Cap 6

316 37 36
                                    

JIMIN

Dopo avermi scoperto yoongi mi guadava come se non mi avesse mai visto. il respiro mi si era fermato e non riuscivo a deglutire, non sentivo il battito per secondi interi e poi esplodeva tutto insime, lo stomaco doleva come affetto da qualche virus. I miei occhi erano vacui e vuoti, spaventati e persi. Non sapevo cosa volesse dire ma sentivo in fondo al mio cuore che non potevo negare, non più, tutto ciò che provavo. Era la mia unica occasione di fargli capire ciò che avevo nel cuore.

Yoongi mi fissava per studiarmi, il suo viso era una maschera di cera inflessibile e questo mi rendeva ancora più nervoso.

"Pensi soltanto che io sia attraente e siccome ti guardo le spalle da un po' hai riflesso le tue curiosità su di me. Tranquillo passerà presto." Il suo viso era calmo, diverso da come lo avevo visto pochi minuti prima. Sembrava rilassato e senza pensieri, come se avesse risolto anche quella questione come era abituato a fare, in modo rapido veloce indolore.

"No." risposi di getto, spaventato che tutto potesse sparire all'improvviso come una bolla di sapone.

"Si invece." si voltò a guardare avanti ma l'auto era ferma, eravamo li, nessuna scusa per distrarci l'uno dall'alto se non il salutarci, l'allontanarci. Ma non poteva accadere.

"Io.. Voglio te." quelle parole mi smebravan piu convinte di quanto in realtà fossi, ma ero certo di ciò che provavo, lo ero da sempre, lo amavo da sempre e lo desideravo quando ancora non sapevo cosa volesse dire davvero desiderare qualcuno dentro di se, non solo fisicamente. Volevo che Yoongi mi entrasse dentro la pelle, che mi scarnificasse e si insidiasse nei muscoli, nelle vene, in ogni spazio vuoto e riempia ogni buco. Volevo Yoong dentro di me nel senso piu ampio possibile e anche in quello piu stretto, volevo sentirlo sopra la pelle, nel mio corpo fino a morirne. Volevo che entrasse con lentezza dentro di me, in ogni mio buco, lo riempisse con tutto ciò che aveva da darmi. Volevo smettere di sentirmi cosi vuoto.

Yoongi ancora non rispondeva, si limitava a negare cauto con brevi cenni del capo.

"Yoongi, cazzo, hai capito cosa ti ho detto?" sbottai prima che il cervello potesse collegare i neuroni alle labbra e alla voce.

Ancora si ostinava a rimanere impassibile e silenzioso, La sua maledetta faccia da sfinge, la sua bellissima orribile faccia da sfinge finiva per irritarmi.

"Sei sempre così vero? Niente ti scalfisce, niente ti tocca. Rimani li fermo ad aspettare chissa cosa e ora ti sto dicendo che ti voglio e tu nulla, il silenzio. Ora ti aspetti che io esca dalla macchina e amici come prima?" Yoongi non faceva nulla e le mie urla si intensificarono.

"Cazzo Yoongi." diedi uno schiaffo al cruscotto, sentendo la mano pulsare l'attimo dopo. I miei nervi erano a pezzi e mi afferrai le tempie sperando di ricavarne sollievo.

"Cosa ti aspetti Jimin eh? Ti aspetti che ti prenda, che ti porti in casa tua e che faccia l'amore con te? Ti aspetti che io passi sopra a tutta la nostra amicizia e il rapporto di lavoro che abbiamo per un tu capriccio? Non ti rendi conto che quando ti sarai stancato tu.. semplicemente mi butterai via e io non posso permetterlo." Il suo tono era nervoso e stanco. Ma le sue parole si insidiarono nella mia mente come una siringa sottopelle.

"Io.. non.. non è un capriccio." sussurai e pensai non mi avesse sentito.

"Cosa?" chiese innervosito.

"Non è un capriccio, ti voglio da sempre, e non ti butterò mai via, perchè.. sei mio" dissi tremolante. Le mie parole erano forti al contrario di me ma era vero, lo sentivo disperatamente mio. Volevo che lo fosse così tanto..

Con due dita afferrò il mio mento portandomi a guardarlo dritto in quegli occhi neri come la notte senza stelle, e credevo ora mi dicesse qualcosa che avrebbe cambiato in qualche modo, non sapevo ancora come, la mia vita e il mio rapporto con lui.

"Jimin, ascoltami, non sono mai stato così serio. Non accetterò tutto questo. Ho una responsabilità verso di te. Non posso semplicemente farlo e.. basta."

Le sue dita iniziarono a percorrere il mio viso e la sua espressione si era addolcita. Le sue parole dicevano ciò che il suo corpo negava.

"Non posso farlo proprio.. però.. è una cosa sbagliata ragazzino." Slacciò la sua cintura avvicinandosi e il mio respiro si mozzò.

La sua mano sul mio viso passò lentamente dietro il mio collo fino a risalire alla mia nuca. Inaspettatamente arrivò a stringere i miei capelli in maniera forte e decisa. Il tocco mi mandò in estasi prima del tempo e mi imponevo di calmarmi non saremmo usciti vivi dall'auto.

Si avvicinò così tanto che pensai volesse baciarmi, ma poi il suo viso andò a depositarsi sulla curva del mio collo. La sua bocca sfiorava la mia scapola parlando portandomi ad increspare la pelle.

"E' una stronzata, non dovremmo prioprio." mentre lo diceva espirò forte dal naso sentendo il mio odore.

"Puzzo." riuscii a sussurrare.

"jimin, l'unica cosa che non mi fai ora è schifo. E questo odore.." si abbassò e con il naso sfiorò tutta la lunghezza del mio collo fino al mento, li si distanziò un po' per parlarmi a due centimetri dalla faccia. La sua mano ancora ferma tra i miei capelli.

"Mi fa impazzire, non mi sono mai reso conto di quanto mi facessi impazzire."

"E' una cosa buona?" riesco a chiedere.

"No, ma non riesco a fermarla comunque."

"Allora non farlo." Notai che fosse ancora incerto, allora in un atto di coraggio posai una mano sulla sua gamba stringendo la carne soffice che avevo desiderato per anni.

La strinsi per poi salire fino a giungere al suo addome. Scivolai sotto la stoffa della sua giacca e la camicia. toccai la sua pelle tirata sugli addominali poco pronunciati sentendo in quel momento per la prima volta il corpo di Yoongi sotto le mie dita.

"Così caldo.." sussurrai al suo orecchio. Yoongi mi guardò un secondo intensamente negli occhi e poi mi scacciò con un gesto violento. Ne fui terrorizzato.

"Scendi, ora." Quasi scoppiai a piangere, umiliato e abbandonato, scesi dall'auto. Non mi aspettavo che lo avrebbe fatto anche lui però.

"In casa tua ora, subito. Hai scatenato qualcosa ragazzino e non puoi tirarti indietro."

Sorrisi senza vergognza e senza endercene conto corremmo all'ingresso.

A stupid bodyguard {Yoonmin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora