Mi hanno chiesto la differenza tra voi qual è, se c'è.
Mi hanno chiesto come faccio a dire che a te ancora ci tengo, anche se sono anni che non ci parliamo più.
Mi hanno chiesto di te, con la stessa facilità con cui si domanda: "che giorno è oggi?"
Perché son passati anni, allora nessuno quasi associa il mio nome al tuo.
Sono passati anni e quando parlo di te i miei discorsi ancora non seguono un filo logico, però sono passati anni e dunque dovrebbe essere facile per me rispondere a delle stupide domande su di te.
Allora rispondo sempre allo stesso modo.
Dico che eravamo piccini, che siamo stati insieme negli anni dell'adolescenza. Dico che ci siamo amati e che sei una persona gentile. Dico che sono felice che tu sia felice e che qualora avessi bisogno di me - ma ne dubito fortemente - io sarei qui ad aiutarti.
Onestamente non so cosa mi spinga a provare questo sentimento, sarà quel che c'è stato, mettici un pizzico di nostalgia e che magari davvero non sono in grado di tagliare i ponti definitivamente con la gente. Oppure non me lo spiego.
Quando mi domandano la differenza tra voi...quella la so spiegare.
Sono una persona impegnativa, questo non l'ho mai messo in dubbio. Ho tanti sbalzi di umore e non rispondo mai subito ai messaggi.
Sono immersa nel mio mondo e mi capita spesso di isolarmi e non voler sentire nessuno.
Non sono quasi mai dolce e tendo a voler puntualizzare troppe cose.
Tu hai provato a stare dietro tutto questo. Hai tentato di trovare una soluzione laddove non c'era.
Mi avresti portato la luna, se solo te lo avessi chiesto.
Lui si è messo accanto a me.
Ha accettato questo lato di me.
Mi ha portato la luna, nonostante non lo avessi chiesto.
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Lettere mai spedite
РазноеTutti gli sfoghi che ho scritto negli ultimi due anni, ho deciso di pubblicarli. Non c'è un motivo preciso, a dire il vero. Avevo utilizzato questa storia, rimasta sempre nelle bozze, semplicemente come una sorta di diario. Qui ho detto tutto ciò...