Prologo

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Londra, 15 giugno 1922

Gli occhi di lui non le erano mai parsi privi di luce. Non erano occhi comuni, ma non era per il loro colore che li aveva trovati sempre così dannatamente ipnotici e affascinanti.
Sapeva bene che lui non l'aveva mai notata, o perlomeno, non come l'aveva fatto lei.
Non era un tipo che passava inosservato. Ovunque Elèna si trovasse riusciva sempre a percepirne la presenza. Sapeva che lui era lì ma sapeva anche che nemmeno quella volta le avrebbe rivolto la parola.
Camminava come se non ci fosse alcuna forza di gravità a tenerlo attaccato al suolo: era delicato ed elegante. Le gambe lunghe e snelle erano in totale armonia con il resto del corpo.
La ragazza conosceva a memoria ogni suo lineamento e a volte questo la terrorizzava. Non voleva che la gente attorno notasse quanto stravedesse per quel ragazzo, lo stesso che amava un'altra donna. Aveva occhi solo per quella fanciulla con i capelli color oro che gli sedeva sempre di fronte o con la quale faceva lunghe passeggiate.
Non guardava nessun'altra se non lei, ed Elèna questo lo sapeva ed era ciò che più la faceva soffrire.
Non importava quanto cercasse di farsi notare, lui non l'avrebbe mai vista, non come vedeva la ragazza dai lunghi capelli dorati.
Elèna lo avrebbe trovato anche in mezzo ad una moltitudine di gente tanto ne era attratta; un'attrazione che andava oltre al piacere estetico.
Sentiva qualcosa bruciarle dentro, nel profondo del petto, come un fuoco che solo lui sapeva accendere e del quale solo lui, probabilmente, sarebbe riuscito ad alleviarne il dolore. Ma più il tempo passava, più lei si convinceva che quel fuoco non si sarebbe mai spento, arrivando a bruciare anche la parte più profonda che rimaneva della sua anima.

Quella mattina di primavera lui indossava un completo che Elèna non aveva mai visto: era più pretenzioso del solito, ma non per questo meno bello degli altri. Amava lo stile di quel gentiluomo, che sapeva sempre come distinguersi da chiunque altro. Portava una giacca di un verde acqua con dei ricami floreali che spaziavano dal giallo al rosa e all'arancione. C'era anche il tocco del marrone dei ramoscelli e del verde delle foglioline. I pantaloni, che segnavano ogni forma delle sue gambe, richiamavano gli stessi colori e motivi della giacca. Sotto portava una camicia bianca che alla luce del sole lasciava intravedere un leggero strato di pelle. I suoi capelli erano perfetti come sempre, incorniciavano il viso risaltandone ogni particolare.
Il cielo di Londra era azzurro e privo di nuvole. L'estate stava per arrivare anche in quella città da tutti considerata  grigia, triste e piovosa.
Gli occhi del ragazzo sembravano risplendere ogniqualvolta incontravano i raggi del sole, che brillava in alto. Verdi, come la pietra che la madre di Elèna portava al dito regalatale dal marito il giorno del suo trentesimo compleanno.
Al fianco di lui, camminava una delle più facoltose ragazze londinesi, Miss Adeline Robinson. Una fanciulla bellissima, gentile ed educata.
Una leggenda narrava che i suoi capelli fossero stati intinti nell'oro tanto risplendevano. Usava tenerli sciolti, lasciandoli ricadere lungo la schiena.
Il suo abito era molto pregiato, di un rosa antico che si fondeva perfettamente con il colorito e i delicati tratti del suo volto.
Le abbracciava ogni curva del corpo e le maniche velate le ricoprivano le braccia fin lungo i polsi. Sulla testa portava un cappello che richiamava il colore dell'abito e al collo una lunga collana di perle che le arrivava di poco al di sotto del seno.
Elèna la guardava e si rendeva conto di quanto meravigliosa fosse e del perché Mr. Styles avesse occhi solo per lei.
Era impossibile non notare una fanciulla come Adeline.
La mano di lui poggiava delicatamente su quella di Miss Robinson mentre ridevano passeggiando nel viale alberato dove ogni domenica Elèna si fermava a leggere un libro. E dove per la prima volta vide Harry.
Era così innamorato che la ragazza era quasi gelosa di non poter avere qualcuno al suo fianco che la guardasse come Harry guardava Adeline, con occhi che bruciavano d'amore e di passione per la sola donna che avesse mai amato.
Erano ormai diversi mesi che i due si frequentavano e in città correva voce che di lì a poco sarebbe arrivato anche un matrimonio, ma nessuna delle due famiglie aveva mai dato una conferma.
Harry Styles era l'unico uomo per il quale Elèna avesse mai provato un sentimento così forte senza averlo mai conosciuto davvero.
Non aveva mai avuto una storia, nonostante anche lei fosse una fra le più belle fanciulle di tutta Londra e appartenesse ad una famiglia benestante.
"Aspetto il grande amore. Quello che mi faccia tremare le gambe e bruciare il cuore." rispondeva ogniqualvolta le si chiedeva perché non avesse ancora trovato un compagno.
Era stata da sola per così tanto tempo e aveva visto finire tante storie, che oramai sapeva bene chi voleva e chi non voleva al suo fianco. Mr. Styles era sicuramente ciò che più desiderava dal primo momento in cui i suoi occhi lo videro camminare lungo il viale alberato.
Tutto ciò che sentiva per quel giovane lo annotava su di un diario, per non dimenticare mai le sensazioni che provava quando lo vedeva passeggiare per le strade della città.
"So che è sbagliato amare qualcuno che non si conosce.
So che è sbagliato desiderare l'uomo di un'altra donna, ma io provo per lui ciò che i poeti hanno sempre scritto nelle loro poesie: quel sentimento di appartenenza incondizionata, quella fiamma che arde dentro, senza mai spegnersi.
Ogniqualvolta i miei occhi incontrano il suo viso, il mio cuore accelera e sento il fuoco ardere sempre più dentro me.
Non so se questo sia amore, ma so che è ciò che più ci si avvicina."

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N.B. Tutti i soggetti, luoghi e tempi sono frutto della mia invenzione o si avvicinano leggermente alla realtà

Burning flame || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora