4

250 9 0
                                    

La guardai con uno sguardo ancora più intenerito, pensava che me la volessi portare a letto, che ingenua, non potrei mai fare del male ad una cucciola come lei.
D: stai tranquilla, volevo solo farti vedere adesso quanto rosicano le tue "amiche" e che fra un paio d'ore ti vorranno stare più vicino di quanto non abbiano mai fatto.
Imitai le virgolette per farle capire meglio di che persone erano.
Cercò di aprire bocca per contraddire ma non sapeva su cosa, quindi Riyad la bocca e ci pensò qualche secondo in più.
R: allora grazie, adesso devo andare se no perdo l'autobus.
D: ma rimani un po' più qui con me, ti riaccompagno io a casa fra un po'. Beh insomma ti ho salvato dalle oche quindi...
Lasciai la frase in sospeso e feci gli occhi da cucciolo bastonato.
Mi guardò e fece come una smorfia visto che non aveva voglia di restare con me al parco, quella sua faccia mi fece venire il sorriso sul volto, cosa mi stava succedendo io non sono questo, io sono il Bastardo senza sentimenti che vuole solo scopare e cambiare sempre ragazze. Ma questa piccola mi faceva sorridere e mi faceva essere più responsabile.
R: va bene, ma ricorda che lo faccio solo perché mi hai salvato da quelle arpie.
Feci un sorriso ancora più grande di quello di prima, ero contento che rimanesse ancora un po' con me, mi rendeva umano e fragile, non so se proprio mi piaceva essere fragile ma a me bastava restare ancora un po' con lei per conoscerla meglio.
Ormai era passata un'ora e mezza e lei doveva tornare per forza a casa, il tempo con lei trascorse molto più veloce del normale.
Passammo davanti casa mia per poi andare alla macchina, neanche un istinto da parte mia di portarmela a casa nel mio letto per scoparmela.    Era tutto molto più rilassato, senza nessuna esigenza da parte sua e stranamente neanche da parte mia. Arrivati alla macchina le aprii lo sportello facendola salire, poi lo richiusi e salii anche io in macchina. Probabilmente dai racconti della sua amica non si sarebbe mai aspettato il me di questo pomeriggio, ma uno solo assetato di sesso.
Mi feci spiegare la strada per poi partire, il tragitto non doveva essere troppo lungo anche se speravo nel contrario.
Dopo aver cambiato un paio di volte con la leva del cambio appoggiai la mano sulla sua gamba e spostai per qualche attimo il mio sguardo su di lei per vedere come si comportava, non faceva nulla era ferma, immobile ed irrigidita. Cercai di accarezzarle la gamba per un paio di volte ma non si tranquillizzava, anzi, ancora peggio. Quindi decisi di togliere la mano, con quel movimento si tranquillizzò m'an mano sempre di più, e con le mie domande e il mio carattere che stava dando il meglio di se si tranquillizzava sempre di più.
Stavamo prendendo sempre più confidenza e stava per rilevarmi se fosse fidanzata o no.
R: guarda io abito proprio qui.
Mancava veramente poco per dirmelo ma la sua maledetta casa era di fronte a noi. Si slacciò la cintura e appoggio la mano sul mio sedile, mi diede un bacio sulla guancia e mi sussurrò in un orecchio un grazie e uscì dalla macchina facendo un piccolo accenno con la mano.
Mi fermai a pensare un attimo, perché avevo ancora quel sorriso idiota attaccato alla faccia? Ero contento per un bacio sulla guancia? Oppure ero contento di stare con lei? Cosa mi stava accadendo?
Prima di incominciare a guidare controllai cosa mi aveva scritto qualche ora prima Sara.
S: se vuoi questa sera sono libera se no non lo so nemmeno io quando.
D: se vuoi io adesso parto e arrivò da te tra mezz'ora.
Continuavo ad avere quel sorriso demente in faccia allora ripensando a quel bacio.

Ormai ero a casa da un po' di tempo il messaggio di Sara arrivò.
S: sono già distesa sul letto che ti sto aspettando.
Dovevo andare e prepararmi. Presi le chiavi è una felpa di fretta.

Ero lì davanti a lei ma niente non mi eccitava, ne lei ne il suo corpo era lei o io. Ma ormai ero lì...

Chiaro di luna ~Måneskin~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora