Il ragazzo che era con lei non c'era più se n'era andato, come mai lei non voleva portarselo a letto?
S: Damiano da quanto tempo, non credi anche tu?
D: Sara che cosa vuoi?
S: non ho mai dimenticato quella notte che abbiamo passato assieme noi due, mi sei mancato lo sai?
Ci pensai un po' sul da farsi rimanendo completamente in silenzio, non volevo far trasparire nulla. In fondo lei era la mia Sara ma perché lo stava facendo? Le ero mancato seriamente? Ho voleva solo una scopata? Di una cosa ero certo, del fatto che sarei andato a letto con lei ma limitando i sentimenti e come ha fatto lei, gettarla via appena finito. Il più grande insegnamento che mi aveva dato era proprio di prendersi ciò che si voleva poi buttarlo via visto che già usato.
D: si mi ricordo quella sera, ti andrebbe magari uno di questi giorni di rifarlo?
Non mi importava essere discreto, o le cose si dicono in faccia oppure non si dicono proprio.
La sua faccia quando glielo dissi si illuminò, forse teneva a me o forse ero stato la miglior scopata della sua vita, che era una probabilità che bisognava tenere seriamente in considerazione.
Senza neanche salutarla tornai dai miei amici che ormai avevano già finito di fare il loro spuntino, è finito anche il mio affermai.
T: Damià dove sei stato? E la tipa dov'è finita non è più dentro.
Era seriamente vero la ragazza che mi ero scopato poco prima non era ancora uscita dal bagno, si stava ancora riprendendo. Speriamo visto che era la sua prima volta di non essere andato giù troppo pesante con lei.
D: tranquillo mi ero fermato a parlare con una in più ho incontrato Sara.
Tutti conoscevano Sara e la sua reputazione, ma soprattutto quello che mi aveva fatto. Sapevo che tutti e tre immaginavano quello che era successo con la tipa, ma in questo caso non volevo essere proprio così diretto per non far stare nuovamente male Victoria.
Visto che tutti avevano finito di mangiare e di bere decidemmo che era ormai ora di tornare a casa di Ethan per decidere la scaletta per il concerto della sera consecutiva.
Ormai si sapeva chi avrebbe deciso la scaletta, a Ethan e a Thomas sarebbe andata bene qualsiasi invece a me e a Victoria no, noi dovevamo scegliere dovevamo imporci e far valere la nostra opinione. Ogni volta che dovevamo scegliere una scaletta tra me e Victoria incominciavano sempre delle mini liti per chi avesse ragione, mentre gli altri due ragazzi ci guardavano abbastanza indifferenti su quello che si stavamo urlando addosso. Anche per questo che secondo me una storia tra me e Victoria non sarebbe mai potuta funzionare, entrambi abbiamo due caratteri forti ed anche per questo molte volte ci scontriamo, se litighiamo per una cosa come la scaletta figuriamoci per una relazione di coppia.
Alla fine ogni volta che succedono queste situazioni finiamo per decidere un brano a testa per cercare di mettere d'accordo un po' tutti e due.
Ormai sapevo che sarebbe andata a finire così, entrambi siamo cocciuti e non vogliamo darla vinta all'altro.
Uno squillo proveniente dalla tasca dei miei pantaloni distrasse l'attenzione di tutti dalla scaletta. Presi il telefono dalla tasta e lessi la notifica di un messaggio di Sara. Non potevo aprirlo davanti a tutti, non volevo far sapere agli altri che sarei andato a letto con lei solo per ripicca e per farla star male mi avrebbero tutti dato contro o peggio sarebbero andati a dirlo a lei.
Dopo aver letto il nome rimisi il telefono nella tasta e tornai di nuovo a parlare della scaletta. Un coro delle tre voci dei miei amici si alzò,
V-T-E: chi è?
Dissero in coro.
D: non è che sbandiero proprio sempre le mie conquiste al mondo dei mortali.
Le loro faccia dimostravano il contrario di quello che avevo appena detto.
D: d'accordo ho capito vi racconto la verità, mi ha scritto mia madre per dirmi di studiare per il compito di inglese.
Mentii, dicendo che era stata mia madre a scrivermi, non potevano dirmi nulla e neanche cercare di indagare su nessuna ragazza perché dal loro punto di vista non c'era nessuna.
Appena avemmo finito di scegliere la scaletta me ne andai pensando a cosa fare con Sara o meglio quando darle la botta finale.
Arrivato a casa mi distesi sul letto a scrivere per qualche nuova canzone, anzi adesso che ci stavo pensando dovevo studiare veramente per la verifica del giorno dopo d'inglese.
Non ci pensai molto, girai la pagina del quaderno e incominciai a scrivere canzoni ma questa volta in inglese, per me valeva come studiare una lingua.
Dopo qualche ora di pacchia un altro squillo da parte del telefono, era di nuovo Sara. Cosa dovevo fare? Dovevo farmi ancora desiderare oppure no? Continuare al mia fama da play boy anche con lei oppure no? Farmi vedere interessato o no? Tutte quelle domande che mi vagavano per la testa e più o meno neanche una risposta per nessuna di queste.
Mi dissi tra me e me di lasciarla aspettare per un po' di tempo ancora all'incirca 10/15 minuti e poi avrebbe avuto una mia risposta, non volli nemmeno leggere il messaggio per scoprire che cosa c'era scritto all'interno ed essere incuriosito e quindi risponderle consecutivamente.
Decidi di lasciar stare anche la musica almeno per un po', andai verso il bagno e mi distesi nella vasca per fare un bel bagno caldo, dovevo schiarirmi le idee e l'acqua era la miglior idea tra tutte. Avrei potuto anche bere, ma poi la voglia di sesso mi avrebbe sovrastato e figuriamoci se mi fossi messo a fumare una canna, poi tutto questo non mi avrebbe fatto pensare a nulla anzi mi avrebbe distratto non cercando di capire i miei sentimenti per quella Sara.
L'acqua non mi stava aiutando per niente, avevo bisogno di uscire e prendere una boccata d'aria fresca.
Uscito da casa andai nel parco vicino alla mia abitazione, notai subito un gruppetto di ragazze che sta chiacchierando è una probabilmente più timida quasi al di fuori del cerchio. Le ragazze avranno avuto su per giù 15/16 anni, ne conoscevo una, era la più smorfiosa che mi ero mai portato a letto però con un culo che avrebbe fatto invidia a chiunque.
Appena mi vide si avvicinò a me con tutto il gruppetto e anche con quella ragazza così timida che mi faceva tenerezza.
X: oi Damià, dovremmo rifare un'altra serata come quella di qualche mese fa.
Voleva farsi così grande con le sue amiche, non volevo dargliela vinta, non volevo che venisse presa come esempio, quindi distolsi il mio sguardo dalla smorfiosa alla ragazza più timida. Non la guardavo come una preda ma con uno sguardo diverso che non avevo mai sfoderato a nessuna.
X: sò qua Damià, non dar corda a quella sfigata hai me davanti, goditi questo spettacolo.
Anche se io sapevo di essere quasi sempre più arrogante di lei mi dava parecchio fastidio il suo comportamento quindi tesi il braccio con la mano bene aperta per stringerla a quella cucciola.
D: piacere Damiano.
Alzò lo sguardo un po' impaurita come se dovessi mangiarla.
X: piacere Riley.
Lo disse con una voce così tremolante che mi faceva tenerezza. Ma sono io? Damià torna in te.
Un nome così dolce per una ragazza altrettanto dolce almeno penso. Allungò il braccio, appena lo fece circondai con un braccio le sue spalle e mi incamminai con lei al mio passo lontano dalle sue "amiche".
D: arrivederci.
Lo dissi senza neanche girarmi per vedere le loro faccia sconvolte da quello che avevo appena fatto.
R: dove stiamo andando? cosa mi vuoi fare? Mi disse appena ci distaccano un po' da loro.

STAI LEGGENDO
Chiaro di luna ~Måneskin~
FanficSono Damiano David un ragazzo di 18 anni, innamorato della musica. Ho una band chiamata i Måneskin, siamo quattro componenti: Ethan il batterista, ha 17 anni, ha dei capelli molto lunghi e setosi che lega in maniera sempre diversa durante i concert...