Inghilterra vittoriana, residenza Phantomhive.
«Sebastian!» la voce squillante del giovane Conte Phantomhive risuonava in metà della magione quella mattina. A soli 13 anni di età, Ciel Phantomhive era già un signore in piena regola. Il suo passato è ben noto a tutti... ma non questa particolare vicenda. Perché? Beh, lo scoprirete solo alla fine. Quel giorno Sebastian era stato parecchio impegnato con le faccende domestiche... era un maggiordomo eccellente, meticoloso in ogni minimo dettaglio di ogni sua singola azione. Prevedeva tutto, sapeva sempre tutto, impeccabile e perfetto. Un vero diavolo di maggiordomo, si potrebbe dire. Ma tornando alle sue faccende domestiche... avevano dei nomi specifici, ed erano Finnian, Baldroy e Mey Rin. Ogni loro guaio era un lavoretto in più per il maggiordomo. Un servizio di piatti da sostituire, un intero giardino dal quale estirpare erbacce ormai diventate una giungla o peggio ancora da ricostruire nel caso fosse andato a fuoco... come di solito lo era la cena. Quei tre si mettevano d'impegno raramente...
«SEBASTIAN!!!»
Insieme a Sebastian, anche la posta era in ritardo. Qualche giorno prima il Conte fu avvisato dai seguaci della Regina che presto sarebbe arrivata una lettera, per essere precisi proprio quel giorno, e Ciel non stava nella pelle all'idea di dover svolgere l'ennesimo incarico della Regina. Non perché gli piacesse, ma perché prima se lo levava da davanti, meglio era per lui. Era seduto nel suo studio sulla sua comoda poltrona in pelle, con una gamba accavallata sull'altra sotto la scrivania. La luce del sole splendeva sulle sue guance dalla carnagione pallida e il suo unico occhio esposto (che trasmetteva un'evidente espressione adirata), blu come il più limpido dei pozzi, rifletteva l'immagine delle scartoffie sparpagliate sul tavolo davanti a lui.
La porta imponente dello studio, finalmente, si aprì «Mi scusi per averla fatta aspettare, signorino. Abbiamo avuto un piccolo problema col pranzo di oggi». Sebastian sorrideva come al solito, ma la sua palpebra inferiore destra si muoveva da sola, il che la diceva lunga su quel piccolo problema da poco accennato. Lui sapeva sbrogliare qualsiasi matassa... ma anche i demoni finiscono col perdere la loro pazienza. Solo riguardo ad una determinata cosa, Sebastian era capace di portare pazienza, forse illimitata. E sappiamo tutti di cosa si trattasse.
«Allora? Questa lettera?» Ciel batteva l'indice di una mano sulla scrivania mentre con l'altra si reggeva la testa, il gomito impuntato sul bracciolo della poltrona. Il maggiordomo si avvicinò alla scrivania con un carrello, il solito carrello sul quale vi era anche il tè mattutino del Conte. Sistemò il tutto davanti al suo padrone e poi gli passò la lettera, arrivata puntuale come un orologio svizzero anche quella mattina. Vi era riportato il Sigillo Reale in ceralacca, rossa come il sangue. Ciel la aprì senza esitazioni e lesse ad alta voce il contenuto della lettera.
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Buongiorno mio giovane Conte,
Mi duole doverle affidare l'ennesimo incarico che per lei, sono sicura, risulterà noioso. Ma le assicurò che non sarà una perdita di tempo. Come ben saprà, un dirigibile si è schiantato al suolo nel Giugno dell'anno scorso, e in pochi sono sopravvissuti. Sulla lista delle vittime abbiamo un disperso. Pare che una bambina di nove anni fosse su quel dirigibile il giorno dell'incidente e che non sia mai stato ritrovato alcun corpo corrispondente alla descrizione. Ho il presentimento che il nuovo arrivo al Rose Garden Orphanage - a distanza di un anno dalla tragedia - sia lei. Si trova a Cardington, nel Bedfordshire. Quello che vi chiederei è di andare e controllare di persona... ma temo che il proprietario dell'istituto non veda di buon occhio gli estranei e potrebbe reagire in malo modo. Mi giunta voce che sia molto geloso dei suoi orfanelli... la sua fama non è delle migliori. Le consiglio di infiltrarsi come orfano all'interno del Rose Garden Orphanage e solo quando avrà individuato la bambina e si sarà assicurato che sia la stessa sopravvissuta all'incidente dello scorso anno, allora potrà tornare indietro con lei. Avrà a che fare con dei bambini, quindi le consiglio di stare attento a quel che dirà o farà. Anche se lei non è il tipo da lasciarsi mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno dalla sottoscritta, non è così? Spero vi recherete il prima possibile all'orfanotrofio per ottenere le risposte che cerco.
La Regina d'Inghilterra, Alexandrina Victoria.
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«Un orfanotrofio... tch... e che le importa di un'orfana comparsa dal nulla dopo quasi un anno?» al Conte non garbava affatto l'idea di andare in un orfanotrofio. Ma il mistero dietro quella ricerca e la sfida implicitamente lanciatagli dalla Regina gli fecero dimenticare quel filo d'astio che stava tessendo nella sua mente e si rivolse al suo maggiordomo «Hai sentito Sebastian? Una missione tutta per me» la cosa sembrava elettrizzarlo, tanto che espresse il suo primo ed ultimo ordine per Sebastian riguardo a quella nuova missione «Sai cosa? Non mi servi in mezzo a una marmaglia di bambini senza famiglia. Andrò da solo domani stesso e tu ne resterai fuori. Non interverrai fino a che non te lo dirò io, così ti farai qualche bella settimana di vacanza. Prepara il necessario per far sembrare il mio arrivo in quel posto la cosa più naturale e insospettabile di questo mondo. Ci siamo intesi?». Ciel lanciò uno sguardo severo verso il demone: Sebastian adorava quel lato testardo e altezzoso del suo padrone, uno dei principali motivi per non farsi sfuggire un'anima come la sua. Era... rara, incompleta come un diamante grezzo, a pochi passi dallo splendere come nulla al mondo e raggiungere la perfezione che il demone tanto bramava. Con un ghigno compiaciuto e uno scintillio scarlatto negli occhi, il maggiordomo si posò una mano sul petto e s'inchinò verso il giovane Conte.
«Yes, my lord».
[C.d.A.]
Salve gente. Come già detto nelle info di questa storia, non ero sicura se pubblicarla o meno sta roba. L'idea l'avevo da tanto in testa e a fine maggio ho cominciato a buttar giù i primi capitoli. Man mano mi sono resa conto che non stava esattamente venendo come volevo... e temo sia perché fino ad ora ho seguito solo le trasposizioni anime di Kuroshitsuji (e i musical, per quel che vale) e non il manga LOL quindi non aspettatevi chissà quale sublime racconto. È solo un crossover che dovevo estrapolarmi dal cervello per sfizio mio e disgrazia vostra XD sentitevi liberi commentare e votare! o/
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Kuroshitsuji×Rule Of Rose ||Book of Red Rose||
FanfictionLa Regina affida l'ennesimo incarico al suo fidato Cane da Guardia. Il Conte Phatomhive verrà mandato ad indagare in un orfanotrofio alla ricerca di una bambina miracolosamente sopravvissuta ad un tragico incidente. Questa volta Ciel sarà solo - per...