Devi avere la forza di un leone e la quiete di un tramonto per attraversare la vita di tutti i giorni.
-B. Thompson
Questa storia inizia al tramonto.
Il momento in cui il sole, amato da tutti, dà spazio alla luna.La luna, viene spesso sottovalutata.
Dobbiamo però ricordarci che senza essa non ci sarebbe luce nei momenti bui, solo oscurità più totale.Così come l'amore.
"Ginny..." sussurrò il ragazzo che è sopravvissuto uscito per fare una passeggiata.
Lei non rispose.
Ammirava il panorama, un panorama mozzafiato.La piccola di casa Weasley aveva da sempre sognato di andare in spiaggia all'ora del tramonto per vederlo da vicino... E sognare.
E, anche se avrebbe preferito ammirarlo dal vivo, si arrangiava a guardarlo dalla collina vicino casa sua.Si perse nei suoi soliti pensieri: Fred, la guerra conclusa e Harry Potter.
Poi sentii qualcuno sedersi di fianco a lei.
"A che pensi?" le domandò il ragazzo.
"Lo sai a che penso, Harry... insomma è strano non... sapere che Fred, cioè insomma... E George è ancora in camera sua, a piangere dice mia madre. La seconda guerra magica è finita portandosi con sé la vita di persone molto care: Fred, Lupin, Tonks, Moody..." si sfogò."La seconda guerra magica è finita, Ginny."
"E se fosse solamente iniziata?"Sospirarono entrambi e Harry notò finalmente quel meraviglioso sorriso spuntare nel volto di Ginny dopo aver visto il sole calar completamente.
"Andiamo" disse la rossa.
"Va bene" disse Harry alzandosi e aiutando anche lei tendendole la mano.Dopo un interminabile silenzio Ginny si lanciò fra le braccia di Harry baciandolo delicatamente.
Un misto di emozioni sentiva la nostra Ginny. Si sentiva protetta. Si sentiva amata.
E sì, caro lettore, lei lo amava e lui anche. Dimenticavano tutto quando stavano insieme.Lui le sorrise rompendo il contatto.
Poi fece incrociare le loro dita e si incamminarono verso la Tana, ormai, sotto la luna piena."Ginny... ma che diavolo ti è saltato in testa? Sono le 8 di sera!"
"Mamma, ero qua fuori con Harry"
"Sì, lo vediamo" intervenne il padre.I giovani arrossirono vedendo che le loro dita erano ancora intrecciate.
Si lanciarono un'occhiata d'intesa e staccarono il contatto fra le mani."Dai! Su! Venite... È pronto da mangiare" aggiunse poi Molly.
Finito quel che aveva sul piatto Harry salì nella sua camera. Aspettando che Ron finisse il suo pasto.
Ma appena sentii bussare, Hermione si presentò davanti i suoi occhi.
"Oh Hermione...pensavo fosse Ron... cosa succede?" improvvisò.
"Ho bisogno di parlarti"
"Dimmi... Ti ascolto..."
"Beh... ecco io... ehm... Sì beh..."
"Hermione, devo preoccuparmi?"
"Oh no... o forse sì." rispose la riccia.
"Hermione cosa succede?!"
"Si tratta di..." non finì la frase che Ron apparve davanti la porta senza muoversi."Che succede, Ron?"
"Vi ho visti... Tu e Ginny poco fa, dietro l'albero." rispose.
"Che intendi?"
"Non fare il santarellino con me! Io so che stai cercando di possederla." aggiunse tranquillo.
"Ma che cazzo stai dicendo?"chiese cercando di mantenere l'impulso di prenderlo a pugni.
Pensava veramente questo?
"Mi fai schifo" disse disgustato.
"Senti finché lei continua ad amarmi io la amo. Quindi fatti un po' di cazzi tuoi e fine della storia. Hai capito? A nessuno frega niente del tuo parere soprattutto a tua sorella." si infuriò il Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto.
"Senti io ti sto ospitando a casa mia ma Ginny non la devi toccare!"
"Ma se noi continuiamo ad amarci ogni giorno di più, cosa possiamo farci? Ma ti rendi conto di quello che dici?" disse diventando sempre più rosso dalla rabbia.
"Ron non fare così...basta finitela!" si intromise Hermione senza risultati.
"Tu non la devi toccare e questo è tutto. Stalle lontano. Ti ricordo che a casa mia la verginità ha un valore molto sacro." disse il rosso.
"Sì, certo, come no... tua madre ha fatto sette figli!"
"Non mi toccare mia madre! E soprattutto fai arrivare mia sorella vergine al matrimonio"
"Tanto sarò io a sposarla!" aggiunse Harry
"Speraci"
"Vaffanculo!" disse tirandogli un pugno sul naso.
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~Take my hand~ Hinny
FanfictionUn ruggito di gioia si levò dal buco alle sue spalle. Harry rimase a bocca aperta: parecchie mani lo trascinarono dentro la stanza. > gridò Ron, balzandogli avanti e brandendo la coppa d'argento. > Harry si guardò intorno; c'era Ginny che gli correv...