Capitolo 11

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"Buongiorno maestra, possiamo??" chiede Mario sulla soglia della porta dell'ufficio della maestra dei suoi bambini

"Certo, accomodatevi pure"

E così fanno, prendendo posto sia lui che Claudio sulle sedie di fronte alla scrivania della donna.

"Vi spiego subito perché vi ho fatti venire" inizia lei "Come saprete, alcune classi hanno aderito ad un progetto che prevede un legame con una scuola inglese parallela. Stiamo creando una sorta di relazioni epistolari tra gli alunni per stimolarli e anche come esercizio nella scrittura. Ne eravate al corrente giusto?"

"Sì, sì, abbiamo firmato le autorizzazioni" risponde pronto Mario

"Benissimo! Abbiamo fatto sbizzarrire i bambini facendoli sentire liberi di scrivere quello che volevano e alcuni si sono proprio dedicati. Tra questi ci sono anche Silvia e Vittorio e mi sembra un peccato tenervi all'oscuro di quello che hanno scritto. Ai bambini avevamo detto che i genitori non avrebbero letto per farli sentire più liberi e tranquilli però alcune lettere sono troppo belle e divertenti e le stiamo consegnano, anche perché all'altra scuola mandiamo la traduzione inglese e non l'originale. Quindi magari non dite ai bambini che li avete letti perché potrebbero poi condizionarsi per i prossimi"

"Va bene, lo conserveremo senza far sapere nulla. Grazie!"

Verona, 30 Novembre 2026

Ciao Alessia,

io mi chiamo Silvia. La maestra ha detto che diventeremo amiche di penna, non ho mai avuto un'amica così ma l'idea mi piace e a te?

Ho da poco compiuto otto anni e frequento la terza elementare. Sempre la stessa maestra ha detto che siamo coetanee quindi anche tu dovresti avere otto anni. Quando fai il compleanno? Io il 17 novembre.

Ci ha detto di scrivere quello che vogliamo per farci conoscere e anche che voi avreste fatto lo stesso.

All'inizio non sapevo cosa raccontarti poi però mi è venuto in mente di parlarti di me e della mia famiglia che è la cosa che più mi piace della mia vita forse anche perché è la mia vita!

Ti dico già che non è la classica famiglia tipica per non spaventarti e ti dico anche che è troppo SUPER!!!

Inizio!

Allora, io ho due papà super fantastici, uno si chiama Mario e l'altro Claudio, ho un fratello gemello di nome Vittorio e una mamma che si chiama come me solo che non c'è più perché è diventata un angelo quando io e mio fratello eravamo ancora piccoli. Fino a circa un anno fa faceva parte della nostra famiglia anche Kimera, che noi chiamavamo KIM, una cagnolina dolcissima che però era diventata vecchietta e ha raggiunto mamma in cielo. Aveva quasi quindici anni, siamo stati tutti malissimo quando se n'è andata perché le volevamo tantissimo bene ma quello che ha sofferto più di tutti è stato papà Mario. Lui l'ha praticamente vista nascere, noi altri invece siamo venuti dopo, quando loro già si conoscevano.

Non voglio raccontarti cose tristi però quindi cambio discorso.

I miei papà sono bellissimi, i maschi più belli del mondo!!! Dopo di loro viene il mio fratellino (anche se a lui non gliel'ho mai detto perché altrimenti poi si vanta), poi vengono tutti i miei zii, i miei nonni, zio Paolo che non è proprio uno zio ma noi lo chiamiamo così e poi tutti gli altri.

Io abito a Verona anche se sono mista, un po' veronese un po' romana e un po' salentina, ma questa è una storia un po' lunga, se ti va poi te la racconto in una prossima lettera.

Momenti nostri (parte 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora