4. Parto

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Passarono alcuni mesi, la pancia era lievitata lentamente ma visibilmente.

Mi ricordo che, al settimo mese, feci una conversazione con Alya.

Mi ricordo che, al settimo mese, feci una conversazione con Alya

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Toccai la pancia e la sentii muoversi

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Toccai la pancia e la sentii muoversi.

Sorrisi e continuai cosa stavo facendo.

Passai il resto della gravidanza tranquillamente, ed arrivò il giorno del parto.

《Ehm... MAMMA, PAPÀ, PRENDETE LE VALIGIE》

Corsimo all'ospedale, tutto abbastanza tranquillo.

Dopo alcune ore, finalmente posso prendere in braccio la mia piccola Emma.

《Ciao piccola...》le sfiorai il nasino con un dito.

Lei mi sorrise riconoscendo la mia voce, ed io piansi dalla gioia.

La strinsi nelle mie braccia, era così piccola.

《La mia Emma...》

Qualche giorno dopo...

Decisi di aiutare i miei in pasticceria durante le vacanze estive.

《Tikki, Plagg, potreste occuparvi di Emma per un po'?》
《Ok》
《Va bene》

Scesi al piano inferiore per occuparmi della pasticceria.

Mi ritrovai davanti Adrien che mangiava di gusto un croissant.

Impallidii e mi nascosi dietro la porta.

Sembrò accorgersene, poiché sentii un mugolio incuriosito e dei passi avvicinarsi.

Corsi in cima alle scale e mi chiusi la porta alle spalle.

Scivolai con la schiena sulla porta  e chiusi gli occhi per rilassarmi.

Sentii un leggero bussare alla porta, smisi di respirare per qualche secondo.

《Marinette?》

Non gli diedi nessuna risposta, rimasi in silenzio.

《Marinette, so che sei lì. Sei scomparsa all'improvviso! Si può sapere che è successo?》il suo tono di voce era calmo.

Anche se provava a rassicurarmi mi venne solo un groppo alla gola che non mi permise di parlare.

Sentii uno struscico attraverso la porta.

《Posso stare così all'infinito. Voglio solo una semplice risposta》

Rimasi in silenzio.

《Rispondi sì o no: sei scomparsa per un mio comportamento?》

Non sapevo assolutamente come rispondere.

Effettivamente se quella sera non avessimo fatto l'amore non sarebbe nata Emma, ma nemmeno se Alya non avesse bucato i preservativi.

《I-io... n-non lo so... n-non so c-cosa rispondere...》
《Ti prego... ho bisogno di una risposta》

Ci pensai bene su, ed alla fine mi decisi.

《... sì...》

Mentii, così da toglierli quella pena.

《Posso cambiare ma ti prego torna a scuola! Si comportano tutti in modo strano da quando sei andata via... compreso me...》

Mi stava implorando? Decisamente sì, anche se i motivi erano a me ignoti.

Mi diressi verso camera mia.

Aprii la botola e vidi Emma svolazzare in giro per la stanza.

Sorrisi ed entrai in camera, chiusi la botola dietro di me.

《Emma, amore, è ora della poppata!》

Lei mi si fiondò tra le braccia, mi sedetti sulla chaise-lougue e cominciai ad allattarla.

《Mari, sei brava come mamma!》
《Grazie Tikki, ne vado fiera!》

Le feci fare il ruttino e la misi nella culla a dormire.

Misi la rete e tornai al piano inferiore.

Ma mai mi sarei aspettata che lui mi stesse aspettando in fondo alle scale.

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Angolo me

Tantantaaaan

Ok la smetto XD

Piaciuta questo capitolo?

Spero di sì.

Eh... vabbe ciauuuuuuu!

Mrs. AgresteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora