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La verifica? Beh veramente facile, poi con la musica nelle orecchie nulla era impossibile.
Dopo inglese? 2 ore di ginnastica che potevo tranquillamente saltare grazie ad una finta storta ad polso fatta la volta precedente giocando a pallavolo. Quindi quella giornata era quasi inutile visto che l'ora dopo sarei uscito a causa dell'ora di religione. Uscii dalla classe con lo zaino sulle spalle e ripensai alle parole di Sara, non sarei andato, avevo detto che avrei smesso di andare a letto con lei è così farò. Quindi mi affrettai ad andare a ginnastica a guardare, beh, i culi delle mie compagne di classe. Naturalmente la mia giornata non poteva che migliorare, infatti, nel tragitto fino alla palestra incontrai Riley.
L'andai a salutare anche se c'era il suo gruppetto di amiche, mi avvicinai lentamente facendo un entrata di più effetto, anche se non ero ancora molto vicino sentivo il suo profumo entrare nelle mie narici, era così inebriante che mi fece fare anche quasi un mezzo sorriso. Poi vogliamo parlare di lei? Così perfetta che solo venere la dea della bellezza poteva capire. Quando fui più vicino a lei la salutai e le appoggiai le due mani sui suoi fianchi, le diedi un bacio sulla guancia, appena mi staccai la guardai per qualche secondo negli occhi e poi mi staccai e me ne andai senza dirle nulla.
Le due ore più lunghe della mia vita almeno penso, 2 ore di corsa campestre, all'aperto visto che in quella giornata c'era il sole.
Mi affrettai ad andare verso la porta d'uscita ma eccola di nuovo di fronte a me lei, quella che mi voleva tutto per lei, l'arpia, l'ex puttana della scuola, la finta santarellina da una botta e via, semplicemente Sara.
S: a ricreazione non sei venuto con me nei bagni, ti sei perso una bellissima scopata con questo stupendo corpo.
Adesso capisco benissimo quello che prova la maggior parte delle persone a stare con me, rabbia e molto ma molto fastidio con le auto lusinghe. Poi che me ne poteva interessare di una scopata se avevo incontrato Riley, aspetta cos'ho appena detto? Ho rinunciato a una scopata e sono anche contento per aver visto una che non mi scopo nemmeno? Che cosa mi sta succedendo? Sono davvero io? Mi hanno fatto qualche stregoneria nella notte?
D: avevo altro da fare.
Mi girai e la snobbai con 4 semplici parole che credo l'avessero fatta stare un po' male. Un po' mi dispiaceva ma non potevo far creare anche a lei delle false speranze per farla stare male in seguito, era meglio stroncare la relazione dalla base.

D: Sono tornato a casa.
Nessuno rispose, erano di nuovo tutto usciti. E come al solito ero a casa da solo a badare a me stesso come avevo quasi sempre fatto, ormai l'unico momento in cui vedevo la mia famiglia era quando alla sera passavo nel corridoio per andare al bagno a farmi la doccia prima di andare a dormire. Il resto della giornata lo passavo con i miei amici, le ragazze o la maggior parte delle volte con la musica, io e lei da soli uno insieme all'altro, inseparabili.
Mi preparai un panino al volo senza sporcare nulla che dopo dovessi lavare e mettere via.

Ritornai in macchina, dovevo andare da Ethan per fare le prove. Dovevo andare a prendere tutti e tre e poi andare a casa del batterista. Arrivai un po' prima a differenza del mio solito. Quindi scesi dalla macchina e mi andai a sedere su uno di quei muretti nel cortile fuori dalla scuola. Non potevo non ascoltare la musica in quel momento, per pura coincidenza in quel momento dalla mia riproduzione casuale partì una canzone dolce e rilassante, la coincidenza fu che proprio in quel momento il mio sguardo si alzò ed ecco davanti ai miei occhi Riley, era la più bella coincidenza che era avvenuta in quella giornata.
Era strano si stava avvicinando a me, cosa dovevo fare? Stavo incominciando a diventare agitato, nervoso sul modo in cui mi dovevo comportare. Quello non ero io o si, un aspetto molto più nascosto del mio essere che neanche io avevo mai visto, ma una ragazzina era riuscita a tirarlo fuori da me in neanche tre giorni. Il suo passo era calmo e non stava correndo verso di me era rilassata come se niente e nessuna la stesse inseguendo o le stesse facendo del male, che poi era anche vero. Aveva un maglione bianco, dei jeans sbiaditi senza strappi sulle gambe, era troppo per bene quella ragazza per vestirsi un po' più come le altre, ai piedi delle Nike air max bianche, rendevano così tutto il suo outfit un po' più sportivo.
Era ormai davanti a me.
Si sedette vicino a me, ma non parlò, guardava il cielo.
D: ciao
Provai con un saluto sperando che andasse tutto per il verso giusto.
R: ciao
Rispose lei senza rivolgermi anche nessuno sguardo. Il secondo passo che avevo programmato che lei facesse era guardarmi, ma non fu così. Per cercare di farglielo fare scesi dal muretto mi misi davanti a lei allargandole un po' le gambe per cercare di attirare un po' la sua attenzione e anche per avvicinarmi di più a lei e sentire il suo fantastico profumo.
Finalmente ottenni quello che volevo uno sguardo dai suoi occhi giganteschi. Ma non durò per molto questo suo sguardo perché pochi secondi dopo tornò a guardare il cielo.
R: non trovi anche tu che oggi sia una giornata molto particolare, cioè intendo per il comportamento che oggi hanno le persone. Sarà forse il tempo o il cielo che essendo così azzurro ha scombussolato la vita di tutti in questa giornata?
Era sicura nel dirlo, era anche molto seria sull'argomento che stava affrontando, ma non ne capivo assolutamente il motivo per cui lo stava dicendo e anche perché lei era venuta qui per dirmi questa cosa completamente unite almeno all'apparenza.
D:  Riley non te lo so dire, oggi non mi sembra che nessuno sia strano, almeno lo credo.
L'almeno lo credo lo dissi un po' insicuro cosa che non mi succedeva quasi mai anche se sapevo di dire cazzate.
Il suo sguardo tornò finalmente su di me. Ma anche qualcosa di inaspettato.
Mi guardò abbassò quel suo dolce viso e le sue labbra si unirono alle mie. Il suo odore in confronto al suo gusto lo batteva 100 a 0.
Spostai le miei mani sul suo viso per tenerla il più possibile in contatto con me. Inaspettatamente cerco di avere qualcosa in più di un semplice bacio a stampo. Insinuò la sua dolce e vellutata lingua nella mia bocca e la musica che avevo nelle orecchie, una musica dolce e lenta, mi dava il ritmo per baciarla. Mi staccai qualche secondo per guardarla dritta negli occhi, ma appena li vidi, appena vidi la sua dolcezza e tenerezza la tornai a baciare.

Chiaro di luna ~Måneskin~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora