5. Scoperta

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《Mari... tutto bene?》

Tornai di corsa in camera mia e mi chiusi dentro.

《Marinette, ti prego aprimi!》
《N-non posso!》
《Cosa c'è di tanto importante la dentro?》
《QUALCOSA CHE NEMMENO TI IMMAGINERESTI》
《Fammi almeno tentare!》
《Hai tre tentativi. Poi... t-te ne andrai》
《Boh... foto mie?》
《A-anche ma non c'entra!》
《Mmh... stai finendo di cucire un vestito?》
《No... hai già perso 2 tentativi》
《Non so...》

Lo sentii mugugnare per lo stress.

《... un gran casino!》
《V-vattene... n-non hai indovinato》

Non sentii dei passi allontanarsi.

《V-VATTENE!》

La piccola Emma si svegliò per le mie urla ed emettè dei vagiti.

《Ma che cosa hai nascosto la dentro?》
《ADRIEN VATTENE. ORA》

La bambina cominciò piangere.

《MARINETTE DUPAIN-CHENG STO PER SFONDARE LA BOTOLA》
《PROVACI!》

Ci misi sopra qualche mobile per bloccarla.

Presi in braccio la piccola Emma.

《Ninna nanna
Ninna oh
Questo amore a chi lo do
Lo do a te finché vivrò
Solo te io amerò~》

Emma si calmò e cominciò a ridere, spensierata.

Notai che aveva un boccolo color grano in testa e sorrisi.

《Ora torna a dormire piccola mia...》

E si addormentò, come un angelo.

Sentii qualcosa alle mie spalle aprirsi di scatto, così come mi girai io con in braccio la bambina.

Vidi due occhi verdi e curiosi che guardavano dalla fessua creata sfondando la botola.

《... chi è quella bambina?》

Rimasi congelata sul posto.

Emma si svegliò di nuovo e, riconoscendo suo padre dalle foto, rise gioiosamente.

La dondolai per farla addormentare nuovamente.

《Ssssh... Emma, torna a dormire...》
《Gna~!》

Mi guardò con i suoi vispi occhi azzurri e sorrisi teneramente.

《Marinette, non ignorarmi. Rispondi》

Mi girai a guardarlo, presi tutto il coraggio che avevo in corpo e gli dissi tre semplici parole.

《È tua figlia》

Avevo delle lacrime che scorrevano lungo le mie guancie, ma sorrisi e tornai ad occuparmi della piccola.

Uscirono fuori Tikki e Plagg ed accompagnarono al piano inferiore Adrien, che intanto era rimasto con un espressione scioccata.

《Vuoi che ti canti un'altra canzone?》
《Gna~!》
《Va bene... Silent night
Holy night
All is calm
All is bright
Round yon vergin
Mother and child
Holy infant so
Tender and mild
Sleep in heavenly peace
Sleep in heavenly peace~...》

Emma rise, ma evidentemente non aveva più sonno.

Appoggiai la bambina nella culla per qualche attimo, giusto per spostare i mobili.

Poi la ripresi in braccio, le diedi un bacio in fronte a scesi al piano di sotto.

Adrien si girò di scatto e si alzò in piedi.

Presi al manina di Emma in mano.

《Fai "ciao" a papà...》

Lei rise allegramente mentre le muovevo la mano.

Adrien si avvicinò a noi, io rimasi immobile.

(AVVISO: Da qui la punteggiatura per iniziare un discorso cambierà, poiché ho cambiato cellphone quindi non ho più la tastiera Samsung. Continuate a leggere!)

Si mise davanti a me, mi prese il viso con le mani e mi baciò dolcemente.

Un brivido di emozioni mi travolse lungo la spina dorsale, quasi a far scivolare via ogni preoccupazione.

<<A-adrien... i-io... n-non so c-cosa dire... >>
<<Allora non dire niente. Devo andare, tra poco ho un servizio fotografico>>
<<Ciao... >>

Lo guardai uscire di casa.

Emma rise quando mi vide in quello stato.

<<Ehi, piccolina, che ne pensi se adesso guardi la mamma com'è brava nei videogiochi?>>
<<Gna~! >>
<<Andiamo, piccola combattente!>>

Ridacchiai e mi sedetti sul divano con, in braccio, Emma.

Feci tante partite, mi sentivo piena di energia.

Ma mai al telegiornale mi sarei aspettata una notizia simile.

Mrs. AgresteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora