Capitolo 1

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"C'è stato un incidente all'Arena, ci sono tre ambulanze"

Per i primi secondi Claudio non capisce dove Paolo voglia arrivare, più che altro si rifiuta di credere che quelle tre ambulanze siano lì per l'amore della sua vita e per i suoi figli, ma qualcosa di più forte di lui lo spinge a correre verso quel posto. 

Pochi istanti dopo è lì.

La strada è bloccata, macchine dei carabinieri che sbarrano la strada e carabinieri che cercano di fermare i più curiosi, fermano chiunque provi ad avvicinarsi, tutti tranne uno: Claudio.

Stranamente lui riesce ad avvicinarsi e vede che la macchina incidentata è simile alla sua, ma "Vabbè non sono l'unico ad avere questa macchina a Verona" pensa "non può essere Mario che era alla guida, sicuramente è rimasto bloccato nel traffico a causa di questo stupido incidente, ma perché non sta chiamando per avvisarmi?" Miriadi di pensiero attraversano la mente di Claudio, tranne quello che in quella macchina ci potesse davvero essere il suo uomo e i bambini.

Prende il telefono e compone il numero di Mario

"Claudio andiamo" lo esorta Paolo che invece è cosciente di quello che è successo e non sa come fare per farlo capire al suo amico che, probabilmente sotto shock, non vuole capacitarsi dell'accaduto

"Paolo non mi risponde, perché non risponde?"

"Claudio vieni" Paolo lo tira via, lo porta in macchina con sé e si dirige di corsa verso l'ospedale

"Non erano loro vero? Perché stiamo andando verso l'ospedale? Adesso vedi che mi richiama e mi dice di essere rimasto bloccato nel traffico, sicuramente ha il silenzioso al telefono e non si sta accorgendo che lo sto chiamando. Forse dovrei tornare al bar ad aspettarlo. Magari se arriva e non mi trova si preoccupa" 

Claudio pronuncia un sacco di parole velocemente, neanche se ne rende conto

"Clà"

E poi il silenzio, non più alcuna parola fin quando non arrivano nei pressi dell'ospedale, si catapulta fuori dalla macchia e corre dentro. 

Panico totale.

Blocca il primo infermiere che trova e gli mette le mani sulle spalle per avere la sua attenzione

"Dove sono?" Grida con la voce che inizia a diventare impastata

"Mi scusi, chi cerca?"

"C'è stato un incidente, mi devi dire dove cazzo sono"

Fortunatamente arriva Paolo a fermare l'ira di Claudio che sta prendendo il sopravvento. Seguono le indicazioni dell'infermiere. Ha detto che i bambini sono in pediatria, al quinto piano. Possono andare solo da loro perché invece Mario è già in sala operatoria, lo hanno operato d'urgenza per un trauma cranico.

Claudio ha perso il lume della ragione, se non ci fosse Paolo a trattenerlo spaccherebbe i pulsanti dell'ascensore che tarda ad arrivare, così come spaccherebbe i vetri dei distributori contro i quali ha iniziato a tirare pugni.

L'ascensore si ferma, lo schermo indica che sono arrivati al quinto piano. Le porte si aprono mostrando le pareti colorate della pediatria, decorate con personaggi Disney, fiori, arcobaleni e animaletti.

Camminano lungo il corridoio e si fermano a cercare informazioni. Si precipitano verso la stanza indicata e trovano Vittorio da solo, seduto su un lettino con accanto due infermiere che lo medicano.

Il piccolo ha il volto sconvolto, è impaurito e scoppia a piangere appena vede il suo papà. Claudio manda via tutta a sua rabbia in un secondo, si avvicina e gli prende la mano per tranquillizzarlo

Momenti nostri (parte 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora