mimo con le labbra.
"Lo so" la guardo dolcemente e mi sorride.
'Apri la finestra' la indico e la guarda, annuisce e la apre, sorrido appena torna.
"Chopin" Dice sorridendo "meravigliosa, ho saputo che questo ragazzo suona per i bambini e per sua sorella, non può camminare sai? Ha un problema al cuore e non può fare sforzi"
La guardo dolcemente ''mi dispiace per lei'
Annuisce "anche a me tesoro, Ebby ha chiamato prima, ha detto che verrà più tardi"
Annuisco 'Mike Dov'è?'
"Ha accompagnato quella ragazza...Anna, a casa" Dice gentilmente "è davvero molto carina"
Sorrido e annuisco 'starebbero bene insieme'
Sorride a sua volta "si è vero" ridacchiamo e le sorrido.
'Ti voglio bene mamma'
"Anch'io tesoro mio"
Mi da un bacio sulla fronte.
'È proprio bravo' chiudo gli occhi sorridendo.
"È vero"
Restiamo in silenzio ascoltandolo.
"Mamma sono-" apriamo gli occhi e guardiamo mio fratello "Leila sei sveglia"
Annuisco 'si'
"Come ti senti?"
Gli sorrido 'sto bene'
Mi da un bacio sulla fronte e chiudo gli occhi.
Lo guardo gentilmente "ho portato Anna a casa"
'Grazie'
"È stata qui tutta la notte sua madre era preoccupata"
'Suo padre è morto da quasi un mese' scrivo sul taccuino.
"Lo so me lo ha detto" Dice gentilmente.
'Stalle vicino okay?'
"Anche tu dovresti farlo"
Gli sorrido gentilmente 'non si fida di me, sono stata cattiva con lei me lo merito'
"Ti perdonerà" Dice accarezzandomi i capelli.
"Permesso Ebby è qui!!!" La mia amica canticchia divertita entrando.
Mio fratello alza gli occhi al cielo "ciao Ebby" Dice schifato.
Mi metto seduta scorzandomi.
"Ciao Mosca" lo spinge appena altezzosa "Leila che hai combinato?"
'Piccolo incidente' scrivo sul taccuino, mi guarda confusa.
"Non riesci a parlare?" Scuoto la testa "è permanente?"
Scuoto la testa di nuovo e ridacchio 'non riuscirò a parlare per un po' quindi dovrò scrivere'
"Che hai combinato amica mia" sospira e poi mi sorride dolcemente "quando torni?"
'Non lo so il dottore ha detto che mi osserverà per un po''
Mia madre esce per andar a prendersi un caffè.
"Senti lo sai che dicono che la strega è incinta? Chi potrebbe averla toccata?" Dice schifata e divertita.
La guardo sorpresa e poi corrugo la fronte 'Ebby perché non lasci perdere le voci e la lasciamo in pace?'
Legge e alza un sopracciglio "ma se ti faceva schifo fino a qualche giorno fa, sei impazzita?"
'Rispondi ad una semplice domanda Ebby: perché c'è la prendiamo tanto con lei?' Legge e corruga la fronte.
"Leila, tesoro ascoltami okay? Non facciamo niente di male, ci divertiamo solo un po', guarda questi capelli, non ti fa bene stare qui" Dice con una smorfia, allontano la sua mano.
'Ebby per favore' mimo con le labbra, mi guarda sorpresa, prendo Il taccuino 'penso che dovremmo lasciarla in pace'
Corruga la fronte leggendolo "sei impazzita? Andiamo baby che diamine ti prende? Senti torno domani okay? Quando ti sarai schiarita le idee ne riparleremo, ciao"
'Ciao' la guardo andarsene e mio fratello entra e si appoggia al muro guardandomi, guardo il soffitto appoggiando la testa al muro.
Sbuffo per poi rigonfiare le guance.
'Puoi dirlo' faccio vedere a mio fratello Il taccuino.
"Cosa vuoi sentirti dire?" Dice fingendo indifferenza.
'Ti conosco bene Mike'
"Okay te lo dico, wow sorella che bella amica che hai" Dice serio.
'So che la odi'
"Ci puoi scommettere" lo guardo e sorrido appena , si siede accanto a me.
'Cosa dovrei fare?' Mi accarezza una guancia.
"Non sarai sola anche se ti allontanerai da me"
'Non voglio più essere cattiva'
Sorride "non sei cattiva"
'Bugiardo'
"Signore dove corre?!?!?" Urla un uomo fuori dalla mia stanza, io e Mike guardiamo fuori.
Si alza e va alla porta, guarda fuori confuso, mi alzo e mi porto dietro la flebo.
Vedo un ragazzo correre scappando da degli infermieri, corre divertito ridendo, mi supera e i nostri sguardi si incrociano per un attimo.
Giro l'angolo e fingo di svenire appoggiandomi al muro.
"Fermi! Fermi! La ragazza è stata male!" Urla un infermiere.
"Svelti chiamate il medico!" Urla un altro, mio fratello mi sostiene ma so che ha già capito, mi portano sul letto e mi riattaccano la flebo.
Il dottore corre da me e mi visita, appena se ne vanno, sorrido e mi alzo divertita, mi lego i capelli in una coda alta guardandomi allo specchio.
Respiro profondamente.
"Quindi? Cosa pensavi di fare?" Dice mio fratello guardandomi.
'Aiutare il ragazzo a scappare' Scrivo divertita.
"Le tue condizioni sono abbastanza gravi Leila, cerca di non peggiorare la situazione" Dice severamente.
'Si capo'
Mi guarda e respira pesantemente guardandomi male.
Un'infermiera entra nella stanza "signore scusatemi ma l'orario di visite è finito" Dice gentilmente "per favore le chiedo gentilmente di uscire"
"Va bene torno più tardi Leila, riposa e se succede qualcosa chiamatemi per favore" Dice prima a me e poi all' infermiera.
Se ne va e la donna si avvicina alla finestra e la chiude.
'Per favore non chiuderla' scrivo velocemente, legge e mi guarda gentilmente.
"Mi dispiace piccola ma non puoi tenerla aperta per la sicurezza" Dice gentilmente, se ne va e sbuffo, guardo fuori, mi alzo e mi siedo sul davanzale della finestra chiusa, guardo il ragazzo che suona il violino.
"Ehi tu" una voce mi fa sussultare, giro lo sguardo e vedo il ragazzo che scappava.
Lo guardo confusa e lo saluto con una mano.
"Grazie per prima" annuisco "come ti chiami?"
"Leila" mimo con le labbra.
"Io sono John, Sei muta?"
Indico il taccuino e me lo porta confuso 'per un po' sarò muta ma ricomincerò a parlare' legge e mi guarda, i suoi occhi azzurri mi scrutano attenti.
"Quindi puoi solo scrivere?" Annuisco sorridendo appena.
'Purtroppo'
"Cosa ti è successo?" Dice passandosi una mano tra i capelli neri.
'Un incidente'
"Macchina?" Scuoto la testa "moto?" Scuoto ancora la testa ridacchiando.
'In camera mia' legge sorpreso.
"Sei caduta?" Dice divertito.
Ci penso 'più o meno, diciamo che c'è stato un litigio finito male'
"Capito"
'E tu?'
"I miei polmoni sono andati" Dice stringendosi nelle spalle "non posso fare troppi sforzi e mi vogliono tenere rinchiuso in camera"
'E perché? Camminare ti farebbe bene no?'
"Chiedilo a loro" Dice stringendosi nelle spalle, lo guardo divertita e sento Chopin, giro il viso e sorrido guardando il ragazzo "immagino già cosa tu stia pensando, wow che ragazzo magnifico, me lo farei volentieri" imita la voce di una ragazza.
Trattengo una risata 'sbagliato'
"Ah si?"
'Già, sto pensando a Chopin'
"Amante della musica classica quindi"
'Ballerina, ma non posso fare sforzi per ora, prima sono quasi morta e se il dottore scopre che mi sono alzata mi uccide'
"Che dottore hai?"
'Mattew'
"Anch'io, è un po' antipatico"
Ridacchio e annuisco 'è vero'
Parliamo per un po' finché non arriva il dottore che lo caccia via, mi visita e io rispondo alle sue domande.
"Prima sei stata male"
Annuisco 'ora sto bene'
"Sicura?"
Annuisco 'si'
"Non fare sforzi e non alzarti"
'Perché non posso tenere la finestra aperta?'
"Perché Potresti ammalarti"
'Bugiardo' alzo le sopracciglia, alza gli occhi al cielo.
"E va bene puoi tenerla aperta ogni tanto ma non troppo" sorrido.
'Grazie'
"Prego, torno stasera okay?"
Annuisco e se ne va.

I giorni passano e John viene sempre nella mia stanza di nascosto, lo sto aspettando.
Guardo fuori e vedo un uccellino volare, sembra ubriaco e ridacchio.
'Che bello' la voce non esce e metto una mano sulla gola abbassando lo sguardo.
Prendo un cuscino con rabbia e lo
lancio contro il muro.
"Nervosa?" Il viso di John appare divertito, alzo gli occhi al cielo.
'Odio non poter parlare'
"Vedila così ti allenerai a scrivere" Dice divertito sedendosi accanto a me.
'Non vedevo l'ora' alzo gli occhi al cielo mentre legge.
Scoppia a ridere "devi vedere il lato positivo delle cose"
'Sei tu il lato positivo'
"Anche tu sei il mio lato positivo" Dice sorridendo "oggi mr. Violino non è venuto eh?"
'No non ancora' scrivo tristemente.
"Ti piace?"
'Mi piace come suona'
"Ti hanno tolto la flebo vedo"
Annuisco felice e muovo le braccia divertita, scoppia a ridere divertito.
"Che ne dici di uscire allora"
Lo guardo confusa 'ma tu non puoi'
"Una passeggiata mi farà bene no? Se sarò stanco torneremo su"
Lo guardo esitante e stringo un po le labbra.
'Va bene'
Sorride e ci alziamo, usciamo di nascosto e scendiamo con l'ascensore, tengo il taccuino tra le braccia, appena arriviamo al piano terra vedo Anna e Sophia.
Sorrido felice, usciamo dall'ascensore la bambina mi abbraccia le gambe.
Ciao fata!!!!!
Le sorrido e le do un bacio sulla
Guancia dopo essermi abbassata davanti a lei.
Ho una cosa per te.
Mi fa segno di aspettare con una mano, annuisco curiosa e guardo Anna che sorride divertita, John si presenta e io torno a guardare Sophia.
Sorride e mi porge un taccuino con sopra tantissime farfalle colorate, sorrido sorpresa.
'È bellissimo!!!!' Scrivo sul mio sorridendo, lo guarda confusa e chiama Anna.
"Ha scritto che è bellissimo" Dice sorridendo.
La bambina sorride sono felice che ti piaccia fata.
'Vieni qui' la stringo a me abbracciandola.
Grazie principessa.
Posso sentire il tuo pensiero!
Cosa? La guardo sorpresa e annuisce.
Sorrido oh piccola mia, sono così felice.
Ti voglio bene fata.
Mi abbraccia di nuovo e sorrido dolcemente, mi alzo tenendola in braccio.
"Non dovresti fare sforzi Leila" Dice Anna preoccupata.
'Sto bene' mimo con le labbra, mi guarda preoccupata e poi annuisce.
Usciamo in giardino e metto a terra la bambina.
Cominciamo a passeggiare tranquillo chiacchierando.
"Neanche Sophia parla?" Dice John confuso, Anna scuote la testa.
"È muta" Dice dolcemente.
"Tu però potevi parlare prima dell'incidente" Dice lui guardandomi, annuisco "è strano"
Ridacchio 'lo so'
"Oh guarda chi c'è" seguo con lo sguardo la direzione che sta indicando e vedo il ragazzo con il violino, la ragazza sulla sedia a rotelle gli parla sorridendo allegra.
Dei bambini corrono attorno a lui e corre anche Sophia sorridendo felice.
'Sofy!' Mi dimentico che non ho la voce e mi porto una mano alla gola tristemente.
"La chiamo io okay?" Dice John mettendomi una mano sul braccio "Sophia non correre!"
Sophia ci guarda e ride divertita, alzo gli occhi al cielo mentre ci chiama con una mano, il ragazzo ci guarda e lo stesso quella che immaginiamo, sia sua sorella.
Ci avviciniamo e do un bacio sui capelli a Sophia non allontanarti troppo okay?
Annuisce e sorride.
"Ciao voi chi siete?" Dice la ragazza curiosa, la guardo e mi alzo, gli mostro il mio nome sul taccuino "che bel nome!"
Sorrido gentilmente ringraziandola con un cenno della testa.
"Io sono John e lei è Anna"
Il ragazzo non parla ma mi fissa attento "tu sei la ragazza che ballava qualche giorno fa" Dice guardandomi.
'Non posso più ballare, sono stata male dopo averlo fatto' lo legge e annuisce.
"Sei muta?"
Gli mostro i fogli con la spiegazione che ho dato a John.
"Te lo chiedono in tanti immagino" annuisco "Per questo avevi già i fogli pronti"
Scoppio a ridere e annuisco.
'Tu suoni Chopin vero?' Annuisce e mi illumino 'adoro Chopin, ti sento sempre suonare'
"Una fan?"
'Preferisco Chopin originale' scoppia a ridere e sorrido divertita.
Guardo la ragazza 'come ti chiami?'
"Elisabeth, non ti stanchi a scrivere sempre?"
'Sto imparando la lingua dei segni da Anna ma...dal momento che in pochi la sanno, preferisco scrivere'
"Ohhh capito" annuisce "in effetti"
Sorrido divertita "addio passeggiata" mormora John sedendosi, lo guardo confusa.
'Possiamo passeggiare se vuoi'
"Ora che siamo vicini a Chopin? Nah ti accontento per oggi e lo ascoltiamo"
Sorrido 'ti ho già detto che ti adoro?'
"C'è sempre una prima volta"
Sorrido alzando gli occhi al cielo 'vanitoso' Mi fa la linguaccia 'bambino'
"Gelosa" Dice lentamente.
'Hai ragione sono gelosa vorrei poter parlare'
"Ci riuscirai" mi scompiglia i capelli e lo guardo male.
Anna si siede al mio fianco e guardiamo il ragazzo del violino.
È così bravo!!! Sophia sorride ascoltandolo, le sorrido e la porto sulle mie gambe incrociate abbracciandola.
Chiudi gli occhi e immagina piccola, la notte sulla spiaggia, un ragazzo che suona un violino mentre il vento fresco ti accarezza il viso.
È bellissimo annuisco.
Sorride immaginando ad occhi chiusi e sento i piedi formicolare dalla voglia di danzare, il mio corpo freme ma devo resistere.

Dammi un'altra possibilità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora