Con quasi le lacrime agli occhi mi si avvicina, vuole ancora avere un contatto intimo con me anche se io non posso continuare, visto che per lei è così doloroso.
D: Victoria, guardati come stai io non posso continuare a farti stare così. Ti voglio troppo bene, vedendoti così sto male anche io.
V: io so che tu con me puoi cambiare, io so di poterti cambiare ne sono quasi del tutto sicura. Basta pensare a come sei con me durante il sesso, sei dolce sei affettuoso come se fossimo due fidanzati novelli.
La guardai e con un sospiro gli feci un cenno di disapprovazione con la testa.
Dopo una delle ultime ragazze con cui sono stato a letto e mi ha fatto prendere una vera e propria cotta non riesco più a provare dei sentimenti per nessuno. Ogni volta che vado a letto con qualcuno mi immagino lei accanto a me, il suo profumo la sua bellezza pura. Forse è anche per colpa sua se adesso io non riesco più trasmettere emozioni attraverso il sesso e sono cupo e senza emozioni come quando sono al di fuori di quel contesto. Prima ero tutto il contrario, la ragazza si sentiva unica con me come se io fossi innamorato. Devo ammettere che io amo qualsiasi corpo femminile ma il suo era unico diverso da qualsiasi che io avessi mai incontrato. Lei si concedeva solo una volta a ogni ragazzo, la sua esperienza con ognuno era diversa da quello precedente. Con lei mi è sembrato di rivivere la mia prima volta, era tutto nuovo, cose da scoprire, provare è molto piacere almeno dalla mia parte.
D: Victoria lo sai io quanto tengo a te, e quanto è diventato difficile per me provare qualsiasi sentimento per chiunque da quando sono a scuola, ma a te lì dimostro e si capisce cosa provo, per me noi due abbiamo un'amicizia e nulla di più.
Allargai le braccia e lei si avvicinò e singhiozzando mi disse quasi un impercettibile grazie.
L'abbraccio si dilungò per un po' di tempo, ne aveva bisogno come anche io.
Volevo stringerla a me e farla stare bene dopo tutto quello che le avevo fatto. Infondo anche io ne avevo bisogno di quel abbraccio.
Mi staccai e ritornai nella stanza con gli altri per continuare le prove, dopo pochi minuti ritornò anche Victoria con tutta la sua perfezione, come se non fosse successo nulla.
Finite le prove uscimmo come al solito tutti e quattro per andare a prendere un caffè o qualcosa da bere al bar.
Arrivati al solito bar post prove intravidi una sagoma familiare, era Sara, la ragazza che mi aveva spezzato il cuore.
Mi sedetti fuori per non stare troppo vicino a lei e a pensare a tutto quello che era successo nella camera da letto una sera di questa estate passata. Mi ritornavano nella mente tutte le sensazioni che mi aveva fatto provare e non dovevo più pensarci e provarle solo vedendola.
Pochi minuti dopo aver ordinato tre caffè e una cioccolata calda un ragazzo si avvicinò a Sara, assomigliava a me la prima volta che l'avevo vista, conosciuta e quando ci ero andato a letto assieme. Quando vidi quella scena guardai meglio all'interno e notai un gruppo di ragazze, dovevo farmi notare da lei o al meglio farla rosicare perché non mi poteva più avere. "Scusatemi devo andare un'attimo dentro a parlare con una mia vecchia amica, torno subito" inventai una scusa buttata totalmente a caso per allontanarmi dai miei amici.
Entrai nel bar rivolgendo solo uno sguardo a Sara che mi notò quasi subito, non volevo farle credere che sarei andato a parlare con lei, quindi, con passo spavaldo mi avvicinai alle ragazze sedute sui tavolini all'interno. Mi avvicinai alla ragazza più carina che c'era al tavolo. Una diciottenne di un metro e settanta almeno penso, o comunque era quello che mi mostrava con quei tacchi, occhi verdi come due smeraldi che brillavano e che li avresti notato da qualsiasi parte del locale, i suoi capelli erano di un color cioccolata che lei aveva raccolto il una treccia a spina di pesce/spiga di grano attaccata alla testa, quella treccia le lasciava scoperto quel suo bellissimo viso acqua e sapone. Aveva un vestito abbastanza succinto che le metteva in risalto il suo bellissimo seno e delle scarpe decoltè nere.
Incominciai a parlarle, non mi interessava molto quello che mi diceva anzi quasi non l'ascoltavo da quanto mi importava ciò che mi dicesse. Io volevo solo scoparmela in quel momento per far vedere a Sara che io l'avevo superata e che potevo stare tranquillamente senza di lei.
Feci alzare la ragazza e la presi per il braccio, mi feci seguire fino al bagno. La presi in braccio e l'appoggiai sul lavandino, chiudo la porta a chiave e le alzo un po' il vestito giusto per riuscire ad andare oltre al bacio, ho bisogno di dimenticarmi la faccia di Sara dalla mente.
Iniziò piano come ho sempre fatto, là ragazza che avevo d'avanti non mi eccitava come doveva essere, ma al solo pensiero di quella bastarda tra le mie braccia mi si irrigidiva come non mai.
Non volevo e non dovevo prolungarmi troppo per ritrovarla li fuori, dovevo far vedere a questa ragazza il mio meglio nel miglior tempo possibile anzi nel minor tempo possibile per farlo.
Dopo neanche un quarto d'ora avevo finito, la ragazza che avevo davanti era appoggiata allo specchio del bagno ancora ansimante, io mi avvicinai a lei per controllarmi il trucco e risistemarmi i capelli come se niente di quello che era accaduto fosse mai esistito.
Aprii la porta lasciandola li da sola, nel ritorno verso al tavolo dai miei amici Sarà "urla" il mio nome. Facendo il più indifferente possibile mi avvicino a lei, non voglio che scopra i miei veri sentimenti, mi saluta come fa con tutti, con il suo solito bacio sulla guancia. Il suo sguardo non è quello che ha di solito è diverso. Questa volta vuole qualcosa da me e io non so cosa.
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Chiaro di luna ~Måneskin~
ФанфикSono Damiano David un ragazzo di 18 anni, innamorato della musica. Ho una band chiamata i Måneskin, siamo quattro componenti: Ethan il batterista, ha 17 anni, ha dei capelli molto lunghi e setosi che lega in maniera sempre diversa durante i concert...