2 - l'uomo misterioso

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Dopo la colazione andai subito a prepararmi. Avevo già perso troppo tempo e alle prime ore avrei avuto storia. Il professore non tollerava neanche un minuto di ritardo.

Mentre preparavo lo zaino mi fermai per qualche secondo a guardare la mia voglia, sul polso destro. Aelius ha sempre detto che sembra un fuoco acceso ma, sinceramente, a me sembra solo una chiazza uniforme. In famiglia tutti ne abbiamo una. Bè... tutti tranne Zuko. In compenso, però, ha una cicatrice dietro l'orecchio sinistro; non ha mai voluto dirmi come se la fosse procurata.Ogni volta che toccavo l'argomento diventava evasivo, o almeno più evasivo del solito.

Finito di preparare lo zaino, mi diressi subito in cucina per recuperare Aelius che, come al solito, stava cercando di corrompere Zuko per non andare a scuola.

Recuperato mio fratello, diedi un ultimo saluto a Zuko e mi affrettai a uscire di casa. Almeno era una bella giornata. Faceva davvero molto caldo. Quando uscii di casa mia mi accorsi che dall'altra parte della strada c'era un ragazzo. Ora non fraintendetemi ... uscire di casa è trovarsi davanti un bel ragazzo con capelli neri, occhi azzurri e figura slanciata non è tanto spiacevole. Il problema è che aveva uno sguardo truce. Sembrava che mi sarebbe saltato adosso da un momento all'altro. Eppure non riuscivo a distogliere lo sguardo.

Quel momento durò solo pochi secondi perchè, quando una macchina interruppe il nostro contatto visivo, lui scomparve.

 ***

Dire che le lezioni del signor Wilfmelton siano noiose è davvero poco. Eravamo solo alla seconda ora e non riuscivo a tenere gli occhi aperti.

Aelius invece non sembrava affatto pensarla come me. Era piuttosto interessato alla caduta della dittatura del primo e del secondo girone.

A quanto pare il mondo, prima dell'arrivo dei Rajni e degli Adesh, era popolato da soli umani e, solo in seguito, alcuni di loro svilupparono capacità fuori dal comune. In poco tempo presero il comando della politica e divisero il mondo in tre gironi. Il primo degli Adesh ricopriva il continente dell'Europa; il secondo, dei Rajni, ricopriva quello che una volta era chiamato America e l'Africa venne data al terzo girone, gli umani. L'Asia venne divisa tra Rajni e Adesh e l'Oceania fu nominata terra degi esiliati.

Questo durò solo fino alla ribellione del terzo girone, che ripresero il controllo solo dopo che tutti gli adesh furono estinti. Ormai non si sa niente neanche dei Rajni. I pochi che dimostrano di avere capacità legate alla psicocinesi vengono subito mandati nella terra degli esiliati. 

Questo era l'unico motivo che mi impediva di essere sincera con i miei fratelli.

E' successo in seconda elementare. Avevo da poco perso i miei genitori. Mi ero totalmente chiusa in me stessa e me ne stavo tutto il tempo sola. Un giorno, non  ricordo il perchè, ero andata sul tetto. Era inizio gennaio e faceva un gran freddo. Pensai che sarebbe stato bello potermi riscaldare un pò. Fu allora che mi resi conto che dalla mia mano usciva una piccola fiamma.

Non dissi a nessuno di quell'episodio, neanche a Zuko. Mi preoccupava avere un segreto con lui ma avevo giurato di non dirlo ad anima viva.

Ma a quanto pare, il mio giuramento mi avrebbe portato solo guai.

Stavo per cedere totalmente al sonno quando arrivò il bidello. Doveva essere nuovo perchè non l'avevo mai visto.

- I fratelli Flave? - disse.

Io e Aelius ci lanciammo a vicenda uno sguardo preoccupato poi, con riluttanza, alzammo la mano.

- Dovete uscire, è un'emergenza familiare. 

Mi salì un groppo in gola. Normalmente sarei stata felice di uscire prima da scuola, ma l'ultima volta che siamo dovuti uscire prima per un'emergenza familiare Ren aveva un occhio nero e Zuko un braccio rotto.

Cercai di non pensare al peggio e mi affrettai a uscire. Dall'espressione di Aelius capii che era più preoccupato di me.

- E' successo qualcosa di grave? - cercai di informarmi da quell'uomo che ci stava scortando per i corridoi. 

Era strano perchè una volta che i bidelli davano l'avviso potevano tornare a fare i cavoli propri.

- Shh i vostri fratelli stanno bene. - si affrettò a dire. - Ora però dobbiamo sbrigarci. Non sò quando tempo abbiamo prima che si accorgano che non c'è alcuna emergenza familiare. 

- Cosa?!  

- Non ho tempo per spiegarvi... ora fate in fretta. 

Aelius si mise davanti a me, come per farmi da barriera. - Noi non veniamo da nessuna parte con te! Chi ci dice che possiamo fidarci! E poi dacci solo una buona ragione per venire con te.

Il volto dell'uomo si illuminò. - Perchè io ho delle risposte a tutte le vostre domande. 

Sapevo che si riferiva a me. Però... no quell'uomo non poteva sapere niente. Ma se invece...

Cercai di formulare la frase senza far prendere un attacco di cuore a Aelius. - D'accordo, verremo con te. - Dall'espressione di mio fratello ebbi la netta sensazione di non esserci riuscita.

- Ma tu prima dimmi dove stiamo andando. 

- Alla resistenza. - Lo disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

- Un ultima cosa; qual'è il tuo nome? 

La sua espressione dura si addolci di poco.

- Gayan.- disse. - Gayan Wraith, capo della resistenza dei Rajni.

The Chronicles of return: ADESHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora