Capitolo 2

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Le gambe di Claudio non reggono più, si siede e aspetta che qualcuno gli porti notizie del suo uomo. Ha la testa tra le mani, quasi si strappa i capelli.

Non sa cosa fare, vorrebbe andare dai bambini ma sa che non sono soli e allora decide di rimanere a pochi passi da Mario.

Qualche minuto dopo un infermiere lo informa che stanno per portare la bambina in sala operatoria.

Chiede notizie riguardo l'intervento del suo compagno appena qualcuno esce dalla sala operatoria e lo informano che l'operazione durerà ancora qualche ora.

Raggiunge la piccola che non aveva intenzione di muoversi prima del suo arrivo e convince i medici a farlo entrare con la bambina, accettano perché la piccola sarà sottoposta ad anestesia locale e quindi probabilmente sarà sveglia.

"Papi rimani qui con me?"

"Si amore, non mi muovo da qua, tu stringimi la mano se hai paura" e appena pronuncia questa frase sente la piccola che stringe con tutte le sue forze. Le accarezza il viso e prova a distrarla mentre sente che i medici si apprestano a iniziare, si sono raccomandati che lui resti di spalle a loro, rivolto solo verso il viso della bambina, l'intervento non durerà molto.

"Sei buffo vestito così" gli dice Silvia con una vocina debole

"Ehi non mi prendere in giro che poi mi offendo" scherza lui "Comunque sì, dovremmo farci prestare questi camici per quando facciamo le torte, così evitiamo di sporcarci sempre come al solito"

"Possiamo usarli come parannanze" dice lei con un filo di voce prima di addormentarsi sorridendo.

Claudio continua ad accarezzarla, le avevano detto che si sarebbe potuta addormentare ma avverte comunque i dottori

"Meglio così, quando si sveglia sarà tutto finito" lo tranquillizzano.

L'intervento non dura più di mezz'ora, la piccola si sveglia mentre la stanno trasportando per ingessarle la gamba e poi si riaddormenta quando si rende conto di stare nella stessa stanza del fratellino.

Nel frattempo a Vittorio hanno messo il collare cervicale perché si lamentava di dolori al collo e appena Claudio se ne accorge chiede subito informazioni, ma lo tranquillizzando dicendogli che non si tratta di niente di grave.

Entrambi i bambini dormono, in camera con loro ci sono i nonni, Paolo ed è arrivata anche Rosita.

È mezzanotte passata e Claudio è nella sala d'attesa della sala operatoria a macinare passi su passi.

Un infermiere lo informa che l'intervento è quasi alla fine, solo dopo l'una però esce anche il dottore. L'operazione è andata bene, lo stanno preparando per portarlo nel reparto rianimazione. Gli ha anche detto essere importantissimo che riesca a superare la notte, ha inoltre diverse costole rotte ma per fortuna non sono stati toccati i polmoni.

Claudio non è riuscito a dire nulla al dottore, è completamente nel panico.

Fortunatamente prima di ricevere queste notizie sia Paolo che suo padre lo hanno raggiunto. Non riesce a mantenersi in piedi da solo.

Ma appena le porte della sala operatoria si aprono e vede muoversi un lettino ritorna in sé. È di nuovo il Claudio forte e lucido. Si avvicina a quel lettino che trasporta Mario, ha la testa fasciata, tubi nel naso, aghi nelle braccia, un macchinario al suo fianco.

Gli prende una mano con delicatezza

"Mario, amore mio, sono qua"

Lo lasciano salire con loro sull'ascensore e lui non smette per un secondo di tenere per mano il suo compagno.

Momenti nostri (parte 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora