Buonasera! Vi avevo promesso che avrei aggiornato prima della fine della scorsa settimana, ma purtroppo tra i vari impegni sono riuscita a farlo solo oggi.
In compenso ho scritto molto di più, sperando di farmi perdonare ahah
Vi auguro una buona lettura e vi faccio i miei più cari auguri (anche se in ritardo) xx—————
Mr. Styles notò che gli occhi della ragazza non smettevano di fissarlo. Andavano su e giù lungo la sua figura snella, mentre con una mano si sorreggeva alla porta in legno bianco di casa Collins.
Elèna stava ansimando, il petto si alzava ed abbassava troppo velocemente tanto che Harry stesso si spaventò. -Ero seduto a tavola con i miei genitori quando mi sono accorto che non era quello il posto in cui volevo trovarmi.- Il tragitto che divideva le case dei due giovani non distava molto, ma a vedere l'aspetto di Mr. Styles e a sentirne la voce, Elèna capí subito che era arrivato a piedi. -Ho corso fin qui senza fermarmi nemmeno un attimo. Ho chiesto a più di dieci passanti e tre negozianti dove potessi trovarla. Tutti mi hanno guardato come se fossi matto e probabilmente è ciò che pensa anche lei in questo momento, ma non mi importa.- La camicia bianca di Harry era in parte uscita dai pantaloni, tanto aveva corso, ma a lui non interessava apparire perfetto agli occhi di Elèna, sapeva che lei non lo avrebbe giudicato, e forse era quello il motivo per cui era stata proprio lei la prima persona che aveva sfiorato i suoi pensieri ripensando alla discussione con Adeline. -Non so come nè perché, ma ho sentito questo forte bisogno di vederla nuovamente e di parlarle, perché lei, Miss Collins, è l'unica con cui mi sento di poterlo fare ed è anche l'unica con cui vorrei stare in questo preciso istante.- Quando finì di parlare vide cambiare repentinamente l'espressione sul volto di Miss Collins, come se quelle parole l'avessero colpita particolarmente, come se fosse rimasta stupita dalla semplicità e dalla sincerità con cui erano state pronunciate.
-Elèna, tutto bene?- Dal lungo corridoio che portava all'entrata principale si udì la voce di Mrs. Collins che non vedendo tornare la figlia, si era affrettata nell'andare a controllare la situazione. -Ele...- Non appena vide Mr. Styles poggiato allo stipite della porta, ansimate e la figlia immobile sull'uscio di casa si bloccò e sorrise. -Oh, scusatemi, non volevo interrompere.- Disse guardando la figlia che continuava a tenere lo sguardo fisso sulla figura del giovane. -Pensavo fosse successo qualcosa ma vedo che va tutto bene. Torno in cucina, buona giornata Mr. Styles.- La donna saluto Harry con un caldo sorriso e spostò lo sguardo sulla figlia sperando di poter incontrare i suoi occhi, ma non accadde.
Harry ricambiò educatamente il saluto e Jocelyn scomparve fra i corridoi della casa.
Mr. Styles non sapeva cosa fare in quel momento. Elèna continuava a guardarlo quasi sconvolta, come se non potesse credere che tutto ciò che aveva davanti fosse reale. -Non era mia intenzione turbarla con le mie stupide parole, Miss Collins. Speravo solo potesse ascoltarmi e consigliarmi.- Ammise senza proferire altre parola ma continuando a cercare gli occhi della ragazza.
Elèna si rese conto che non era educato lasciare un gentiluomo sulla soglia della porta e per di più senza proferire parola per tutto il tempo, ma le sembrava tutto così surreale. -Io...io non mi aspettavo una visita del genere.- Disse schiarendosi la voce. -Non vorrei sembrarle scortese, ma per quale motivo è qui?- Forse nel tentativo di non voler risultare scortese, lo fu ugualmente, ma in quel momento non riusciva a pensare ad altro se non alle parole del giovane e a ciò che aveva fatto per raggiungerla.
-Se non è un momento adatto posso anche andare via e passare un'altra volta.- Rispose Harry sentendosi in imbarazzo.
-No!- Esclamò a voce fin troppo alta. -No, non vada via.- Ripetè abbassando il tono di voce.
-Se avete bisogno di parlare, la ascolto volentieri.- Concluse la frase con un sorriso cercando di recuperare il gesto scortese di prima. -Entri pure, potremmo metterci in salone.- Disse poi Elèna scostandosi dall'entrata e facendo spazio al ragazzo.
Il volto di Harry si illuminò quando vide che Miss Collins si era mostrata disponibile ad ascoltare le sue parole. Da come lo aveva guardato tutto il tempo, aveva creduto che lo avrebbe cacciato via, sbattendogli la porta in faccia. -Siete molto gentile e mi dispiace essere venuto qui senza alcun preavviso. Non era mia intenzione disturbare il suo pranzo.- Si scusò mentre la ragazza lo accompagnava verso il grande salone.
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Burning flame || H.S.
RomanceEra il febbraio del 1922 quando Miss Collins, figlia di una famiglia benestante londinese, vide per la prima volta quel giovane di cui tutta Londra parlava negli ultimi tempi. Come ogni domenica mattina Elèna era solita sedersi su una panchina sott...