"Non dire mai che sognare è inutile perché inutile è la vita di chi non sa sognare".
(Jim Morrison)
Harry tornò al tavolo insieme ad Hermione, Luna e Neville mentre gli altri aspettavano il cibo.
Harry aveva ordinato un cappuccino e un cornetto alla marmellata di fragole, Hermione una semplice tazza di tè con dei biscotti alla vaniglia, Luna una ciambella ripiena di cioccolato e un bicchiere di latte,
e Neville un caffè e dei biscotti al cioccolato.Aspettarono gli altri per iniziare a mangiare. Ginny si avvicinò e poggiò il suo piatto sul tavolo, accanto a quello di Harry e si sedette.
Aveva ordinato un cornetto al cioccolato e una tazza di tè.
Harry la guardò ghignando.
Lei sbuffò e disse: "Tieni, assaggia..." E poi gli passò il cornetto alla Nutella.
Lui lo morse e poi lo ripassò a Ginny.
"Buono..." disse solo.
Lei sorrise.Arrivarono Ron e George.
Ron ordinò un cappuccino, una brioche, una cioccolata calda alle mandorle e un cornetto al miele, George, invece, prese due muffin e un Caffè - latte.
Finito ciò che avevano sul piatto si alzarono e andarono nelle camere."Ehm... George... dovrei parlarti." disse Il-Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto.
"Sono qui!"
"Da solo..."
"Ehm... Ragazzi... Vi dispiace..?"
Ron sbuffò, Neville capì e spinse il primo fuori dalla porta.
"Anzi... Neville!" urlò Harry prima che chiudesse la porta.
"Sì?" sbucò fuori.
"Devo dirlo anche a te."
"Okay." E entrò lasciando Ron fuori"Che ci devi dire?"
"Allora... ehm... domani è l'anniversario mio e di Ginny e vorrei portarla in un luogo speciale... Per dirle una cosa... importante."
"Ovvero? " chiese curioso George.
"Non vi interessa!" rispose.
"Ti consiglio di portarla in un ristorante." disse Neville.
"Troppo semplice. A Ginny non piacciono le cose semplici." disse George.
Harry annuì.
"Potresti portarla a Hogsmead."
"Sarebbe un'idea..."Continuarono a parlare per un po' di tempo e, quando finalmente ebbero deciso il luogo ideale, Neville chiese:
"E perché hai chiamato noi?"
Harry spiegò le sue intenzioni e all'ora di pranzo scesero al ristorante.Trovarono un volantino per terra e George si abbassò per prenderlo.
C'era scritto:*Festa dei 50' anni di Thofen Ithovs Feivild. Stasera dalle 18:30 alle 00:30.
Si pregano gli inquilini di partecipare.*Non sapevano se l'avrebbero fatto, volevano aspettare il giudizio delle ragazze.
Appena anche queste scesero si sedettero al ristorante.
Ordinarono da mangiare e quando il cameriere se ne andò cominciarono a parlare..."Avete sognato qualcosa? Ieri... Prima di scappare dalla Tana" disse George per spezzare il silenzio.
"No." disse diretto Harry.
Ginny lo guardò torva. Non gli credette. Era dalla sera prima che non si confidava con lei. Che negava i suoi dolori alla cicatrice. E, nonostante l'avesse sorpreso varie volte a massaggiarsela, lui mentiva.
Mentre Ron raccontava il sogno in cui faceva amicizia con un leone Ginny continuò a guardarlo male."Cosa c'è?" le sussurrò Harry.
Non rispose. Distolse lo sguardo. Lui fece lo stesso.
Poi arrivò il cameriere con i pasti.
Entrambi non parlarono.
In tutto il tavolo calò il silenzio.
Ancora una volta per spezzarlo George parlò: "Poco fa abbiamo visto un volantino per terra"
"Sì, giusto!" affermò Neville.
"Quello là dietro?" disse Hermione indicando dietro la testa di Luna.
"50' anni di Thofen Ithovs Feivild" lesse Luna con la sua solita voce sottile"1° Novembre alle 18:30"
"Stasera" disse Ron.
"Sì." disse freddo Harry.
"Ehm... volete andarci?" domandò Neville.
"Non ci ha ancora invitate nessuno!" disse Hermione girandosi verso Ron.
"Oh, ehm... giusto... Luativadveniealafstacnme?!" Neville parlò così velocemente che non si capì niente.
"Cosa?"
Lo ridisse, scandendo per bene le parole: "Ehm.. Ti va di... venire alla festa...ehm..con me, Luna?
"Ne sarei onorata, Neville" rispose.
Un sorriso imbarazzato si dipinse sui loro volti.
"Ehm... perfetto! La prima coppia si è formata!" esclamò Ron facendoli improvvisamente arrossire
"H-herm-ione ti andrebbe di..." balbettò poi.
Hermione esitò ma poi lo interruppe "Certamente, Ronald."
George guardò Harry e Ginny che ancora non avevano aperto bocca se non per mangiare. Sbuffò.
"Ginny!" Lei saltò in aria.
"Cosa c'è?" disse distogliendo lo sguardo fisso nel vuoto.
"Vuoi venire alla festa con me?" esclamò George alzandosi dalla sedia.
Harry alzò gli occhi che prima guardavano le sue mani giocherellare sul tavolo per il nervosismo.
George gli ammiccò e Harry inarcò un sopracciglio.
Tutti li guardavano.
Ginny non rispose, era... confusa.
"Ehm.. no." esclamò Harry scattando in piedi.
"Perché no?" chiese lui innocuo.
"Lei verrà con me. Che ti piaccia o meno" rispose.
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~Take my hand~ Hinny
FanfictionUn ruggito di gioia si levò dal buco alle sue spalle. Harry rimase a bocca aperta: parecchie mani lo trascinarono dentro la stanza. > gridò Ron, balzandogli avanti e brandendo la coppa d'argento. > Harry si guardò intorno; c'era Ginny che gli correv...