The Chronicles of return: ADESH

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5- Xavier

Insieme a Myda uscii da quella sala inquietante, lasciando Nero e Aelius alle mie spalle.

Pensavo che Aelius non avesse segreti con me. Evidentemente mi sbagliavo; a dirla tutta, non ero nella posizione per criticarlo. Anche io gli avevo tenuto nascosto il mio potere.

Mi tirai un pizzicotto sul braccio. Forse quello era un altro dei miei sogni e tra pochi minuti mi sarei svegliata, a casa, nel mio letto, con Zuko che veniva a darci il buongiorno.
Zuko... chissá cosa stava facendo in quel momento. Aveva già scoperto la nostra scomparsa? Dio solo sa come avrá reagito.

I miei pensieri si bloccarono subito, appena vidi quella scena. Eravamo sbucati in un cortile, pieno di ragazzi e ragazze che esercitavano la psicocinesi. Vidi un ragazzo giocare con un pallone d'acqua grazie all'idrocinesi e un'altra ragazza che congelò la sfera, solo gurdandola. "Ovviamente" pensai "Criocinesi."

Ren corse verso di me. -Ti prego...- aveva il fiato corto. -Salvami!

Non riuscivo a capire, poi vidi arrivare due ragazze. Non riuscivano a respirare, tanto meno a parlare.

Finalmente una delle due aprì bocca. -Dai, solo un bacino! poi non ti diamo più fastidio!

-È quello che avete detto quando vi ho dato il primo!

Ren riprese la sua corsa e le due ragazze lo seguirono. Una delle due iniziò ad imprecare. -È piccolo ma va veloce, eh? Symor, rallentalo!

Quello che doveva essere Symor, era sdraiato su un muretto, con un giornale sulla faccia. Quando senti il suo nome, per poco non cadde dal muretto. -Agli ordini!

Symor rallentò Ren; lo rallentò letteralmente. Il mio fratellino si muoveva a rallentatore. Ogni passo sembrava durare un eternitá. Le due ragazze lo raggiunsero e una lo prese in braccio. -Grazie, Symor. Può bastare.

Ren riprese a muoversi normalmente e tirò un calcio, involontario, alla ragazza davanti a lui. -Mettetemi giù. Mettetemi subito giù! Non sono una bambola!

-Se ci dai un bacino, ti liberiamo.

-Mai!- Ren continuò a scalciare, con la speranza di liberarsi.

La ragazza sembrò stanca. -Inizia a diventare pesante il piccoletto. Ma quanto pesa?!

Lui colse quell'occasione e tiro una gomitata alle braccia della ragazza, che cedettero subito.

Prima di scomparire dalla loro, e dalla mia, vista urlò -Ventotto chili!- e poi scomparve, correndo via.

Ridevo di gusto a quella scena."Vai Ren! Fagli vedere chi sei!"

Forse vivere in quel posto non sarebbe stato tanto male.

***

Myda mi stava portando ai dormitori, per farmi vedere la mia stanza. Poi avremmo fatto un giro completo della resistenza.

Era terribilmente silenziosa. Provai a parlargli. -Allora... quindi tu conosci mio fratello Zuko?

Lei sorrise. -Purtroppo non di persona, ma ho sentito parlare molto di lui. È una specie di leggenda qui.

Aggrottai la fronte. -Stiamo parlando della stessa persona?

Non fece caso al commento e continuò. -Dicono che è veramente un maestro nella sua psicocinesi.

Giá... ma qual'era la sua psicocinesi?

-Tu sai che psicocinesi abbia?

-Certo. L'Aerocinesi. Tu non lo sapevi?

Dalla mia espressione capì che sarebbe stato meglio sorvolare quella parte del discorso.

Finalmente, dopo quelle che mi sembravano ore, arrivammo alla mia stanza. Quando Myda apri la porta, per poco non persi un battito. Era uguale alla mia camera da letto. L'unica differenza era il letto. Non c'era il letto a castello che condividevo con Aelius, ma un letto singolo. Sapere che non avrei più dormito con mio fratello mi rattristò.

Mi sdraiai.

-Ora vado a controllare una cosa di la. Dopo torno e facciamo il giro della resistenza.- disse Myda. Però, Xavier aveva ragione su di lei.

Xavier. Non ho potuto neanche salutarlo.

-Myda, tu cosa ne sai di Xavier?- le chiesi.

Impallidì. -Come sai questo nome?

-Bè... gli ho parlato prima e sembrava un ragazzo simpatico e...

Non feci in tempo a finire la frase.

-Tu hai parlato con lui?!

Mi guardava come se fossi pazza.

-Si, ho parlato con lui. Qualche problema?

Mi studiò come per capire se dicessi la veritá o stessi mentendo. Poi rispose. -No, nessuno. Solo non dirlo a nessuno, ok?

-Perchè non dovrei...

-Non parlarne con nessuno è basta!

Non capivo, ma mi limitai ad annuire.

Poi lei se ne andò e io rimasi sola con i miei pensieri.

Perchè si era comportata in quel modo quando gli avevo raccontato di Xavier? Qualunque cosa fosse, dovevo scoprirla.

The Chronicles of return: ADESHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora