Lettera n.8

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Certe persone sono destinate ad incontrarsi, possedersi per un lasso di tempo indefinito e poi prendere strade diverse ma in un qualche modo combacianti.
E' ciò che è successo a noi.
E' come se io e te fossimo i piloti di due macchine diverse, diverse destinazioni ma stesso punto di partenza. Eppure, sul mio navigatore satellitare la tua strada è ancora presente così come la mia nel tuo.

E' così, e forse dovremmo farcene semplicemente una ragione.
A me importerà sempre di te, in un modo o in un altro, e probabilmente tu non ti dimenticherai mai di noi. 
Forse è questa l'unica differenza tra me e te. 
A me importa di te, ma a te importava solo di un noi.

Non so se riesco a spiegare bene il concetto. Io ti ho sempre visto come una persona distinta e separata da me, in seguito c'eravamo noi come coppia. E' come se per te questa distinzione non ci fosse mai stata, è come se per te, anziché me, vedessi solo noi. 
Ecco allora che quando stavamo insieme mi amavi tantissimo, ma quando ci lasciavamo non esistevo più.

Adesso non so se domandi più di me, probabilmente no.
Probabilmente le persone alle quali potresti chiedere ti manderebbero a quel paese.
Forse farebbero bene. 
Ti ho fatto male.
Forse più di quanto ne abbia fatto a me stessa.
Ti ho fatto male e mi dispiace.
Ti ho fatto male e mi sono fatta male.
Ma non dire che non ti ho amato.
Non dire che ti ho preso in giro, perché sappiamo entrambi che non è vero.
E giuro che spero che tu non possa mai capire ciò che ho patito io.
Perché una parte di me, ti ama e lo farà farà sempre.
Ed è esattamente quella parte di me che ha trovato la forza, quella sera di Dicembre dello scorso anno, di lasciarti andare via.
Perché rendersi conto di non amare più la persona con la quale pensavi di passare il resto della tua vita, fa schifo. 
Tanto schifo.
E purtroppo non potevo più continuare in quella situazione, in cui ti baciavo e non avevo più il batticuore. 
Non sai quanto amore e coraggio ci vogliono per guardare una persona che ti ama ancora come se fosse il primo giorno, se non di più, negli occhi e dire: "Io non ti amo più."
Ti assicuro che ce ne vuole tanto. 

E so che magari avrei potuto dire: "Non ti amo più come prima", ma non avrebbe reso bene il concetto. Perché dire in quel modo poteva farti intendere che magari qualcosa si poteva recuperare, che i sentimenti sarebbero potuti riaffiorare ed io so che non è così.
Io so cosa meriti e cosa merito.
Tu meriti qualcuno che ti ami al limite delle proprie forze e anche oltre, e ti auguro di incontrare quel qualcuno e spero che tu ricambierai allo stesso modo.
Io, dal mio canto, merito di amare pienamente la persona con la quale sto e che questa ricambi.
E' questa la combinazione perfetta.
E noi non la rappresentavamo più.
Spero che tu stia bene, e che tu abbia iniziato a fumare di meno. Spero che tu stia riuscendo a dare esami e spero che tu abbia avuto tantissime persone a consolarti dopo la morte del nonno, come non ho potuto fare io, che ti ho mandato un messaggio del cazzo con delle condoglianze che avrei tanto voluto farti dal vivo con tanto di abbraccio. 
Ero così indecisa se mandarti o no quel messaggio.
Mi dicevano: "Fai come ti senti di fare."
Sai, il mio problema più grande era esattamente questo.

Ho risposto: "Io mi sento di saltare sul primo treno, andare a casa sua e abbracciarlo più forte che posso, ma non posso."

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