Capitolo 5

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"Dimmi che cazzo vuoi e lo avrai"-Jennifer

-Un semplice grazie è sufficiente- pensai a voce alta, ricordando quello che gli avevo detto.

Mentre camminavo verso la caffetteria, i miei pensieri si facevano sempre più imbarazzanti.

Sapevo perfettamente che a quell'incontro avrei dovuto dire "scusami", e non sentirmi dire "grazie" da parte di colui che avevo offeso e umiliato. Però vedendolo impaziente e visibilmente alterato, con me accanto, l'unica cosa che ero riuscita a fare, era farlo vergognare ancora di più.

-Di niente- mormorai con aria di sfida, serrando i denti.

Lui mi aveva ringraziato per averlo aiutato e io gli avevo detto un semplice "di niente". Potevo dire qualcosa di più sbagliato in quel momento? Invece di aver abbassato un po' il mio orgoglio, per avere il suo perdono, lo avevo messo a dura prova, e soprattutto gli avevo fatto perdere la dignità. Mi sentivo veramente uno schifo.

Quasi inciampando sui miei passi, mi trovai a metà del corridoio. Senza pensarci due volte, mi girai e tornai in direzione di Josh. Dovevo trovare una soluzione a questo problema, altrimenti sapevo che non sarei riuscita a chiudere occhio dai sensi di colpa (come del resto avevo fatto nelle ultime settimane, pensai).

-Fermati!- esclamai appena lo vidi.

Lui stava camminando con gli occhi puntati a terra, come sempre, e con i suoi auricolari nelle orecchie. Quando alzò gli occhi, vidi il suo corpo irrigidirsi e cercò in ogni modo di allontanarsi per evitarmi.

-Sto parlando con te. Fermati!- quasi gridai, aumentando i miei passi per arrivare da lui.

Mi piantai davanti a lui, e dal momento che la sua faccia era sempre rivolta verso il basso, notai come le sue lentiggini fossero sparse sul suo viso e sul suo collo.
Il contrasto tra la camicia bianca che indossava e la sua pelle rossa era attraente.
Attraente Jen? Sul serio? Pensai.

-che vuoi? Ti ho già detto grazie- mormorò, e dal tono così basso della sua voce, pensai che stesse parlando da solo.

Perché era così difficile parlare con lui, nonostante i sensi di colpa mi stessero soffocando?

-non voglio che tu mi dica grazie- iniziai, sentendo che la mia gola si seccava ogni volta che pronunciavo una parola.

-quindi cosa vuoi?-

Alzò gli occhi e per un istante i nostri sguardi si incontrarono. Josh aveva gli occhi verdi? Mi incuriosii e, osservandoli perbene da dietro gli occhiali, la realtà mi colpì. Il verde dei suoi occhi sembrava tanto il colore che hanno le foglie quando nascono, e era bello vedere come ci fosse una luce particolare all'interno.

-smetti di guardarmi come un gatto con gli occhiali- balbettai in difficoltà, incapace di sostenere quello sguardo per più tempo.

Immediatamente Josh sorrise. Mi sorrise.

-Gatto con gli occhiali?- mi chiese, scoppiando a ridere.

-ho visto Shrek, okey? Cosa c'è di divertente? -dissi con finto disinteresse, anche se infondo mi dispiaceva un po' che ridesse di me.

-La Signorina Senza Cuore che guarda un film così infantile, nessuno ci crederebbe!- commentò.

Anche se voleva essere una presa in giro, sulle sue labbra c'era un sorriso sincero, e si capiva che non voleva fare del male a nessuno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 08, 2017 ⏰

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Stupido Josh/traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora